Non riuscì a rispondere alla bambina, stupita di ciò che le passò per la mente. Aveva atteso con ansia l'arrivo dei nipoti, ma dentro di sé, in quel momento, desiderava poter stare il più possibile a contatto con la figlia. Avrebbe avuto settimane per giocare con i piccoli e solo pochi minuti, qualche ora nel migliore dei casi, da trascorrere con Amanda. Le domandò, di conseguenza, volgendole uno sguardo interrogativo: «Fino a quanto ti vuoi fermare qui?»
«Se non è un problema parto dopo cena», rispose sicura, quasi come se avesse preso quella decisione ancor prima di entrare nella casa della madre. Amanda non le diede neanche il tempo di replicare; si alzò da tavola e, raccogliendo i tovaglioli, chiese ai due bambini: «A cosa volete giocare?»
«Facciamo un gioco da tavolo?» domandò Jason, facendo spuntare a tutti quanti un'espressione spiazzata sul volto. Con le temperature che stavano decisamente aumentano rispetto al mattino e con il sole che batteva forte, scaldando tutte le superfici scoperte, Daisy si era immaginata una proposta differente. Già era preoccupata all'idea di giocare a nascondino e dover correre alla ricerca di quelle due pesti, così piccole e sottili, capaci di intrufolarsi nei luoghi più improbabili.
La proposta di Jason le fece proprio tirare un bel sospiro di sollievo. «Dobbiamo andare a cercarli in soffitta, però», affermò dopo aver riflettuto su dove potessero essere. Quando Amanda e Jonathan erano cresciuti, le loro stanze erano state svuotate e i giochi sistemati tutti là sopra.
Solo con l'arrivo dei nipotini qualcuno era tornato all'interno delle camere, ma non i giochi da tavola.
Daisy si sollevò, rimettendo la sedia al suo posto. Uno stridio leggero la accompagnò in quell'atto e fece una smorfia, quasi come se quel grattare sul pavimento le avesse arrecato fastidio.
«Andiamo», si limitò a dire, incamminandosi lungo il corridoio, per poter accedere alla rampa di scale. Giunti al primo piano, Daisy sollevò la testa cercando di capire a quale altezza si trovasse la botola. Una volta individuata, si diresse verso l'armadio di legno antico posizionato al lato del corridoio e, dopo aver girato la chiave per aprirlo, prese il bastone che c'era all'interno. Le serviva quello per arrivare alla corda e, non appena la tirò, le scale si palesarono dinanzi ai loro occhi.
«Fate attenzione ai ragni e alla polvere. Non pulisco mai qui sopra», dichiarò la nonna, dispiaciuta per quella sua mancanza. Tuttavia, non immaginava che qualcuno avrebbe potuto entrarci.
Nel buio, tastò sul bordo destro della parete alla ricerca dell'interruttore della luce, il quale, una volta pigiato, rese qualunque angolo della soffitta illuminato. Si percepiva la mancanza di attenzioni posta a quella zona della casa: i teli che coprivano gli oggetti, ormai, non erano più bianchi e il pavimento di legno scricchiolava a ogni passo.
«Dividiamoci e cerchiamo», propose Amanda muovendosi verso la zona centrale. Daisy si diresse sulla destra, mentre i fratellini andarono a sinistra.
La nonna cominciò a rimuovere ogni telo, svelando il contenuto di tutto ciò che era nascosto sotto. Non si curò dei sussulti o delle esclamazioni degli altri, troppo impegnata a frugare tra gli oggetti e le cianfrusaglie alla ricerca dei giochi.
Di tanto in tanto si soffermava a contemplare ciò che la incuriosiva: ampie cornici, numerosi utensili, libri impolverati, pupazzi trasandati e gioielli ormai non più lucenti.
Un'espressione stupita comparve sul suo volto nell'attimo esatto in cui intravide il comodino che c'era nella sua stanza quando era giovane. Non pensava fosse lì in soffitta, era convinta fosse andato perso con il trasloco.
Gli si avvicinò, ancora incredula di ciò che aveva davanti agli occhi, ma con la consapevolezza di chi sapeva cosa avrebbe trovato riposto dentro.
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Eternity - Un amore senza fine |COMPLETA|
Tarihi Kurgu[DA REVISIONARE] «Dietro a ogni colore si nasconde un'emozione.» 1975 Contea di Madison, USA. In un pomeriggio di giugno, Daisy, con la figlia e i nipotini, ritrova un oggetto del suo passato a cui era molto affezionata. I suoi familiari...