GIORNO 1
Parte 2Clary's P.O.V.
"Benvenuta a casa sorellina"Dopo aver pronunciato queste parole, mio fratello si scostò dal mio orecchio.
-Come prima cosa direi che è il caso che tu ci consegni tutte che tue armi, in particolare il tuo stilo- disse tranquillo Jonathan porgendoli una mano aperta.
Io lo guardai scettica.
-Se farai la brava non ti serviranno a nulla quei giocattoli- mi incitò.
Non avevo molta scelta...
Sfilai Eosforos, la spada gemella di Fosforos, appartenente al mezzo-demone di fronte a me, dal fodero e gliela diedi in mano.
Lo stesso feci con il mio stilo.-E adesso?- chiesi seccata mentre lui passava i due oggetti a Sebastian.
-Adesso vieni con me. Ti faccio vedere la tua stanza- rispose mio fratello.
Detto questo si incamminò fuori dal salotto senza voltarsi, come se fosse scontato che lo seguissi. Io mi girai verso Jace, come a chiedergli cosa fare e lui mi tirò a se con un braccio.
-Ci tiene a fare lui gli onori di casa- disse, come se quella frase spiegasse tutto.
Mi diede un bacio a stampo e sussurrò un "a dopo" prima di voltarsi per andare a giocare alla play sul divano insieme a Sebastian.
Dopo un'attimo di esitazione, corsi per raggiungere Jonathan e lo seguii fino al piano di sopra. Mi fece entrare in una stanza di dimensioni che potevano tranquillamente superare quelle del mio salotto. Al centro della camera c'era un letto matrimoniale a baldacchino, mentre sul lato destro un enorme cabina-armadio e un tavolo con tempere, pastelli, tele, fogli e ogni cosa potesse essere utile per disegnare. Nell'angolo c'era persino un camino con due morbide poltrone davanti. Ai lati del letto infine, si aprivano due grandi finestre con vista su uno splendido parco. Feci qualche passo incerto in avanti, quasi timorosa che potesse rivelarsi tutti un sogno sotto il mio tocco, guardandomi intorno meravigliata, per fermarmi poi al centro della stanza. Sussultai per la sorpresa quando delle mani mi avvolsero la vita e Jon tirò la mia schiena contro il suo petto, poggiando poi la testa sulla mia spalla destra. Il mio corpo venne nuovamente percorso da brividi che tentai invano di ignorare. Era stranamente piacevole stare fra le sue braccia, un piacere ben diverso da quello provato tra le braccia di Jace... Mi disgustai appena mi resi conto di cosa avevo pensato e fui tentata di staccarmi da lui e prendermi a schiaffi da sola. Ovviamente non lo feci: lui era troppo forte per me, era inutile tentare di sfuggire al suo abbraccio... e poi mi avrebbe preso per matta vedendo che mi schiaffeggiavo da sola. Forse non mi sarebbe dovuto interessare cosa lui pensasse di me, ma era pur sempre Jonathan...-Ti piace?- mi chiese, quasi in un sussurro.
Senza pensarci troppo scossi la testa in segno affermativo e sentii Jonathan tirare un sospiro di sollievo.
-L'ho arredata io. Nell'armadio puoi trovare tutti i vestiti di cui hai bisogno e lì- e indicò una porta sul lato sinistro della camera- c'è il tuo bagno privato. Se avessi bisogno di me puoi disturbarmi tutte le volte che vuoi, sono nella stanza in fondo al corridoio a sinistra. Se avessi invece malauguratamente bisogno di Sebastian o di Jace puoi trovare il primo nella penultima stanza a sinistra, mentre il secondo nell'ultima stanza a destra. Ceniamo alle 8 nel salotto. Se vuoi puoi uscire di qui, ma solo se c'e qualcun altro con te. Capito tutto?- mi chiese.
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A dark heart
FanfictionE se le cose fossero andate diversamente? E se Clary avesse accettato il suo lato oscuro? E se Jonathan fosse riuscito a conquistarla? Scopritelo in questa storia. (Svolgimento alternativo a "Shadowhunters - Città delle anime perdute")