|| La Prescelta || La Maledizione Di Lucifero #Wattys 2017 [COMPLETA]

28. Scontri inaspettati

Ancora una volta, mi ritrovo faccia a faccia con il nulla, con le tenebre, con l'oscurità.
Ma d'altronde, cosa mi spetta? Il bianco candido delle nuvole? O il cinguettio degli uccellini? No... non fanno per me. Io faccio parte della schiera del male; io sono il buio, le tenebre, l'oscurità, non di certo la luce.

Non lo sono mai stata. O forse si? Anche se lo sono stata, quello era il passato; e il passato va dimenticato, lasciato alle spalle.

《Oh mia cara Ellison... che parole sagge da parte tua》scatto la testa verso la direzione della voce.

Mi è stranamente famigliare.

Shiba... Shiba.

Tento di chiamarlo, ma non sento la sua presenza, ne una sua risposta.

Mi alzo in piedi, cercando la voce nel buio.
Un rumore di passi echeggia nello spazio circostante, il ché mi porta a mettermi in allerta.

《A quanto vedo, hai avuto modo di allenarti, di migliorarti. Ma... non hai ancora completato la trasformazione, in quanto la tua aura è ancora completamente nera, oscura, senza traccia di un pizzico dell'aura angelica. O mi sbaglio?》

All'improvviso il buio lascia spazio alla luce accecante, che a sua volta lo lascia a un rigoglioso prato verde.

《Ho torto?》mi giro di scatto, pronta ad attaccare.

Lo stesso uomo del sogno di tempo fa, ora è dinanzi a me. L'aspetto è lo stesso: alto e ben impostato, ricoperto da un tessuto scuro che maschera la sua identità.

《Chi sei!? E come le sai queste cose?》domando restando rigida e fredda.
Quest'uomo è strano; come se lo conoscessi, ma al tempo stesso no.

Ad un tratto, sparisce dalla mia visuale.

Un spostamento d'aria alle mie spalle mi procura una scossa che attraversa tutta la colonna vertebrale.
《Come sei ingenua...》sussura al mio orecchio arrivando alle mie spalle, spostandomi i capelli su un lato.

《Come lo so non è importante. Piuttosto... sta attenta alla tua compagnia, potrebbero rivelarsi ciò che non sembrano.》

Il verde del prato sparisce. In compenso, viene sostituto da un campo di terra con un cielo oscurato. Il vento pungente, soffia prepotente, facendo volare i miei capelli color pece.

《Guarda, lo vedi questo terreno?》

Annuisco restando immobile.

《Guarda bene ora, cosa vedi?》

Assottiglio lo sguardo e noto, più in lontananza, moltissime persone che combattono. Alcune inermi sul suolo, altre combattono determinate, altre vengono presi alla sprovvista e, di conseguenza, uccisi.

《Rifletti su ciò che hai visto e sentito ora. E sta attenta a coloro che ti circondano, non fidarti di nessuno.》

Le sue parole si sfumano nell'aria, così come il campo.

《Chissà se starà bene.》

《È colpa tua se sta così! Non dovevi farle usare tutti i suoi poteri, non era pronta.》

《STATE ZITTI! Non capite che così peggiorate solo la situazione!?》

Frasi diverse si insinuano nelle mie orecchie, portandomi ad odiare ogni singola parola esistente al mondo.

Decido di aprire gli occhi, ritornando alla realtà.

Con la testa dolente, e la schiena irrigidita, mi alzo dal letto; attirando l'attenzione di tutti i presenti.