9. Trasformazione (Parte 2)

2.9K 163 18
                                    

Dalla porta entra un mio compagno che si piega sulle ginocchia e riprende fiato.

《Su-p-ple-nza》dice con l'affanno.

Tutta la classe, appena finisce la frase, si mette a gridare dalla gioia,《Andersson》dice riprendendo fiato colui che ha parlato prima, e la classe si zittisce.

Il professore Andersson é il più severo di tutto il corpo dei docenti. Si dice che una volta abbia picchiato a sangue una ragazza solo perché rideva mentre lui spiegava la lezione. Noi per fortuna in questi anni non l'abbiamo avuto, e questa è la prima volta che ci fa supplenza. Dal corridoio di sentono dei passi, i miei compagni si guardano spaventati e corrono al proprio posto sistemando tutto e ordinando il banco.

Entra il professore e noi ci alziamo in piedi.

《Sedetevi》dice gelido e burbero, noi ci affrettiamo ad obbedire. Lui ci fissa uno ad uno, il suo sguardo incontra il mio e dentro di me scatta una specie di allarme che mi fa battere il cuore all'impazzata, come una sensazione di pericolo.

Sembra che anche lui l'abbia percepito perché assottiglia lo sguardo e continua a fissarmi, io non mi faccio intimidire e faccio altrettanto. 《Prendete i libri e studiate per la prossima ora, perché io ho da fare》dice staccando lo sguardo dal mio ed esce dalla classe lasciando tutti basiti.
Un mio compagno si avvicina lentamente alla porta per controllare che se ne sia andato.

《Se ne andato veramente》dice scioccato girandosi verso di noi.

Per tutta l'ora il professore non si è fatto vivo e tutti hanno fatto ciò che volevano, ma tenendo un compagno fuori dalla porta a fare da sentinella e avvisarci in caso arrivasse, ma ciò non è accaduto.

Suona l'ultima ora e tutti escono velocemente dalla classe.

Io resto ancora seduta e una volta che sono usciti tutti mi alzo e vado verso la cattedra,  dove c'è la ventiquattrore del professore.
Controllo se arrivi qualcuno e torno alla valigetta. La apro e trovo diversi fogli dove sono incisi vari segni strani. Li prendo tra le mani e cominciano ad emanare una luce viola e blu, mentre il polso comincia a bruciare.
Lascio stare i fogli e controllo il polso che sta brillano con la stessa luce dei segni.

《Deve essere sicuramente lei》è la voce del professore Andersson che proviene dal corridoio.

Comincio a preoccuparmi.

Mi guardo intorno e cerco un nascondiglio, prendo lo zaino e mi infilo dentro l'armadio vicino alla porta. Lascio un piccolo spazietto così da poter vedere un pò di quello che succede.
Dalla porta entra il professore, che vedendo i fogli per terra si affretta a recuperarli.

Chiudo gli occhi, con il cuore che mi martella freneticamente nel petto, e cercando di trattenere il respiro. Riapro gli occhi, continuando a trattenere il respiro, e osservo dalla piccola fessura tra le ante.

Li prende tra le mani e poi si guarda intorno. Avvolgo la stella con il palmo della mano, visto che continua a brillare, e il professore rimette i fogli dento la ventiquattrore ed esce velocemente dalla classe. Io aspetto ancora un pò prima di uscire da dentro l'armadio.

Esco cautamente e controllo se il corridoio è libero, una volta accertata che non ci sia più nessuno, corro verso l'uscita diretta verso casa.

Arrivo, chiudo la porta alle spalle e mi ci appoggio prendendo respiri profondi cercando di calmarmi.
Regolarizzato il respiro, salgo in camera mia senza farmi notare e buttando lo zaino sul letto, mi distendo sul letto ossevando il tetto. Chiudo gli occhi e allargo le braccia lungo il letto.

《Bombaa!》sento gridare, e dopo di ché  sento una persona buttarsi su di me,  facendomi contorcere dal dolore.
《Ahia! Ma sei cretino o cosa?》comincio a gridargli contro tenendomi lo stomaco con le braccia e piegandomi su me stessa.

|| La Prescelta ||  La Maledizione Di Lucifero #Wattys 2017  [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora