Chapter 18

289 20 7
                                    

~Erika's Pov

Dopo sei ore di scuola, uscii finalmente da quel cancello.
Stavo al cellulare come al solito, ma stavolta massaggiavo con James, poi però qualcuno posò le mani sui miei occhi.

Capii subito di chi erano.

"Aiuto un maniaco" dissi ridendo.

Tolsi le mani dagli occhi e mi girai.

"Per chimica" iniziò a dire lui "Oggi pomeriggio puoi venire a casa mia?"
"Si va bene... Verso che ora?" gli chiesi.
"Alle 4?"
Annuii.
"Allora ci vediamo oggi pomeriggio" mi disse dandomi un bacio a metà labbro.

Non so se lo aveva fatto apposta.
Dopo aver compiuto quell'azione se ne andò.

Rimasi impietrita per qualche minuto, ma poi mi ripresi e tornai a casa.

Ricevetti una telefonata da James.

"Fratello alpha dimmi"
"Oggi pomeriggio sei a casa?"
"Ecco no. Devo andare a casa di Logan"
James tossì.
"Devo fargli da tutor in chimica" dissi sbruffando.
"Ah va bene... Volevo farti conoscere la mia ragazza"
Stavolta a tossire fui io.
"Si, James Maslow ha trovato una ragazza"
"È seria lei?"
"Ecco" disse come per negare.
"James se è una di quelle troiette tutta trucchi e tacchi a spillo, non presentarmela"
"Uff ok" disse chiudendo la telefonata.

-MA COS? MA CHE PROBLEMI HA?!-

Arrivai a casa e, dopo aver pranzato, mi diedi una sciacquata e preparai lo zaino per andare da Logan.

Alle 3:30 mi avviai.

L'idea di passare un intero pomeriggio con lui, mi aveva scosso lo stomaco.

Lo avrei avuto accanto per tutto il tempo e mi ripetei mentalmente che l'unico compito che avevo era quello di fargli capire qualcosa di chimica.

Arrivai in orario e citofonai al cancello che, dopo qualche secondo, si aprì.

Attraversai il vialetto e bussai.

"Ehi mio figlio ti aspettava" disse la madre di Logan facendomi accomodare.

Ci salutammo e poi mi accompagnò in cucina dove c'era Logan seduto con il cellulare in mano.

"Erika è arrivata" disse la madre entrando.

Distolse subito lo sguardo dallo schermo del telefono e mi fece un sorrisone guardandomi.

"Vieni, accomodati" mi disse facendomi segno di andarmi a sedere vicino a lui.

Poggiai lo zaino sul tavolo e presi penne, quaderno e libro; i suoi erano già lì.

"Bene, io vado... Mi raccomando Logan studia" disse la madre uscendo dalla cucina.

"Iniziamo?" chiesi io.

Ero un bel po' in soggezione e l'unica cosa che volevo fare, era distrarmi studiando.

Annuì e aprì il libro alla prima pagina.

"Allora primo argomento: le leggi ponderali e la teoria atomica" dissi guardandolo.
"Certo... Sarebbero?" disse lui grattandosi la nuca.
"Ti dicono qualcosa Lavoisier, Proust e Dalton?"
"I Dalton non sono quel cartone di quei quattro carcerati?"

Sbattei la mano in fronte.

"Logan sono tre scienziati che hanno studiato le leggi ponderali" cercai di spiegargli.

Quattro ore passarono in fretta.
Non ci furono grandi progressi, ma almeno qualcosa imparò.
Fu attento durante tutta la mia spiegazione e riuscì a svolgere gran parte degli esercizi anche se lo aiutai un po'.

"Quindi Logan, la legge di Dalton cosa afferma?"
"Quando due elementi formano più di un composto, le masse dell'uno che reagiscono con la stessa massa dell'altro stanno tra loro secondo rapporti esprimibili attraverso numeri piccoli e interi" disse lui senza bloccarsi neanche un attimo.
"Sai farmi un esempio?"
"L'idrogeno reagisce con l'ossigeno e, secondo il rapporto di 1:8, forma l'acqua, mentre nel rapporto 1:16 forma l'acqua ossigenata" disse gesticolando.
"Promosso" dissi io chiudendo il libro soddisfatta.
"Oh alleluia" disse lui stravaccandosi sulla sedia.
"Vedi che quando vuoi, riesci a capire le cose?"
Alzò il busto, e mi disse "Solo perché ho una professoressa dolce, intelligente e sexy"

Detto questo mi prese la mano e la intrecciò con la sua.

Sorrisi guardandole e poi guardai lui che nel frattempo si era avvicinato di più a me.

Poggiò l'altra mano sulla mia guancia e ci avvicinammo ancora di più.

I nostri nasi si toccarono, ma sfortunatamente qualcuno dovette interromperci.

La madre di Logan entrò chiedendo a che punto stavamo e, al vederci, si scusò e rimase lì sul posto.

Logan si allontanò velocemente da me e prese l'astuccio rimettendo apposto le penne.

"Non hai interrotto niente mamma" disse Logan disinvolto.
"Si certo" disse la madre avvicinandosi al frigo.

Misi il mio materiale scolastico nello zaino che passò, in seguito, sulla mia spalla.

"Io vado... Ci vediamo domani a scuola" dissi salutando.
"Non vuoi rimanere a cena qui?" mi chiese la madre di Logan.
"Magari un'altra volta... Sono un po' stanca e forse stasera James verrà a trovarmi"
"Ah" disse la madre guardando Logan.
"È suo fratello mamma" disse lui.
Sorrise.
"Ti accompagno alla porta" disse Logan venendomi incontro.

Salutai Pam e andammo all'ingresso.

"Grazie ancora" mi disse Logan abbracciandomi.
"Quando ci rivediamo?"
"Domani?" mi chiese speranzoso.
"Certo"
"Buonanotte" disse dandomi un bacio sulla guancia.
"Buonanotte" gli sorrisi e uscii.

~Logan's Pov

Chiusi la porta alle mie spalle e mi appoggiai ad essa.
Sorrisi come un ebete guardando il soffitto.

La mia Erika mi amava... Ne ero sicuro.

Stavamo per baciarci due volte oggi e lei non si è tirata indietro.

E poi quando mi ha detto del nomignolo... Dovrei chiamarla più spesso 'Amore mio'

"Ehi Logan" disse mia sorella passandomi una mano davanti agli occhi "A chi stavi pensando?"
"A nessuno" risposi cercando di rimanere calmo.
"Secondo me ad Erika" disse le sghignazzando.
"Piccola peste" dissi io iniziando a correre verso lei che aveva già iniziato.
"RAGAZZI NON COMBINATE DANNI" ci sgridò mamma "Presley vai a tavola la cena è pronta"

Mi avviai anche io, ma mamma mi fermò.

"Tu ed Erika siete fidanzati?" mi chiese dolcemente.
"No" dissi con un filo di tristezza.
"Sai che lei ti ama, vero?"
"Io credo di sì" dissi passando una mano tra i capelli.
"Prima, quando stavate per baciarvi, lei ti ha guardato come a chiederti di continuare ad avvicinarti" mi spiegò.
"Mamma dai" dissi con un po' di vergogna.
"Tesoro ti sto dicendo solo la verità... So che tu la ami, sono tua madre, capisco tutto quello che provi. Erika è la prima ragazza di cui ti sei innamorato veramente"
"Lei è diversa dalle altre. Quando sto con lei mi ritorna il sorriso, quando prendo la sua mano con la mia, il cuore batte all'impazzata, quando la abbraccio sembra che il mondo si fermi e ci fossimo solo noi due" dissi io pensando a lei.
"So che Erika ha avuto dei problemi nella sua vita. Lei ti ama ma vuole contrastare questo sentimento perché ha paura di avere un'altra delusione"
"Mamma, ieri Erika si è tagliata perché pensava che io non le parlassi più"
"Questo dovrebbe farti riflettere tesoro"

Abbassai la testa fino a guardare il pavimento... Forse la versione di mamma era giusta.

"Mamma, possibile che tu debba fare l'analisi psicologica a tutti?" chiesi ironicamente.
"È il mio lavoro figliolo... Solo, non dirlo ad Erika oppure non si aprirà più con me"

Annuii e andammo a cena.

Perché il mondo si ferma quando metto le braccia attorno a te... E niente è così importante

#SpazioAutrice#
Ecco a voi un altro capitolo... Vorrei sapere se la storia vi sta piacendo oppure se devo cambiare qualcosa.

~SleepwalkerH

And Nothing Even Matters Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora