19. Sogno (Parte 3)

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《Per la milionesima volta, si. È tutto vero!》sbuffo ormai esausta.

È da mezz'ora che gli sto confidando di essere la Prescelta, che quello che è stato risucchiato dalle fiamme era un demone, che esistono anche altre razze oltre gli umani, ma non vuole crederci. La mia pazienza è andata a farsi benedire ormai.

《Tu mi stai prendendo in giro》mi fissa e incrocia le braccia al petto.

Spalanco la bocca.

Non ci credo, può essere tanto stupido?

Prendo un respiro profondo e mi passo le mani nei capelli. Chiudo gli occhi e respiro a fondo. Massaggio la cute dei capelli e li tiro leggermente.

《Okay...》cerco di riacquistare la calma e quella poca pazienza che rimane.
Saetto lo sguardo in tutte le direzioni della stanza della biblioteca, cercando qualcosa per dimostrargli che quello che ho detto è vero.

Uno scaffale difronte a noi ricoperto di cenere, che contiene una miriade di libri molto antichi.
Tavoli in legno scuro, così come le sedie.
Vari quadri raffiguranti molti poeti e scrittori, ormai nella tomba da molto.

《Va bene. Non ci credi?》domando con una scintilla di sfida nello sguardo e con gli angoli della bocca all'insù. Già conosco la risposta.

《Assolutamente no. Mai nella vita》alza un sopracciglio e si appoggia allo schienale della sedia, sempre a braccia incrociate.
《Bene》affermo e sorrido, pregustandomi già la scena che avverrà.

Chiudo gli occhi, captando anche il minimo rumore; i battiti accelerati del ragazzo dinanzi a me, il suo sangue scorrere velocemente nelle vene, il suo respiro irregolare. Sorrido sentendomi, per la prima volta, potente.

Sento una strana sensazione che mai avevo sentito prima d'ora; un peso sul petto, seguito da una pressione sia sul cuore che sulla gola, dove percepisco una specie di fastidio misto al solletico, come se dovesse uscire qualcosa ma non ci riesce.

Le mani, specialmente i palmi, prudono e la stella arde; come se fosse stata incisa col fuoco da breve tempo.

Senza volerlo, dalle mie labbra proviene una sorta di incantesimo:

"Spiriti d'ogni dove venite al mio cospetto
perché il cammino della strega sia retto
invoco l'acqua che disseta l'uomo
invoco il fuoco che brucia pian piano
poi richiamo l'aria che noi respiriamo
e infine la terra su cui camminiamo
che io possa da oggi in poi gli elementi capire
la natura non sia più un mistero da scoprire."

La stella brucia atrocemente.
La testa mi gira, come se fossi appena scesa dalle montagne russe più veloci del pianeta.
Gli occhi, anche se chiusi, bruciano talmente da dolermi il naso.

Una miriade di emozioni mi travolgono come un uragano in tempesta. Emozioni estranee, che non avri mai potuto immaginare.

Il cuore galoppa nel petto, come se stessi facendo una maratona a perdifiato.
Apro gli occhi e vedo Matt un metro sotto di me.
Sposto la testa e vedo i miei lunghi capelli corvini levitare in tutte le direzioni, come quando sei immerso nell'acqua e i capelli si espandono in tutta la loro lunghezza. Molti oggetti non sono più al loro posto, ma bensì in aria, come me.

Le mie braccia sono distese con i palmi protesi verso l'alto.

Dalle finestre proviene un forte ululato del vento, picchiando selvaggiamente contro esse, rischiando di rompere i vetri.

Alcune sedie hanno cominciato a bruciare, con fiamme alte e possenti, di una sfumatura rosso scuro, con l'estremità nera e sfumandosi con il rosso.
Altre, sono ormai cenere.

|| La Prescelta ||  La Maledizione Di Lucifero #Wattys 2017  [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora