Capitolo 19

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GIORNO 2
Parte 4

•~10.00 a.m.~•

Simon's P.O.V.
-Ci sei?- pensai rigirandomi l'anello delle fate attorno al dito.

-Simon! Mi hai spaventata- sentii Clary urlare.

-Lo so, faccio questo effetto- dissi in tono ironico, cercando di scaricare la tensione.

-Allora dove sei?-

-Sono al lago vicino casa di Luke. Abbiamo appena finito di fare i preparativi. Adesso dovrei iniziare a leggere il Rituale- dissi con una punta di agitazione nella voce.

-Incrociamo le dita-

Spostai lo sguardo sul libro degli Incantesimi Proibiti nelle mie mani e cominciai a leggere. Certo Magnus mi aveva spiegato la pronuncia corretta di quell'invocazione in latino, ma il fatto di trovarmi al centro di un pentagono, con i miei amici ad osservarmi da lontano a metà tra la preoccupazione e la speranza, sulla riva di un lago sul quale si stava accendendo un bagliore dorato man mano che andavo avanti... diciamo che contribuì a farmi incespicare nelle parole e il rituale sembro più la lettura di una poesia in prima elementare di fronte ai genitori, piuttosto che l'invocazione sulla terra di uno dei più potenti angeli mai esistiti.
Nonostante ciò, il rito riuscì, e l'angelo Raziel apparve sulle acque del lago.
Mi si spezzò il fiato.
Avevo sentito parlare di angeli, avevo visto diverse rappresentazioni di quegli esseri mistici, ma nessuna di queste cose avrebbe mai potuto prepararmi a ciò che avevo appena visto.
La figura completamente dorata dell'Angelo Raziel era qualcosa di...indescrivibilmente magnifico.

-Clary...- dissi con voce esitante, dopo qualche minuto, come se parlandone si potesse spezzare quella magia che circondava la figura angelica -Clary è...-

-Cosa Simon?- chiese preoccupata.

-L'Angelo...è... è di una bellezza terrificante- quello forse era l'unico modo per poterlo descrivere.

La sentii tirare un sospiro di sollievo. Probabilmente stava ripensando alla figura imponente di Raziel sulle acque del lago Lyn che aveva visto poco tempo prima.

-Lo so Simon. Lo so- disse comprensiva.

-Chi di voi esseri terreni ha osato invocarmi sulla Terra?- tuonò l'angelo nella mia testa, con la sua voce celestiale.

-Non è molto contento di essere stato chiamato qui sulla terra...- pensai sconfortato.

-Ma davvero? Sono seriamente delusa! Insomma, dove sono i fuochi d'artificio e i ringraziamenti?- rispose sarcastica la mia amica per cercare di smorzare la tensione.

-Sono stato io, figlio della Notte- dissi in risposta all'angelo, cercando di non farmi tremare la voce.

Raziel spostò il suo sguardo su di me e mi osservò impassibile per qualche attimo.

-Non posso darti ciò che cerchi, Simon Lewis-

-Non ti ho ancora detto ciò che cerco- dissi un po' sconcertato, anche se non sorpreso, dal fatto che lui mi conoscesse.

-Tu vuoi un'arma che possa separare Jace da Jonathan. Una lama possa salvare l'uno senza uccidere l'altro. La lama di una spada con il Fuoco Celeste-

Esitai un'attimo, sempre più scosso.

-Si, è ciò che voglio-

-Chi sei tu per evocarmi qui come se fossi il mio padrone, pretendendo che io ti dia l'arma di uno dei più gloriosi dei miei fratelli, quando sai che non aiuterei nemmeno uno dei miei Nephilim, Diurno?-

A dark heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora