Brian
Chiamo Ian nel mio ufficio e nel giro di cinque minuti è da me.
«Dimmi tutto Brian.» Entra sorridendo mentre si siede sulla poltrona di fronte la mia scrivania. Ha sempre il sorriso questo ragazzo, non so proprio come faccia con tutto lo schifo che ci circonda in questo posto pieno di persone di merda e senza la spina dorsale.
«Primo, volevo sapere se gli incarichi che ti ho dato ieri sera sono stati portati a termine.» Chiedo scuro in volto, per poi cambiare velocemente espressione pensando a ciò che gli devo dire. Lui sorride complice, come solo un amico può fare.
«Secondo...Oggi andiamo da Mark.» Lo informo poi risoluto senza lasciar trapelare alcuna emozione.
«Che vuoi dire? Guarda che quello se ci rivede ci ammazza, ma seriamente capo. Non so te, ma oggi io non me la sento proprio di morire. Possiamo fare la prossima settimana così ho il week-end per soddisfare ogni mio desiderio perverso prima di morire? Eh che dici?» Mi supplica, facendo il melodrammatico. Lo osservo alzando un sopracciglio, ha sempre avuto una vena per il teatro.In effetti Mark l'ultima volta che ci ha visto, ci ha minacciato di morte, il che è abbastanza serio soprattutto se detto a un capo di mafia nazionale. Anche se siamo dell'FBI, nessuno sa chi siamo veramente, soprattutto Mark. Ma come dargli torto? Siamo andati in fretta e furia, nel suo locale super chic di Manhattan, senza avere un mandato e senza avere sufficienti accuse per incastrarlo, interrompendo il suo party estivo di inizio stagione. Io mi sarei infuriato. Questa volta però non è così. Sono preparato ad affrontarlo e soprattutto, ho delle accuse vere e proprie grazie all'arresto della scorsa settimana di uno dei suoi, che appena è stato gentilmente avvisato di ciò a cui andava incontro nel carcere di massima sicurezza del Maryland se non parlava, ha spifferato tutto come il peggiore dei traditori codardi. Pensavo che se li scegliesse meglio i suoi uomini Mark!
In più il mio asso nella manica sarà Jess. Mark, come ogni uomo qualsiasi sia il suo lavoro, ha un debole pazzesco per le donne, se in più è bella come lei, lo avremo in pugno senza dubbio. E questa volta dovrà darmi ascolto, eccome se dovrà.
«Ian non morirà nessuno. Questa volta abbiamo noi il coltello dalla parte del manico. A proposito vorrei presentarti il nuovo agente che mi è stato mandato dal colonnello.» Chiedo alla mia segretaria di far mandare Jess nel mio ufficio.
«Arriverà a minuti.» Lo sguardo perso di Ian, mi da la conferma che non si aspettava questa mia reazione. Sarà uno spasso.Jess
Sono arrivata da una ventina di minuti nel mio nuovo ufficio che mi è stato assegnato per quando non sarò operativa sul campo. Sinceramente mi aspettavo di peggio, ma non è niente di che, scordatevi i lussuosi uffici che si vedono in CSI, quella è solo fantasia scenica. Brian questa mattina mi ha spiegato come funziona un po' il lavoro qui. È molto diverso da quello che facevo prima, ma sento che mi piacerà anche molto di più.
Infatti la prima giornata di lavoro è iniziata abbastanza bene. Al poligono di tiro qualche ora fa, ogni uomo mi fissava mentre sparavo, il che era piuttosto inquietante e scocciante, come se non avessero mai visto una donna usare una pistola, poi quando ho fatto vedere a Brian di cosa ero capace mi sono sentita soddisfatta, perché l'ho lasciato senza parole. Ben gli sta, sia a lui, che al suo ego smisurato. Dopodiché ha lasciato da parte il suo amore per se stesso e mi ha trattato come si deve, senza sminuirmi come invece aveva fatto fino a quel momento. Se pensa che io sia una poppante alle prime armi, si sbaglia di grosso. Potrei rompergli ogni osso del corpo in svariati modi e lui non se ne accorgerebbe neanche.
Mentre eravamo in ascensore diretti al suo ufficio mi ha detto una cosa che mi ha leggermente spiazzato.
«Scusali, non sono abituati a vedere belle donne.» E mentre lo diceva mi aveva pure squadrato. Accennai un sorriso solo per cortesia. Ma che significa? Alla narcotici dell'FBI non hanno lavorato mai delle donne sul campo? Io non mi reputo una bella donna. Va bene, ho dei bei lineamenti e ho gli occhi chiari, che sicuramente fanno la loro parte, ma ci sono donne molto più attraenti di me. Personalmente mi reputo nella media, anche se non nascondo il fatto che agli uomini faccio un certo effetto. Dopo essermi svegliata dal coma, ho girato per una settimana nelle strade di New York, come se fossi una turista e ho conosciuto un po' di gente, il che mi ha aiutato a creare dei rapporti umani, nei quali non sono mai stata un asso.
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Faster
RomanceJess Pine è una poliziotta dell'FBI a New York. Lei ama profondamente il suo lavoro e le riesce anche molto bene. Nata da una famiglia di immigrati Irlandesi, Jess ha iniziato la sua carriera lavorativa entrando inizialmente nell'esercito degli Stat...