Da aggiungere al titolo un "probabilmente".
Ecco, oggi, una piovosa domenica di maggio che tra l'altro è anche il giorno della mamma, mi è venuto in mente questo titolo cliché. A volte capita di voler usare una determinata espressione giusto per il gusto di farlo, no? Ebbene, questa espressione è un titolo e mi sento in dovere di usufruirne.
Cinque cose che non sai... Cinque è un buon numero. Non mi piacciono i dispari, ma resta una buona quota per una sfida. Ok, sto divagando.
Tornando al punto, vediamo se riesco a stupirvi!----
1. Il Giappone è diviso in est e ovest e non in nord e sud.
Abbiamo la regione di Kantou e quella del Kansai. Rispettivamente, quella con la nuova capitale, Tokyo, e quella con la vecchia capitale, Kyoto, e la seconda città principale, Osaka. Questa divisione è un po' diversa da quella del Nord sviluppato e del sud arretrato: la differenza sta nel modo di pensare.
A est si trova la metropoli nota a livello mondiale e collegata al mondo occidentale. La lingua parlata è quella che si studia sui libri, il hyoujungo, il modo di pensare è aperto e innovativo.
A ovest abbiamo i maggiori centri storici, una mentalità conservatrice e alla noi-siamo-stati-i-padroni-dello-stato-e-continuiamo-a-esserlo. I maggiori collegamenti sono con Korea e Taiwan, soprattutto per quanto riguarda gli aereoporti. A Osaka si ha il dialetto più famoso di tutti, l'Osakaben, che oltre a parole diverse, prevede anche un'intonazione differente.
Est-Ovest non è solo una divisione a livello economico e linguistico, ma anche alimentare. Lo stesso cibo può variare da un fronte all'altro. Per esempio, gli Omochi (polentine di riso) sono rettangolari nel Kansai e tondi nel Kantou. L'okonomiyaki (frittata di cavoli) è solido e ricoperto dall'Otafuku souce da noi e semiliquido a Tokyo. Da menzionare un'ulteriore differenza all'interno dell'ovest: Hiroshima, famosa per gli okonomiyaki, ne fa con noodles all'interno, mentre Osaka griglia solamente i cavoli per poi ammucchiarci sopra altri ingredienti.---
2. I giapponesi spesso giudicano/giustificano i comportamenti con il gruppo sanguigno.
I giapponesi adorano gli studi sulla salute e sul corpo. In televisione c'è sempre qualcosa che ne parla, a qualsiasi ora. Particolare attenzione è rivolta al sangue. Il gruppo zero è sempre positivo e superficiale, le A sono puntigliose, le B vivono con il loro ritmo, gli AB sono precisi e blablabla.
Se uno è pigro, colpa del sangue. Uno è deciso o diretto, merito del liquido.
È pieno di libri sull'argomento, e pieno di gente che li legge fidandosi al cento per cento.---
3. I giapponesi chiamano il semaforo verde ao (blu).
Daltonici much? No, dicono che è per il suo essere breve rispetto a midori. Come ben sapete, i giapponesi sono un popolo molto frettoloso e legato al lavoro, dunque anche un nano secondo speso di fronte a un semaforo è prezioso. Oh sì, perché quasi nessuno attraversa prima del cambio, per quanto deserta sia la strada!---
4. I giapponesi adorano le abbreviazioni.
Non nei messaggi come è comune nel resto del mondo, ma a voce.
Capita soprattutto con le parole straniere, quelle in katakana.
Alcuni esempi.
Mistake, misuteeku => misu
One chance, wan chansu => wanchan
Careless mistake, kearesu misuteeku => keamisu
Notebook, nootobukku => nootobukku
Ryoukai (tashimashita), roger => ri
Sugoi (desu), wow => sugheePer quanto riguarda le parole giapponesi invece, bisogna chiedere a Daigo (un cantante che adora parlare a suono di iniziali). Basta scrivere le iniziali, come riportato nella tabella qui sotto.
KY per kuuki yomenai (non sa leggere l'aria) e AB per amaimono wa betsubara (un'altra pancia per il dolce).Quarantasei sono tanti, ma se mi scrivere il numero, ve lo posso tradurre senza problemi.
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5. I nipponici del ventunesimo secolo adorano i gruppi.
I cantanti sono pochi, le band per come le considero io anche. Allora non c'è musica in Giappone? Sbagliato, il J-pop esiste e forse ne avrete già sentito parlare. I suoi esponenti sono gruppi di un minimo di tre persone e un massimo di quarantotto. No, scherzo, quarantotto non è il massimo. Le AKB48, un gruppo di ragazzine, sono molte di più di quanto il loro nome lasci intendere, anche perché da questo gruppo ne sono nati altri da una cinquantina di membri ciascuno. Ecco, i conti non tornano.Visto che siamo in tema, vi presento alcuni dei gruppi più numerosi! Akb (abbreviazione di Akihabara) e Janiizu (che non so che significhi). Le caratteristiche di questi gruppi sono: due o tre che sanno cantare, il resto della ciurma che sa fingere di stare cantando, tutti che sanno ballare e essere carini, punto.
Io penso che tutti questi gruppi, dove quelli femminili attirano il pubblico con le gonne corte e non con l'abilità canora, siano altamente inutili. Ma guai a farlo notare ai fans!
Parlando di gruppi, da menzionare anche la scuola. Gli spostamenti in genere non si compiono da soli. Vale anche per il bagno. Inoltre, le arpie che sprecano la vita a fare le bulle, adorano avere la schiera al loro fianco.
Anche in classe ci sono molte attività di gruppo. Si uniscono i banchi e si parla, decide.----
I primi cinque punti che mi sono venuti in mente sono questi. Scrivendo poi, ho pensato all'uso dell'inglese in Giappone e al modo in cui tutti mi guardano. Del primo parlerò prossimamente, del secondo non credo (a nessuno importa l'inesistente motivo per cui mi adorano e rispettano.)
Scusate per gli errori, ma ho detto "domenica" all'inizio, dunque voglio finire in tempo. Qui con il fuso orario siamo già a lunedì ma shhh. Ops, ora solare! Sono in ritardo comunque, ma perdonatemi.Alla prossima! Poi ditemi quante ne conoscevate già e quante no.
Oh, e buona festa della mamma, anche se in ritardo! Auguri a tutte!
Saraba!
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Curiosity about 日本
SpiritualInnanzitutto, minasan konniciwa! (Ciao a tutti!) Vi starete chiedendo che cos'è "Curiosità sul Giappone"... Ebbene, è una raccolta di informazioni riguardanti il paese del Sol Levante, le sue meraviglie e le sue stranezze. - Quali sono i suoi obbiet...