5b. Anche questo passerà

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LUNEDÌ
Erika's POV
Mi sveglio con un'enorme mal di testa e controllando l'ora noto con sopresa che sono le 5.00 del mattino. Provo a riaddormentarmi senza nessun risultato così decido de scendere e prendere i vestiti con calma per andare in bagno. Appena metto piede per terra però comincia a girarmi improvvisamente la testa e cado sbattendo la spalla contro lo spigolo del comodino. Sentendo i miei mugolii di dolore mamma viene a soccorrermi aiutandomi a rialzarmi e fasciandomi la spalla per non farmi fare movimenti bruschi. Mi vesto con calma e, essendo solo le 6.00, scendo a fare colazione. Vedo Silvia e Giorgia scendere per andare a prendere la macchina e fortunatamente questa volta guida Giorgia per evitare di arrivare in ritardo. Arrivate a scuola ci salutiamo e ci dirigiamo verso i nostri rispettivi armadietti. Dopo aver preso tutto aspetto Emily per andare in classe insieme e noto che si avvicina con Alison. Quando si trova a pochi centimetri da me si avvicina e con violenza mi da una spallata facendomi sbattere la spalla malandata contro l'armadietto e rimanendo immobile, trattenendo le urla di dolore, aspetto che vada via. Appena si allontana mi appongio con la schiena scivolando fino a toccare il pavimento mentre Emily, avendo guardato tutta la scena, mi si accovaccia vicino dandomi aiuto.
"Hey tutto apposto?" Mi dice preoccupata

"Si...emh... no scherzo non sto affatto bene. La spallata che Alison mi ha fatto dare contro l'armadietto mi ha fatto vedere le stelle. Questa mattina ho sbattuto la spalla contro il comodino e ora mi sta facendo molto male."

"Ho mio dio mi dispiace vieni... ti aiuto ad alzarti così andiamo con calma in classe... ok?"

"Si andiamo"
Appena entriamo in classe ci sediamo accanto e, cercando di non fare nessun movimento brusco, provo a passare la giornata senza dolori e problemi. La quinta ora suona e io mi reco da Mike per incontrarlo prima degli allenamenti perché... si! Sono stata presa dalla squadra e anche se dolorante non posso permettermi di mancare al primo allenamento. Appena arrivata davanti allo stanzino aspetto l'arrivo di Mike e quando lo vedo le farfalle riaffiorano nel mio stomaco. Mi abbraccia forte e mi da un bacio sulla fronte ma quando nota l'espressione di dolore formarsi sul mio volto cambia il suo sguardo da dolce a preoccupato.
"Che hai?" Mi chiede subito dopo

"Niente tranquillo... è solo un piccolo crampo" gli dico mentendo

"Questa sera ci sarai agli allenamenti vero? Non potrei sopportare di non vederti"

"Si ci sarò! Ho visto che sei stato scelto come primo portiere... complementi!" Gli dico dandogli un piccolo e delicato bacio, purtroppo ancora sulla guancia.

"Emh si... non me lo sarei mai aspettato nemmeno io" mi risponde sincero. La campanella interrompe il nostro discorso. Ci lasciamo con un bacio sulla guancia arrossendo entrambi. Finito anche il pranzo vado verso la classe di letteratura.Entro in classe e poco dopo l'inizio della lezione il professor. Fitz , interrompe la spiegazione
"Erika... come mai così tranquilla?" Dice facendo ridere quasi tutta la classe

"Mi sto preparando per un colpo grosso" rispondo nascondendo l'imbarazzo facendo partire dal fondo della classe delle urla.

"Spero non nelle mie ore" mi dice con un piccolo sorriso

"No no... non potrei mai farle questo professore!"
Detto comincio a disegnare cose a caso sul mio quaderno facendo finta di seguire, aspettando la fine delle elezioni.
Anche l'ultima l'ora è giunta al termine e io mi dirigo verso l'uscita per tornare a casa e prepararmi per gli allenamenti. Appena arrivata vado subito in camera ma appena chiusa la porta viene riaperta subito da mia madre.
"Non credo che tu debba andare agli allenamenti oggi. Potresti aggravare la situazione per poi non tornarci per un bel pò di tempo"

"Mamma non posso mancare al primo allenamento... rovinerei l'inizio di una carriera nella squadra della scuola. Ti prego lasciami andare almeno... solo questa volta."

"Basta che mi prometti di stare attenta" mi dice dandomi un bacio sulla fronte

"Si te lo prometto" le dico ricominciando a preparare il borsone stando attenta a non dimenticare nulla. Appena finito di preparare, mamma si propone di accompagnarmi ripetendomi più volte di stare attenta durante il tragitto. Dopo essermi cambiata negli spogliatoi ed aver salutato tutte le mie compagne di squadra mi dirigo verso la porta per cominciare l'allenamento. Siamo tre portieri e io sono sono la seconda ciò significa che sforzandomi di più potrei riuscire in breve tempo a diventare la prima. L'allenamento è stato infernale; tutte le volte che sono caduta o ho allungato il braccio la spalla richiamava l'attenzione su di se imponendomi di fermarmi. Mi faccio la doccia e con l'aiuto del primo portiere, Miriam, mi fascio la spalla. Come promesso aspetto che anche Mike finisca il suo allenamento e per via della stanchezza mi addormento. Vengo svegliata da dei piccoli e delicati baci sulla guancia... il risveglio più bello della mia vita.
"Hey buongiorno" mi dice Mike sorridendo

"Scu...scusami ma ero veramente stanca"

"Non ti preoccupare... senti che ne dici di venire a cena da me... così passiamo del tempo insieme"

"Volentieri" gli rispondo scrivendo un messaggio a mamma avvertendola del cambio di programma.
Una macchina scura si ferma davanti l'ingresso del campo e notando Mike dirigersi verso questa mi avvio anche io. Appena salgo noto una ragazza mingerlina al volante... aveva i capelli marrone scuro  e un'aria famiglia. È una delle amiche di Alison!
"Ciao sono la sorella di Mike. Aria, molto piacere" si gira dandomi la mano

"Piacere, io sono Erika..."

"La ragazza che tiene testa a Alison..." dice scherzando

"Si sono proprio io"

Il viaggio e la cena sono stati molto tranquilli; ho conosciuto i genitori di Mike , Byron e Ella, e devo dire che mi sono sembrati molto divertenti e vicini l'uno con l'altra. Dopo la cena mi fermo a parlare con  Aria mentre Mike era intento a sparecchiare.
"Sai... non aveva mai sparecchiato prima... devi essere quella giusta" mi dice Aria sorridendo

"Ci conosciamo da poco e ad essere sincera mi piace molto sia il modo di fare che il suo aspetto"

"Sei la prima ragazza che porta a cena e sono contenta che ne abbia scelta una decisa e determinata come te"

"Oh... grazie" le rispondo con un filo di imbarazzo

"Erika... andiamo ti accompagno a casa" ci interrompe Mike

"Ciao Aria! È stato bello conoscerti. Ci vediamo domani" le dico salutando. Lei ricambia e mentre esco noto un filo di tranquillità nei suoi occhi.

Arrivati davanti casa mia l'atmosfera si fa interessante. Io non esito a muovermi per scendere e noto Mike avvicinarsi al mio volto. Proprio in quel momento però noto mia madre affacciata alla finestra con uno sguardo complice facendomi allontanare immediatamente da lui. Lo saluto con il solito bacio sulla guancia e mi dirigo verso l'entrata aspettandomi l'interrogatorio di mia madre subito dopo aver messo piede in casa

Tre sorelle a RosewoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora