Jimin
Non ero riuscito a chiudere occhio quella notte, poco dopo aver appoggiato la testa sul cuscino avevo iniziato a pensare, a pensare a tutto. a tutto quello che stava succedendo, a quello che probabilmente sarebbe successo. Ero così spaventato, così tremendamente spaventato da non riuscire a godermi appieno quello che stavo vivendo, da non riuscire a godermi appieno la persona per cui stavo rinunciando a tutte le mie sicurezze. Quella persona che mi faceva sentire sicuro e allo stesso tempo destabilizzato, a mio agio e perennemente in imbarazzo, quella stessa persona che adesso se ne stava nel suo letto, le coperte tirate fin sopra la testa. mi ero reso conto che era da un sacco di tempo che non passavamo una giornata insieme, come eravamo soliti fare prima che le cose si complicassero. Mi mancava passare del tempo con lui, il che potrebbe sembrare paradossale dato che condividevamo la stanza e passavamo insieme quasi tutte le ore della giornata, eravamo insieme sì, ma era come se non lo fossimo realmente.
Buttai i piedi giù dal letto e mi sfregai la faccia. Avevo deciso che quella sarebbe stata una giornata diversa. Avevo deciso di mettere da parte i sensi di colpa, la rabbia, la gelosia, avevo deciso che per un giorno le cose per noi sarebbero state normali. Il respiro profondo di Taehyung era l'unico rumore della stanza e per un momento mi pianse il cuore all'idea di svegliarlo, ma andava fatto. con un sorrisetto sulla bocca mi gettai sul suo corpo addormentato –sei sveglio? – gli chiesi ridendo mentre lui brontolava addormentato. Gli rubai il cuscino e glielo schiacciai in testa picchiandoci sopra –svegliati dormiglione, vatti a preparare – lui brontolò
-è domenica non ci sono lezioni – tolsi il cuscino e vidi la sua faccia addormentata, gli occhi ancora chiusi, la bocca piegata in un broncio, ci posai sopra un bacio casto
-no ma usciamo, non possiamo passare la nostra vita rinchiusi qui dentro. Su forza – mi alzai dal suo letto e mi avvicinai al comodino. Presi il telefono per vedere se Yoongi mi avesse cercato,ma la mia mente si annebbiò quando sentii un corpo caldo avvicinarsi a me e due braccia forti avvolgersi intorno alla mia vita. Le labbra di Taehyung mi sfiorarono il collo e i brividi incominciarono a corrermi in tutto il corpo.
-dove andiamo di bello? – strofinò il naso contro la mia pelle e in quel momento mi venne voglia di mandare all'aria i miei piani e di passare la giornata a rotolarci tra le coperte. Mi rigirai nella sua stretta e intrecciai le mie dita dietro al suo collo
-diciamo una sorpresa, ma – mi baciò la punta del naso, la bocca schiusa, dio ti prego smettila di torturarmi –dovrai guidare tu – rise e io, affondando le dita tra i suoi capelli, lo attirai a me –su forza – mi regalò un sorriso bellissimo e mi sembrava di star vivendo un sogno.
-okay adesso svolta a destra- vidi gli occhi di Tae spostarsi sullo specchietto retrovisore, la mano sinistra fece scattare la freccia. Era arrivato il momento anche per me di fare la patente, ma non so perché l'idea di stare in macchina con lui mi piaceva. E anche a quello che avremmo potuto fare in quella macchina. Scossi la testa per scacciare via l'immagine di me e lui schiacciati in quel piccolo abitacolo
-abbiamo sbagliato strada? – si guardava intorno, mi sorpresi che non si ricordasse di quel posto
-no sono un ottimo navigatore non sottovalutarmi – mi guardai intorno in cerca di un posteggio libero –fermo! – Taehyung frenò di colpo e sgranò gli occhi –guarda là c'è un parcheggio – alzò gli occhi al cielo
- Jimin non puoi fare così, è per questo che non hai ancora preso la patente – gli feci la linguaccia e lui parcheggiò nel posteggio vuoto accuratamente trovato da me.
-cosa ci facciamo qui? – chiese scendendo dall'auto e chiudendola. Mi stiracchiai le braccia portandomele sopra la testa e spostai lo sguardo sul parco davanti a noi.
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First Love
أدب الهواةPersonaggi: Jimin,Suga,V,Jungkook Ships: Yoonmin, Taekook, Vmin, Yoonkook Non postare o condividere la storia su altre piattaforme senza consenso. Grazie.