Ti odio

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-Buongiorno splendore- apro gli occhi con lei che mi bacia.

-Ciao Francesca- Rispondo sorridendo. Aspetta che? Francesca è tornata?Quando? Mi stropiccio gli occhi, e vedo una figura mora guardarmi stranita.

-ah sei tu...-rispondo sedendomi sul letto.

-Chi è Francesca?- mi domanda incrociando le braccia al petto.

-Lascia perdere.. -rispondo alzandomi in piedi.

-Tu che cazzo ci fai a casa mia- ringhio lanciandole un occhiataccia

-Salvatore mi ha fatta entrare..- risponde.

-bene ora te ne puoi anche andare- sbotto. Uscendo da camera mia, lei mi segue.

-ma scusa, non ti ricordi l'altra notte?- mi domanda seguendomi in cucina.

-no-sbotto aprendo il frigo e cercando il latte.

-SURRY IL LATTE DOV'è?- urlo per fare in modo che mi senta.

-abbiamo fatto l'amore- risponde sorridendo.

-io con te non faccio l'amore.. ricordatelo- le dico avvicinandomi a lei e puntandole il dito contro.

-l'altra notte eri ubriaco- entra in cucina Surry correggendomi. Apre un anta della credenza e mi da il cartone di latte.

-Grazie-lo ringrazio senza neanche guardarlo.

-Bene quindi NON ABBIAMO FATTO L'AMORE- dico Ad Emma scandendo bene le parole.

Mi manca tremendamente Francesca e avere Emma che mi gironzola intorno non aiuta di certo il mio stato d'animo. Mi ricordo vagamente di una telefonata ricevuta, era Francesca, ubriaca fradicia.

Emma comincia a piangere. Non mi impietosisce per niente deve solo tornarsene da dov'è venuta.

-VATTENE DALLA MIA VITA- le urlo.

-no Stefano sono tornata e te ne devi fare una ragione- sbuffo sonoramente

-Hai finito?- le domando guardandola in cagnesco.

-Ti amo.- sbotta. Io sbuffo e alzo gli occhi al cielo.

-Ma per favore.. mi sembra di essere tornato ad un anno fa..- farfuglio prendendo la tazza e dirigendomi in salotto, lei mi segue a ruota.

-Stefano non capisci? Sono tornata per te- piagnucola.

-ti levi dalle palle? starei cercando di fare colazione e vivere la mia vita di merda, senza che ti ci metti in mezzo tu.- sbotto freddamente mentre lancio il sacchetto dei biscotti sul tavolo

-Non ti libererai facilmente di me.- mi dice prendendo la sua borsa e uscendo dalla porta per poi sbatterla.


**

-Lore,sta sera che fai?- sto parlando al telefono con Lorenzo mentre addento un nighiri.

-Ottimo!Ti avverto sta sera si sboccia, vieni in disco con noi?- domando masticando.

-Perfetto alle 22.45 fatti trovare giu!-esclamo e poi riaggancio la telefonata.Ci siamo organizzati tutti insieme per uscire un po'. Tranne Sascha,sta male, peccato niente ignoranza in stile Anima. Appena finisco di mangiare vado in camera mia a vestirmi. Tiro fuori un paio di jeans neri e.. dove cazzo è la mia camicia rossa?

-SURRY!LA MIA CAMICIA!!-urlo, lui si affaccia in camera mia.

-non urlare! È ad asciugare- mi risponde. Cazzo, va be. Cerco una maglietta figa tra la mia roba da vestire. Mi guardo allo specchio emi aggiusto un po' il ciuffo.

Il sorriso che mi salvò dall'oblio|| Stefano Lepri|| Completa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora