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Suga

Avvolto dalle calde coperte mi strinsi il cuscino al petto, presi un respiro profondo e chiusi gli occhi, ero stanco, sentivo il bisogno di dormire, ma i mille pensieri che mi affollavano la testa me lo impedivano. Okay erano mille pensieri tutti rivolti ad una persona. Da qualche tempo Jimin aveva incominciato a comportarsi in modo strano, tutto era iniziato dalla sua "litigata" con Taehyung. Non sapevo cosa pensare, non aveva voluto parlarmene. Si era tenuto tutto dentro e io mi ero sentito tremendamente impotente nel vedere il suo faccino così triste senza poter far niente per risollevargli il morale. Mi rigirai sulla schiena e iniziai a fissare il soffitto nell'oscurità della notte. Lo sguardo distante di Jimin continuava ad assillarmi non mi abbandonava mai, quand'è che tutto era cambiato? Quando le cose tra di noi si erano fatte così complicate?l'oscurità venne rischiarata da una debole luce proveniente dal comodino accanto al letto, afferrai il telefono e guardai l'immagine sorridente sullo schermo, non riuscii a trattenere un sorriso

-pronto? – tenni la voce bassa guardando il letto accanto al mio in cui Jungkook dormiva profondamente

- Yoongi? non riesco a dormire- mi erano mancate le sue chiamate notturne. Jimin, quando non riusciva ad addormentarsi per qualcosa che lo preoccupava, mi chiamava. Non importava che ore fossero, sapeva che io gli avrei risposto, sapeva che io ci sarei stato sempre e comunque per lui, in qualsiasi momento, nonostante tutto –tu stavi già dormendo? – no ero troppo intento a pensare a te

-no, no tranquillo. Qualcosa non va? Hai una voce strana – rimase in silenzio per un po'

-stavo pensando alla tua canzone – mi tirai su a sedere sistemandomi il cuscino dietro la schiena e appoggiando la testa contro il muro freddo.

-quale canzone? – sapevo perfettamente di cosa stesse parlando, le immagini di quella giornata erano ancora impresse nella mia mente

-la canzone che hai suonato prima di dirmi che mi ami, non sono sicuro di averti detto che mi piace- mi venne da ridere

-ed è per questo che non riesci a dormire? – avevo stampato sul volto un sorriso idiota, immaginandomi Jimin che si preoccupava di una cosa simile

-no non per quello. Pensavo a tutte le cose che non ti ho mai detto – cosa gli stava succedendo?

-c'è qualcosa che devi dirmi? – la sua voce era sempre più strana, come strozzata e mi strinse il cuore

-no – più che una vera e propria parola fu un sussurro. Cosa mi stai nascondendo Jimin?

-sai che a me puoi dire tutto vero? – mi passai una mano tra i capelli e mi sfregai gli occhi. –Jimin? – riuscivo a sentire solo il suo respiro, non parlava. Il suo atteggiamento incominciata a preoccuparmi. Pensai gli fosse successo qualcosa, qualcosa di brutto che non riusciva a dire, volevo aiutarlo a stare meglio, volevo che si liberasse da tutti i pesi che lo opprimevano, volevo che lui si fidasse di me tanto quanto io mi fidavo di lui

-mi dispiace Yoongi – lo sentii prendere un respiro profondo e lo lasciai continuare –mi dispiace per come mi sono comportato in questi giorni – sorrisi consapevole del fatto che lui non mi potesse vedere

-non ti devi preoccupare per me, capita a tutti di avere dei momenti no – ancora silenzio –io sto bene Jimin davvero – mi piaceva l'idea che si preoccupasse per me, ma in realtà non volevo che lo facesse

-si che mi devo preoccupare di te. È questo che si fa in una coppia. Ci si prende cura l'uno dell'altro e mi dispiace di non farlo quanto dovrei – mi resi conto che stavo per dire una delle cose più smielate della mia vita, ma quando si trattava di lui non mi importava. Quando si trattava di farlo stare bene mi sarei ricoperto di ridico infinite volte, quando si trattava di lui non mi importava cosa gli altri pensassero

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