Chapter 54

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~Logan's Pov

Quella notte non riuscii a prendere sonno.

Mi svegliai alle 6 del mattino seguente, lasciando Erika dormire.

Scesi in soggiorno, preparando una tisana... Avevo un mal di testa tremendo.

"Logan" sentii sussurrare; mi voltai.
"Neanche tu sei riuscita a dormire?" chiesi malinconico.

Scosse il capo; aveva gli occhi molto rossi.

"Vieni qui" le dissi allargando le braccia.

Lei non ci penso due volte ad avvinghiarsi a me.

"Quando devi partire?" chiese sul mio petto.
"Alle 3 del mattino" risposi accarezzandole i capelli.
"Portami con te" mi pregò.
"Non posso" sussurrai, dandole un bacio sulla fronte.

Singhiozzò; stava dinuovo piangendo.

"No" sussurrai facendomi coraggio "Lo sai che se piangi, io non resisto" la mia voce uscì spezzata dalle lacrime.
"Ti amo Logan. Ti prego, ricordalo" bisbigliò accarezzandomi la guancia, scrutandomi.

Annuii imprimendo un bacio sul suo palmo, facendo poi pressione su di esso con il viso.

Sentii i polpastrelli della sua mano viaggiare lungo i lineamenti dello zigomo, per poi scendere verso le labbra, premendo su esse e facendole socchiudere.

Con l'altra mano sfiorò il mio collo, compiendo dei piccoli cerchi su esso con l'ausilio del pollice.

Passò poi le braccia dietro il mio collo, poggiando il mento sulla mia spalla.

La sollevai dal pavimento, mettendola a sedere sul tavolo, posizionandomi in mezzo alle sue gambe.

Poggiai la fronte alla sua, accarezzando le sue cosce con le mani, chiudendo gli occhi.

Incombeva il silenzio intorno a noi, sembrava che stesse andando tutto bene, che non ci saremmo lasciati a breve.

Il suo profumo inebriava le mie narici, mentre piccoli flash dei momenti trascorsi insieme scorrevano nella mia mente: quella volta in cui le avevo confessato di amarla, il nostro primo bacio sotto la pioggia, quando stavamo per fare l'amore nell'ospedale, la canzone per lei e la nostra notte.

"Perché non possiamo rimanere così per sempre?" sussurrò lei; il suo fiato sulle mie labbra.
"Sarebbe troppo bello" sorrisi malinconico.
"Voglio un lieto fine... Il nostro"
"E lo avremo" bisbigliai sicuro.

Staccai le nostre fronti e avvicinai il mio labiato al suo.

Quel bacio... Un bacio che diceva tutto, ma allo stesso tempo niente; in quel momento tutte le emozioni scaturirono sulle labbra.

Cercavamo un qualcosa che ci unisse in quell'istante e lo trovammo: il nostro amore.

Strinsi i suoi fianchi e lei afferrò con una certa forza il mio viso.

Sentii le labbra essere bagnate da qualcosa di salato e non riuscii a capire se stavo piangendo io o lei... O, forse, entrambi.

"Non lasciarmi" sussurrò lei, premendo dinuovo il suo labiato al mio.

Le mie mani frattanto passarono sulla sua schiena e la strinsi a me.

"Ci sarò per sempre" bisbigliai sulle sue labbra, abbracciandola.

Le sue mani viaggiarono sulla mia schiena, mentre lei poggiò il capo sulla mia spalla.

La guardai attentamente: non volevo dimenticare nessun dettaglio del suo viso.

Amavo ogni singolo particolare di lei: gli occhi verde smeraldo, le sue labbra sottili e rosse, le sue dolci guance e il suo piccolo naso.

Il suo corpo? Perfetto. Né troppo alta, né troppo bassa. In forma. Pelle bianca, le forme al posto giusto, le gambe lunghe e snelle, il collo liscio e delicato.

"Sei bellissima" le sussurrai, accarezzando il suo fianco.
"Anche tu non scherzi" mi rispose e subito una risata contagiò entrambi.

Mi guardò dal basso della mia spalla e io mi voltai verso di lei.

Feci scontrare i nostri nasi, causando un suo sorriso.

Sollevò il capo e scese dal tavolo abbracciandomi.

"Cosa facciamo oggi?" chiesi.
"Voglio rimanere sola con te... Non voglio vedere nessuno" rispose.
"Ok" sussurrai dolcemente "Facciamo colazione?" domandai in seguito.

Annuì e si sedette al tavolo, mentre io portai fette biscottate con Nutella e latte.

Mi accomodai vicino a lei, sorseggiando un po' di latte, mentre lei rimase a fissare la tazza.

"Cosa c'è?" chiesi, accarezzandole la guancia.
"Bagno" sussurrò alzandosi e correndo verso quel luogo; stavo iniziando a preoccuparmi.

La riaccompagnai in soggiorno e ci sedemmo sul divano.

"Cosa sta succedendo?" le domandai.
"Non lo so" rispose.

Sospirai, mettendo una mano dietro la sua nuca facendole appoggiare il capo sul mio petto.

"Non hai finito la colazione" constatò guardando il tavolo.
"Sei più importante tu" ribadii dandole un bacio sulla fronte.

Lei strinse le braccia attorno al mio bacino, abbandonandosi alle mie carezze.

"Non voglio che questa giornata passi" mugolò.

Sospirai.

-Diglielo. Dille il motivo per cui partirai-

"Erika" sussurrai; mi guardò.

Rimasi con le parole sulla lingua, non avevo il coraggio, non lo trovavo.

"Logan cosa c'è?" chiese.
"Io... Ti amo"
"Ti amo anch'io" rispose baciandomi una fossetta, rimettendosi nella posizione originaria.

-Sono un coglione. Stop-

#SpazioAutrice#
Non vi trattengo molto, ma la storia sta per giungere al termine.

~SleepwalkerH

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