Choose You?

2 - Rei

Cosa fa la maggior parte delle donne quando ha una notizia, di qualsiasi entità essa sia, da condividere assolutissimamente con qualcuno? Esattamente: chiama la sua migliore amica e sfoga le sue pene (o gioie, ma non è di certo il mio caso) con la malcapitata.

Quando compongo il numero di Sidney sono ancora seduta sul sedile del guidatore nella mia auto posteggiata di fronte al portone della palazzina dove abito. Harndold's Cross è una delle vie più belle di Rathmines, uno dei quartieri centrali di Dublino che presenta un equilibrio armonioso tra vecchie abitazioni in mattoni di pietra, e nuovi palazzi sfornati da geometri e designer moderni. Poco più in là, verso il cuore del quartiere, un breve canale artificiale sfocia nel Liffey e le due sponde del fiumiciattolo sono collegate da un incantevole ponte avvolto dall'edera e costeggiato da elaborati lampioni in ottone. Quando ho scelto di prendere in affitto questo appartamento sono stata molto meticolosa sulla sua posizione: da qui posso raggiungere il centro città con un breve tragitto e allo stesso tempo posso anche godermi la pace e il verde che in mezzo ai grattacieli e ai pub difficilmente si riesce a trovare.

Al quinto squillo la mia migliore amica risponde con la sua solita voce allegra, e un po' troppo briosa, chiedendomi immediatamente come sto: «Sto messa come un condannato a morte sulla sedia elettrica Sid, ecco come sto!» piagnucolo recuperando le mie cose ed esco dall'auto: non riesco ancora a capacitarmi di aver sbagliato colloquio e preso una multa nell'arco di trenta minuti. Trenta! Possibile che la mia vita faccia così schifo!?

«Oddio, che è successo?» chiede allarmata mentre in sottofondo sento la voce di Greg che la richiama seguito da uno schiocco di labbra: lei e il suo fidanzato – Greg per l'appunto – si sono appena trasferiti in un piccolo appartamento a Londra e credo che queste siano le effusioni post sesso selvaggio che sto interrompendo. Le meraviglie di lavorare entrambi per un pub notturno: puoi svegliarti la mattina quando vuoi.

«Ho mandato in fumo l'opportunità della mia vita, ecco cosa è successo! Sid te lo giuro, adesso entro in casa, mi metto sotto al piumone e piango fino a diventare carne essiccata» apro con un colpo d'anca il portone in ferro e legno e mi appresto verso l'ascensore in stile retò con le porte in legno e vetro; premo il tasto del secondo piano e con un sobbalzo il piccolo spazio angusto inizia a salire cigolando: ho già detto che sono leggermente claustrofobica? Se non avessi la borsa, i tacchi e la cartellina sottobraccio me la sarei fatta volentieri a piedi.

Dall'altra parte della linea sento Greg che emette un basso sospiro di soddisfazione e stacco dall'orecchio il cellulare fissandolo orripilata: Dio mio, ma che diavolo stanno combinando questi due?

«Greg, smettila» lo riprende Sidney ridacchiando, «Rei è davvero sconvolta...» tenta di aggiungere ma dopo poco la sua voce viene smorzata da un altro sospiro e la voce di Greg si intromette nella nostra conversazione: «Ciao Rei, senti possiamo richiamarti dopo? Grazie!» e detto questo dall'altra parte si sente solo il tuu tuu tuu della linea.

Sbatto le palpebre leggermente stordita e constato amaramente che oltre ad aver avuto una giornata di merda, e il peggio è che non è ancora finita, ho anche una vita sessuale pari a quella della gattara de I Simpson, e mentre finisco le mie acute osservazioni su quanto tutto questo possa sembrare patetico, l'ascensore si ferma al mio piano con un altro sobbalzo. Infilo nella borsa il cellulare e recupero le chiavi, apro le porte con un sonoro sbuffo e vengo subito accolta da un miagolio decisamente famigliare. Abbasso lo sguardo in tempo per ritrovarmi ai piedi un batuffolo di peluria grigia con sfumature bianche che mi fa le fusa. Drizza le orecchie insieme alla testolina per fissarmi con quei suoi enormi occhioni verdi-giallognoli in attesa che lo coccoli: perfetto Rei, ora che hai accertato che i gatti non ti mancano nella tua futura vita da zitella disoccupata, puoi continuare così che la scalinata verso il successo personale è tutta in estrema salita.