10. Lo staff ♣

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Konniciwa, rieccomi con il prossimo capitolo, che come accennato la scorsa volta, è piuttosto legato al precedente.
L'argomento del giorno è lo staff nei  negozi.

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Come ormai tutti avrete notato, la società giapponese si erge su una fitta trama di disciplina e rispetto... il commercio, e il settore terziario in generale, ne è l'esempio più lampante. Questo perché è l'ambito relativo ai servizi e dunque il punto d'incontro della gente che riceve e compie determinati lavori.

Io ammiro lo staff giapponese, perché è perfetto in tutte le attività che svolge, che esse siano scritte sul loro contratto di lavoro o meno.
Vi mostro qualche esempio, così potrete giudicare da voi.

Per esempio...

Il modo in cui parla, l'approccio con il cliente.

Spesso all'ingresso dei supermercati si trova un commesso che, oltre a esclamare ad alta voce "irasshaimase" (benvenuto), porge i cestelli alla clientela. Naturalmente, accoglie la gente con un grosso sorriso e un profondo inchino.
Questo vale anche per i ristoranti, dove i camerieri fanno altrettanto, ma con una cura ancora più marcata.

Per i cassieri è quasi d'obbligo dire "omataseitashimashita" (perdoni la lunga attesa) e "arigatou gozaimashita" (tante grazie) a ogni cliente.

Lo staff dei negozi d'abbigliamento si preoccupa dei clienti e di eventuali problemi (quando l'espressione di un consumatore è dubbiosa, chiedono e danno consigli).

Gli impiegati danno sempre del lei ai compratori e si scusano per qualsiasi disagio... se il cliente si lamentasse anche solo della presenza di un carrello in mezzo a una corsia, per il commesso sarà ovvio chiedere perdono a nome dell'intero negozio.

In alcune catene, l'intero staff si inchina quando il compratore entra o esce dal negozio. In altri, tutti interrompono quello che stanno facendo per salutare il cliente.
In altri ancora, lo staff accompagna chi ha comprato fino all'uscita.

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Il modo in cui vengono dati i sacchetti.

Naturalmente, con entrambe le mani. Ma non è questo il punto: il cassiere, dopo averci inserito tutti i prodotti, afferra le due estremità e le arrotola. In questo modo, la presa è molto più comoda e nessuna delle due maniglie può sfuggire.

Nei negozi di vestiario, i sacchetti sono chiusi con un pezzo di nastro adesivo e lo staff esce da dietro alla cassa per porgere la merce con il massimo della cura.

Nei supermercati dove i commessi non inseriscono la spesa nelle buste, dei ripiani per appoggiare le ceste e impacchettare il tutto da sé sono sempre presenti.

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Il trattamento per la merce fragile

Quando lo staff ha a che fare con qualcosa di facilmente danneggiabile, lo impacchetta sempre (lo avvolge in uno strato di plastica a bolle e poi lo inserisce in una scatola).
C'è un trattamento speciale anche per il cibo che può perdere liquidi (sangue, nel caso di pollo o pesce, o acqua, per le confezioni fresche): esso viene inserito in un sacchetto di plastica piccolo e poi in uno più grande.

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Il modo in cui viene disposta la merce alla cassa (nei negozi dove i commessi non la inseriscono nei sacchetti)

La merce non viene fatta scorrere su un nastro dopo a essere stata scannerizzata, ma viene inserita in un altro cestello.
Viene disposta con ordine, con verdura e uova in alto.
In questo modo, è più comodo per il cliente trasportare il tutto fino al banco per impacchettare.

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La disposizione della merce

I prodotti vengono sempre disposti in base alla scadenza e su quelli che non saranno più vendibili a breve, viene attaccato un adesivo (il prezzo viene scontato). A volte questi prodotti e quelli danneggiati, sono raggruppati nelle ceste vicine alle casse.

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