2a. Una di loro

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Giorgia's POV

Dopo aver fatto una lunga dormita nel mio nuovo letto a baldacchino, sento un rumore assordante proveniente dal comodino: è la sveglia... Prendo in mano il mio iphone e, accecata dalla luce del display, interrompo la sveglia notando che sono le 6.00 a.m. ; il nuovo fuso orario mi ha sballato un pó. Corro al piano terra dove c'é la cucinae, fortunatamente, sono la prima ad essermi svegliata; sento la mia pancia fare degli strani rumori così mi metto subito a sedere. Io sono una di quelle ragazze che mangia moltissimo ma che non ingrassa, infatti sono molto snella. Mi faccio il primo caffé della giornata con la macchinetta e ci metto del cacao in polvere e un "ciuffo" di panna per poi aprire lo scaffale e prendere una merendina della Kinder: Kinder pane chock, la mia preferita.
Appena finisco tutto corro in bagno ed esco 30 minuti dopo, sono lentissima nel prepararmi. Vedo Erika e Silvia correre verso di me, perdendo l'equilibrio mi ritrovo con il sedere a terra, cosa che accadrá tutti i giorni dato che sono sempre in competizione.
Entro nella mia camera, lí almeno mi sento al sicuro, niente sorelle che litigano e che mi fanno cadere.
Mi metto un paio di jeans, una t-shirt semplice e la mia felpa preferita legata in vita; mi trucco con una spennellata  blush, eyeliner e mascara senza esagerare poi faccio lo scrimo ai capelli come mio solito fare. Sbuffo sentendo la mia pancia brontolare ancora, cosí vado di nuovo in cucina e prendo due biscotti, poco dopo sento dei tonfi provenienti dalle scale e subito capisco che si tratta di una delle mie sorelle, torno in camera mia evitando un'altra caduta. Prendo in mano il telefono e vedo una notifica di Instagram, è una richiesta di amicizia, di Alison, la bellissima ragazza di ieri, accetto con un sorriso stampato sulle labbra e ricambio l'amicizia. Poi chiamo le mie sorelle e dato che sono le 8.30 prendiamo la macchina, che ovviamente guideró io essendo la piú prudente; dopo 10 minuti arriviamo davanti al nostro nuovo liceo. È bellissimo, la prima cosa che noto é la scritta "Liceo di Rosewood" in blu sulla facciata della scuola, davanti c'é un giardino immenso con cespugli di rose rosse, dei tavolini dove pranzare ed un chiosco che distribuisce merende. Entriamo dentro la scuola, le mie sorelle sono davanti a me mentre io cerco di nascondermi dietro di loro arrossendo un pó. Notiamo subito un signore, che ci sta venendo incontro, da come é vestito capisco subito che è il preside della scuola, si avvicina a noi dicendoci "Buongiorno ragazze, voi siete le sorelle De Angelis giusto?" noi diciamo di si e io aggiungo "buongiorno anche a lei signor. preside" ci porge dei fogli, poi accennando un saluto va via. Vediamo insieme ciò che ci ha dato e notiamo che sono cartine della scuola, liste dei corsi da svolere e un foglio per ciascuna dove c'é la combinazione dei nostri armadietti. Io e le mie sorelle ci salutiamo per poi dividerci. Decido di andare ad un corso di potenziamento di matematica naturalmente, la mia materia preferita.
Entro nella classe immaginando già la mia faccia rossa... in questo momento voglio solo seppellirmi. Tra molti visi mi accorgo che c'é Alison in prima fila, mi sembra che sia arrabbiata. Non faccio in tempo a salutarla che lei viene da me e mi saluta con due baci sulle guance. Io ancora rossa in viso le dico "ciao Alison, anche te questo corso?" Mi risponde con un sorriso a trentadue denti "ciao Giorgia, si, mi fa molto piacere vederti" e rispondo con un semplice "anche a me", poi il suono stridulo della campanella interrompe la nostra conversazione e torniamo a sederci. Mi siedo accanto a lei e la lezione inizia. Dopo poco rifletto sul perché una ragazza cosí bella e cosí popolare vuole fare amicizia con me. Oltre ad essere molto timida, quasi da sembrare stupida, non saró mai popolare quanto lei. Vengo interrotta dal professore che sta facendo l'appello, dopo aver ripetuto 3 volte il mio cognome, Alison mi dà una pacca sulla spalla e io arrossendo per l'ennesima volta alzo la mano e sussurro "presente". Prendo il libro e quaderno accorgendomi che ho dimenticato l'astuccio, cosí chiedo ad Alison "Ali...posso chiamarti cosí?" lei risponde "ma certo, io allora ti chiamo Gio se per te va bene" io annuisco e le chiedo "hai per caso una penna da prestarmi?" lei mi passa la penna e mi dice ridendo "siamo al primo giorno e giá ti dimentichi le cose?" Ie sorrido e le dico "grazie mille". Il professore, per vedere a che punto siamo della matematica, chiama una persona a caso. E chi poteva mai capitare? Naturalmente io! Mi alzo dalla sedia tirandomi giú le maniche della felpa, come una manifestazione di vergogna, dopo aver fatto tutti gli esercizi in modo impeccabile me ne ritorno al mio posto con lo sguardo basso. Subito dopo chiama Alison che si alza in modo convinto, non come me, e va alla lavagna senza timore, inizia a fare un esercizio ma non si ricorda il procedimento, io lo scrivo su un foglio e glie lo faccio vedere. Quando torna a sedersi accanto a me mi ringrazia dicendo "grazie mille, mi hai salvata, ricambieró il prima possibile" e io rispondo "tranquilla non c'é bisogno, ho solo fatto un piacere ad una ragazza che si é comportata molto bene con me". Finita l'ora di matematica sento la voce di Ali che mi chiama, cosí mi avvicino a lei e mi propone con tono entusiasta "avresti voglia di venire a casa mia oggi pomeriggio?" io rispondo "ma certo, mi farebbe moltissimo piacere, poi non ho nulla da fare" lei senza chiedermi nemmeno il permesso mi sfila il cellulare dalle mani, che avevo acceso in quell'istante e inizia a scrivere il suo numero poi mi passa il suo cellulare e mi fa cenno di scrivere il mio. Subito dopo mi dice soddisfatta "dopo pranzo ti chiamo e ci mettiamo d'accordo" io annuisco poi vado al mio armadietto. Sono un pó in difficoltá con la combinazione cosí mia sorella Silvia si avvicina per darmi una mano. Io e lei abbiamo sempre avuto uno splendido rapporto, siamo molto legate e ci aiutiamo sempre quando ci troviamo in difficoltá. La ringrazio con un abbraccio e subito la saluto per andare nell'aula successiva.

Tre sorelle a RosewoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora