6b. Due nuovi componenti

99 12 0
                                    

Giorgia's POV

La mia giornata inizia con il suono assordante della sveglia che mi ricorda di alzarmi. Sono le 6.30 a.m e dopo essermi preparata, sento il telefono squillare: é un messaggio di Jason.
-buongiorno bellissima, hai voglia di andare a fare colazione al bar insieme?-
Il suo buongiorno mi fa subito venire il primo sorriso della giornata, é troppo dolce con me.
-buongiorno anche a te, per me va benissimo-
Sono sempre piú innamorata di lui.
-allora ti vengo a prendere alle 7.45-
-okay, perfetto-
-a dopo piccola-
-a dopo Jason-
Ancora non mi sento a mio agio a dirgli "amore" oppure cose del genere, anche se lo amo giá infinitamente. Appena ho finito di mangiare e lavarmi cerco qualcosa di carino da mettermi e trovo un top nero e dei jeans attillati leggermente strappati a vita alta, poi mi trucco un pó. Preparata, non faccio a tempo a mettermi sul divano che mi arriva un altro messaggio di Jason: -esci piccola, sono qui fuori-.
Sono agitatissima, faccio passare qualche minuto poi esco. Mi ritrovo il ragazzo piú bello del mondo davanti a me, indossa una t-shirt con una scritta e dei jeans neri attillati. Ha un mazzo di fiori e subito mi dice "questi sono per la ragazza piú bella di Rosewood", rispondo scherzando "allora mesá ti sei sbagliato casa" non faccio a tempo a finire che mi ritrovo le sue labbra sulle mie. Durante il bacio, mi sfiora le guance con le mani e mi accarezza i capelli nel modo piú dolce che possa esistere. Ci stacchiamo, ci guardiamo per qualche minuto rimanendo in silenzio e poi cominciamo ad incamminarci mano nella mano verso il bar.
Arriviamo davanti ad un bar, si trova su un vicolo al centro di Rosewood, lo conosco giá, ci avevo preso il caffé quando sono andata a casa di Ali. Ci mettiamo a sedere e lui mi dice "non bisogna ordinare ho giá fatto tutto io", non so cosa dire, ha organizzato tutto questo per me, sono senza parole. Riesco solo a dire un semplice "okay". Dopo poco vedo una cameriera avvicinarsi e ci porta due fette della mia torta preferita, la sacher e due caffé, quelli che prendo solitamente io. Gli domando senza indugio "come hai fatto?" lui risponde "eheheh... so piú di quanto ti aspetti". Dopo inizio a pensare che probabilmente glie lo aveva detto Ali, lei sapeva ormai tutto di me.
Si sporca con il cioccolato al lato della bocca, glie lo faccio notare e arrossisce un pó. Gli dico "uhh... sono riuscita a far arrossire Jason il duro!" con faccia soddisfatta, lui fa una faccia da bambino arrabbiato e dice "non ho arrossito, sento solamente caldo" facendo finta di asciugarsi la fronte dal sudore, io so che non é per quel motivo e faccio una risatina. Mi accompagna a scuola, e se ne va senza salutarmi. Ci rimango malissimo, faccio il primo gradino delle scale e sento qualcuno abbracciarmi da dietro e una voce che mi dice "pensavi che non ti salutavo?!" io rispondo "si" facendo il broncio. Mi tira su il viso e inizia a baciarmi, dopo poco si stacca e mi sussurra "ora posso andare via con il sorriso" io sorrido e gli do un altro bacio, per poi girarmi e entrare dentro la scuola.
Incontro subito Alison che vedendo il mio sorriso inizia a farmi mille domande "é per Jason quel sorriso? Che avete fatto? Raccontami su su" io rispondo ridendo "ora devo andare in classe ma a pranzo te ne parleró sicuramente".
Le prime ore scorrono benissimo, arrivate a pranzo mi siedo accanto ad Alison, inizio a raccontargli di Jason. Quando peró veniamo interrotte vedendo arrivare mia sorella Erika che mi chiede di andare con lei ma Alison le risponde che devo rimanere lá con lei perché gli devo raccontare delle cose, cosí iniziano a ltigare. Dopo 5 minuti ascoltandole litigare, mi alzo e mi vado a sedere su un tavolo da sola. Poco dopo mi raggiunge una ragazza del gruppo: é Hanna che mi dice rassicurandomi "tranquilla Ali é fatta cosí" io rispondo "si lo so, non mi piace sentire le persone litigare, quindi sono venuta via" e aggiungo "grazie di essere venuta ma é meglio che ora torni da loro sennó finirá con il prendersela anche con te" lei risponde con un sorriso "tranquilla non se la prenderá, e anche se fosse ormai ci sono abituata".
Uscita da scuola, con Erika dopo aver parlato un pó della mattinata e del pranzo, decidiamo di comprare un cagnolino insieme dato che é da tanto che abbiamo questa idea. Nel tragitto da scuola al negozio mi racconta che le piace il dj che aveva ingaggiato per la festa. Mi é sembrato un bravo ragazzo quindi sono contenta per lei, dato che solitamente si fidanza con tutti ragazzi che o sono stati in carcere o sono sei killer. Entriamo in un negozio, praticamente una boutique che vende moltissime razze di cani, accessori: rimaniamo incantate davanti ai tantissimi cuccioli come due bambine.
Mi trovo davanti ad un cucciolo di labrador nero, é piccolissimo ha 1 mese, me ne sono innamorata. Erika invece si é innamorata di un altro cuccioletto anch'esso bellissimo. Non riusciamo a metterci d'accordo, cosí decidiamo di prenderli due di cuccioli almeno non abbiamo problemi nel decidere quale.
Stiamo per comprare i due cani quando ci vengono incontro correndo e inciampando ogni tanto due husky, a me viene imbraccio una cucciola bianca e grigia, letteralmente una "palla di pelo". Ha degli occhi spettacolari, celesti e un musetto che vorrei dargli mille bacini, la prendo tra le mie braccia e inizia a leccarmi la faccia, dopo ció decido che é lei che devo prendere. A mia sorella piace moltissimo suo fratello, è molto bello anche lui, ma a me piace lei, ho deciso di chiamarla Charlotte, ho sempre amato questo nome. Inizio a cercare una cuccia e ad un certo punto ne trovo una in stile principesco come la mia camera, é rosa con del pizzo intorno, perfetta per Charlotte. Poi prendo anche un guinzaglio rosa tempestato di swarosky e moltissimi pupazzi e giochini vari. Preso tutto il necessario torniamo a casa, corro a far vedere Charlotte a Silvia, ma a lei non piacciono molto i cani e gli dà solamente una carezza sul muso. La porto in camera mia e sistemo la cuccia in un angolo della camera, poi metto Charlotte sul letto ed inizio a giocarci. In seguito sento squillare il cellulare, é un messaggio di Ali:
-scusami per oggi, non dovevo litigare per te, dovevi andare con Erika dato che é tua sorella... perdonami per favore-.
Io non ero nemmeno arrabbiata, ma la chiamo su face time cosí le faccio vedere anche la mia nuova cucciola. Lei se ne innamora subito e mi dice che domani sarebbe venuta a casa mia a coccolarla. Dopo aver parlato un pó, del piú e del meno, chiudiamo la chiamata. E mi addormento con Charlotte sul petto.

Tre sorelle a RosewoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora