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Jimin

Il mattino dopo quando mi risvegliai fui deluso quando non sentii il corpo di Yoongi stretto intorno al mio. Flash della sera precedenti mi balenavano nella mente in un turbinio di immagini che mi strappò un sorriso. Mi era dispiaciuto, qualche ora prima, dovermene andare per tornare nella mia stanza. Buttai l'occhio sul letto di Taehyung che era vuoto, mentre il rumore dell'acqua corrente arrivava leggermente attutito dal bagno. allungai una mano e cercai a tastoni sul comodino il mio telefono, lo sbloccai sperando di trovare qualche messaggio da parte del mio ragazzo. Niente. Probabilmente stava ancora dormendo. Sbuffai e mi coprii il volto con il cuscino. L'acqua aveva smesso di scorrere e dopo poco tempo la serratura della porta del bagno scattò liberando una nuvola di vapore caldo. Mi tirai su e mi ritrovai davanti Tae coperto solo da un asciugamano legato in vita ed un altro, adagiato sulle spalle, con cui si sfregava i capelli bagnati.

-'giorno- il suo tono di voce era più caldo del solito, probabilmente dovuto a quella che doveva essere stata una doccia rilassante. Ricambiai il suo saluto con un cenno del capo, abbassando lo sguardo sulle mie mani, che giocava con l'orlo della coperta bianca, per non guardarlo. –tutto bene? Mi sembri strano- questo era uno dei motivi perché lo consideravo il mio migliore amico. Riusciva a capirmi solo con un'occhiata. Mi limitai ad annuire e poi sbuffai

-no in realtà. ieri sera ho litigato con Yoongi – lui sembrò sorpreso e si sedette sul suo letto, mi guardava incoraggiandomi ad andare avanti, mi passai una mano fra i capelli e sorrisi triste –crede che tra noi ci sia qualcosa- Tae aprì leggermente la bocca e rimase a fissarmi con la sua solita espressione buffa che io trovavo adorabile. –io ovviamente gli ho spiegato che non è così, ma ... lo conosci – fece scivolare giù dalle spalle l'asciugamano facendolo finire sulle sue gambe. Se lo rigirò fra le mani

-anche Jungkook ieri mi ha accusato della stessa cosa- mi indicò mentre lo disse. Il fatto che entrambi i nostri ragazzi ci avessero detto la stessa cosa la stessa sera forse voleva dire davvero qualcosa –mi ha fatto un'assurda scenata di gelosia e, onestamente, non capisco perché dica certe cose – sbuffò. Io e Tae parlavamo di tutto, non c'erano segreti tra di noi, ma di solito le "questioni di cuore" cercavamo di ometterle nelle nostre conversazioni. Non perché non ci fidassimo l'uno dell'altro o perché ce ne vergognassimo. Anzi . pensandoci bene non sapevo neppure io perché faticassimo a parlarne

-vuoi ... - mi fermai un attimo, non credendo neanche io a quello che stavo per dire –vuoi dire che hanno ragione? – vidi lo stupore sul suo volto e mi affrettai a riformulare la domanda –voglio dire, magari assumiamo degli atteggiamenti che possono essere fraintesi- Taehyung si alzò dal letto e iniziò a camminare per la stanza

-è assurdo io e te siamo solo amici. Non facciamo nulla di strano- quelle erano le esatte parole che avevo detto io al mio ragazzo, in più di un'occasione, ma non riuscivo a spiegarmi perché dette da lui furono come uno schiaffo in faccia. Tae iniziò a vestirsi e io mi strinsi le ginocchia al petto

-forse dovremmo cercare di essere ... non lo so neanche io, ma dobbiamo fare qualcosa per non fargli pensare cose strane- lo sentii sospirare

-e cosa potremmo mai fare? Smettere totalmente di parlarci? – fece una risatina e si ributtò sul letto a fissare il soffitto –io non voglio che Kookie si faccia un'idea sbagliata Jimin, ma non voglio neanche rinunciare alla nostra amicizia – si voltò verso di me e i miei occhi entrarono in contatto con i suoi costringendomi a guardare da un'altra parte. mi morsi il labbro inferiore. Non so perché mi facesse tanto piacere sentire che Taehyung non volesse rinunciare alla nostra amicizia, l'unica cosa che sapevo era che anche io non volevo rinunciare a lui. eravamo in mezzo a due fuochi, ognuno diviso tra il proprio ragazzo e il proprio migliore amico. Forse mi sarebbe dovuto venire naturale scegliere Yoongi, avrei dovuto farlo senza esitazione, senza pensarci neanche un secondo, eppure non ce la facevo. dovevo considerare anche il fatto che non mi aveva mai chiesto di scegliere tra lui e Tae e sapevo che non lo avrebbe fatto. nonostante le apparenze Yoongi era una delle persone più buone del mondo, e non mi avrebbe mai chiesto di rinunciare al mio migliore amico perché sapeva che la cosa mi avrebbe fatto male. ma allora qual era la soluzione? Cosa dovevamo fare per salvaguardare le nostre relazioni e anche la nostra amicizia? In quel momento mi sembrava il problema più grande del mondo, ma forse stavo solo ingigantendo la questione.

-cosa dobbiamo fare? – piagnucolai buttandomi all'indietro sul letto. –alla fine cosa facciamo di tanto strano? – lui rimase in silenzio così mi girai a guardarlo. Se ne stava immobile a fissare il soffitto bianco, mi chiesi quali pensieri gli stessero attraversando la mente, cosa passasse per la sua testa quando si perdeva in quel suo mondo dal quale escludeva tutti, o almeno così pareva. Magari a Jungkook gli dava la possibilità di dare un'occhiata all'interno della sua mente, lasciava socchiusa la porta dei suoi pensieri permettendogli l'accesso. Il pensiero mi infastidì perché noi c'eravamo sempre detti tutto e sapere che lui potesse nascondere qualcosa a me che ero il suo migliore amico e mostrarlo a qualcun altro mi faceva stare male. anche se il "qualcun altro " in questione era il suo ragazzo.

-niente. Non dobbiamo e non possiamo fare niente perché noi non facciamo niente. – si scompigliò la frangia davanti agli occhi –forse loro non sono semplicemente abituati a vedere due migliori amici insieme – le sue parole riecheggiavano nell'aria calma –forse devono solo farci l'abitudine, abituarsi al fatto che siamo fatti così, ma che questo non implica che proviamo qualcosa l'uno per l'altro. Forse hanno solo bisogno di un altro po' di tempo. no? – il suo sguardo si spostò dal soffitto verso di me, le sue parole mi riecheggiavano nella mente. non sapevo se Taehyung avesse ragione, non sapevo se con il tempo le cose si sarebbero sistemate

-si- risposi e annuii

Sapevo soltanto che non volevo perdere il mio ragazzo per nulla al mondo e credevo che per Tae valesse lo stesso. sentii il telefono vibrare di fianco a me, sullo schermo illuminato la casella dei messaggi era contrassegnata dal numero uno. Aprii il messaggio e quando vidi da chi arrivava sorrisi istintivamente

-chi è? Yoongi?- la voce di Tae mi sembrava lontana anni luce da me, mi limitai ad annuire mentre digitavo freneticamente la risposta al messaggio che mi ero aspettato di trovare non appena mi ero svegliato. Sentii il frusciare delle coperte e quando rialzai la testa Taehyung era scomparso di nuovo in bagno.

 


                                                                                                                                                                             -FreakyFred

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