"Charlie vuoi giocare alle bambole?"-Charlie fece cenno di si con la testa,si sentì il suono del vetro rotto dalla cucina-"Charlie resta qui Vado a vedere cosa sta' succedendo"-chiusi a chiave la camera di mia sorella,e mi incamminai verso la cucina...
Mi toccai istintivamente la cicatrice che partiva dalla guancia sinistra e scendeva fino ad arrivare a sfiorare la bocca, non era meglio di quelle che c'erano nelle braccia ."Rose a cosa stai pensando?"la voce di Jenna, la mia matrigna, mi risveglio da quello stato di trance, in automatico risposi "niente", lei non ci fece caso, come sempre.
Guardai Charlie, era ancora così piccola, aveva preso gl'occhi da mia madre, blu come il mare, ma al contrario di mia madre, non ispiravano un mare in tempesta, ispiravano il mare in una giornata d'estate con maestrale, i capelli erano più chiari dei miei, alla matrigna piaceva giocarci, si comportava come se fosse la sua bambola preferita, la truccava e la vestiva come se fosse una Barbie, le metteva il lucidalabbra all'albicocca e la faceva apparire al meglio. Notai che Jenna mi stesse fissando insistentemente con uno sguardo contrariato, non riuscì più a trattenermi e sbottai "Cosa c'è? "Mi guardò ancora un poco e poi disse "Sei così pallida, fa risaltare la cicatrice, i capelli scuri e le tue labbra rosse lo rendono evidente, e poi quelle sopracciglia folte che ti ritrovi dovresti assottigliarle, hai diciassette anni, dovresti pensare di più al tuo corpo " non mi importava più del mio aspetto, non mi guardavo neanche allo specchio, faceva troppo male, e il suo modo di fare e di pensare così superficiale mi dava fastidio, ma dalle mie labbra non uscì una sola parola di queste, invece dissi "È tutto?"
con mio grande stupore aggiunse "Sai è di moda avere gl'occhi blu invece che verdi, potrei comprarti delle lenti a contatto" io le risposi con un "No" ma non potei fare a meno di aggiungere "Sai vorrei che quando la gente mi guardasse vedesse me, non mi interessa se è scomodo guardarmi per ciò che sono, non farò finta di essere qualcun'altra per farmi accettare dalla società", così, soddisfatta della risposta data, andai nella mia stanza è pensai alla stupidità, sia di mio padre che l'aveva sposata, sia di Jenna che in fondo non sapeva nemmeno di essere stupida.
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Non scappare via da me
ChickLit"È un fottuto scherzo!Vuoi punirmi!Mi hai già punito,la vedi la mia faccia,le vedi le mie cicatrici,vedi il dolore nei miei occhi,non credi sia sufficiente! Sei semplicemente una stronza!"