Giorgia's POV
Per l'ennesima volta decidiamo che sia meglio che guidi io, per cercare di fare meno danni possibili. Entriamo a scuola, saluto le mie sorelle e mi allontano verso l'aula. Vedo Ali venirmi incontro e mi urla "Jason mi ha raccontato tutto, sono troppo contenta per voi, giá vi shippo!" E io rispondo "Ali per prima cosa non urlare, per seconda cosa non siamo fidanzati, anche se gli salterei addosso ogni volta che lo vedo" dico ridendo con faccia pervertita e lei risponde un pó scandalizzata "Giorgia... da te non mi sarei mai aspettata di sentir pronunciare queste parole, wow, sono scioccata. Mi devo riprendere" io inizio a ridere fino a quando sento l'odioso suono della campanella. Corro insieme a lei in aula, facciamo entrambe il solito corso di potenziamento di matematica.
Io continuo a pensare a Jason, sabato é stato fantastico, ballare insieme a lui ed addormentarmi nelle sue braccia. Oggi lo sará ancora di piú, dato che é il nostro primo appuntamento. Sono agitatissima, mi deve ancora far sapere con precisione. Osservo il telefono ogni tre secondi, aspettando che si illumini il display con un messaggio di Jason. Fino a quando all'ora di fisica, verso le 11.30 la professoressa mi vede al telefono e me lo sequestra. Dopo poco avermelo preso, un signore con un grembiule e con una testa liscia come una palla da bowling annuncia "la signorina Giorgia De Angelis deve uscire alle ore 12.00".
Sono molto preoccupata non immagino cosa sia successo e subito penso a mio padre: questo pensiero mi sta logorando dentro. Sono le 12.00 scappo di corsa e vedo Jason che mi annuncia "ti stavo aspettando, pronta per uscire?!". Io mi soffermo per un attimo, non ci posso credere, é proprio lui, mi ha fatto una sorpresa e ora mi porta al nostro primo appuntamento ufficiale. É vestito benissimo d'altronde come al solito, maglietta attillata che fa risaltare i suoi muscoli e dei jeans neri stappati sulle ginocchia. Mi prende la mano stringendola ed io ricambio subito, saliamo in macchina e partiamo. Io penso a dove mi stia portando, sono troppo curiosa, non ce la faccio ad aspettare, sto diventando sempre piú impaziente. Appena arrivati mi mette una benda agli occhi, sono agitatissima, dove mi sta portando, anche se non mi interessa molto, voglio solamente stare con lui. Mi riprende la mano dopo pochi minuti e sfiorandomi il viso mi toglie la benda, apro gli occhi e mi ritrovo nel posto piú bello che abbia mai visto, é un campo di fiori tra il bosco; c'é una tovaglia a terra con alcuni tramezzini e un dolce sopra, la mia preferita: la torta Sacher. Sento il cuore battere all'impazzata, ha organizzato tutto questo per me, sono sempre più convinta del ragazzo che ho al mio fianco in questo momento: é perfetto per me.
Finito il pranzo ci mettiamo distesi sull'erba, ma dopo pochi istanti di silenzio lui si avvicina a me, i nostri respiri contro e le nostre bocce stanno a 5 millimetri di distanza, sto impazzendo, sto aspettando che lui faccia il primo passo, si avvicina sempre di piú fino a far toccare le nostre bocche. Ci diamo qualche bacio poi peró, inizia ad essere molto piú coinvolgente e dopo 5 minuti di puro amore ci stacchiamo. Con il fiato corto lui mi dice "sei perfetta Giorgia" io non so cosa rispondere, non sono per niente perfetta, in caso lo è lui. Mi faccio un pó di coraggio e dico "sei te... che... sei perfetto" riesco a finire la frase dopo tanto sforzo. Lui mi lascia un altro bacio a stampo sulle labbra e mi riaccompagna a casa, odio il fatto che la giornata sia finita cosí presto. Mi viene un'idea e gli dico "hai voglia di andare al maneggio? Sicuramente Ali ti avrá detto che ho un mio maneggio." E lui risponde con un sorriso a trentadue denti "ma certo, adoro i cavalli". Arrivati al maneggio, gli faccio vedere i miei due cavalli, un maschio baio di 6 anni sella italiana, di nome Calypso e una femmina di 10 anni morella belga e di nome Brigitte. Jason sembra un bimbo e inizia a giocare e accarezzare i miei cavalli, vedo un certo feeling soprattutto con Brigitte e gli dico "gli piaci, hai voglia di farci una passeggiata?" e lui risponde entusiasta "ma certoooo!!". Sello i miei due cavalli e dopo essere saliti ci addentriamo verso il bosco. Trottiamo un pó e vedo che é molto bravo cosí gli chiedo "hai fatto delle lezioni?" e lui risponde "si, mia madre da piccolo mi portava sempre a fare delle lezioni in estate" e aggiunge "ero molto bravo anche nel salto", gli dico "allora, se vuoi la prossima volta posso farti da istruttrice e ti faccio saltare un pó", lui é contentissimo e mi risponde "mi piacerebbe moltissimo, poi ogni scusa é valida, purché stia vicino a te", é troppo dolce, lo amo. Gli dico "ma quanto sei dolce?!" lui mi fa cenno di avvicinarmi e mi avvicino senza pensarci troppo, le staffe e le nostre gambe si toccano. Si avvicina a me e mi ruba un bacio, poi un'altro e poi un'altro ancora, assaporando dolcemente le mie labbra. Dopo due ore di passeggiata e di parole dolci, ci decidiamo a scendere e una volta puliti i cavalli e messo apposto tutto mi riaccompagna a casa tristemente. Arrivati davanti casa mi da un'ultimo bacio e mi dice "mi mancherai" io rispondo "anche te" e ci salutiamo.
Vedo Silvia sul divano, con la faccia preoccupata, mi domanda dove io sia stata per tutto questo tempo. Io le dico "vieni con me devo raccontarti delle cose", mi faccio seguire in camera e le racconto tutto. Lei è molto contenta e sbotta con una delle sue solite scemenze "tanto devi far sempre arrabbiare mamma frequentando sempre dei bad boys", mi fa male la pancia dalle risate. Arrivata l'ora di cena, non dico ancora nulla a mia madre, oltre a non essere ancora pronta, voglio che ci fidanziamo ufficialmente prima di dirglielo. Non riesco ancora a togliermi quella curva sul mio viso provocata da Jason. E dopo poco mi addormento sul mio letto beatamente. Lo sogneró sicuramente.
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Tre sorelle a Rosewood
FanfictionLa storia é ambietata nella cittadina di Rosewood, luogo che tutti i fan di Pretty Little Liars conosceranno sicuramente. Le protagoniste sono tre ragazze italiane che si troveranno a far parte del gruppo di Alison. Saranno immerse nell'atmosfera de...