GIORNO 4
Parte 1Clary's P.O.V.
I raggi del sole mi colpivano le palpebre ancora chiuse.
Dopo aver cenato mi ero messa a guardare un film sul divano, mentre Jonathan e Sebastian discutevano di alcuni affari in privato. Ricordo di aver visto solo metà del film, prima di scivolare in un sonno profondo.-Clary?- sentii chiamarmi dolcemente.
Una mano mi accarezzava delicatamente la guancia, in un movimento ripetitivo quanto paradisiaco.
-Amore?- di nuovo la stessa voce, distorta dal mio sonno.
Immediatamente apparve un sorriso sulle mie labbra al suono di quel nomignolo.
Era Jace.
Era tornato.
Il mio corpo si immobilizzò. Le domande su cosa fosse successo mentre dormivo, cominciarono a vorticami nella testa prima ancora di aprire gli occhi, ma le repressi. In quel momento volevo soltanto riabbracciare il mio Jace e dimenticarmi di tutto quello che era successo con Jonathan, ma per qualche ragione non riuscivo a farlo.-Jace...- dissi con un tono fra incredulità e gioia.
Misi lentamente una mano sulla sua, come per accertarmi che fosse davvero li.
Lo sentii sussultare lievemente sotto il mio tocco, ma si riprese in fretta prendendo la mia mano nelle sue e lasciando un bacio sulle nocche prima di mormorare una frase incomprensibile.-Che cosa?- chiesi ancora assonnata, socchiudendo gli occhi.
Riuscivo a vedere la sua sagoma sfocata, una chiazza vestita di nero dalla chioma bionda, mentre continuava ad accarezzarmi le nocche con il pollice.
-Non sono lui- ripetè amaramente.
Aprii gli occhi di scatto, mettendomi seduta e tirando via la mano dalla sua.
Quello davanti a me era si un biondo, ma non il mio.-Jonathan si può sapere che cosa fai?- gli urlai contro. Rabbrividii quando ricordai il nomignolo che mi aveva dato.
-Ti sto svegliando, mi pare ovvio. Preferivi che ti buttassi giù dal letto?- domandò ironico.
Ignorai l'ultima domanda e guardai rapidamente intorno a me. Mi accorsi di non essere più nel salotto. Il divano era stato sostituito da un letto matrimoniale.
-Dove sono?- chiesi anche se sapevo già la risposta. C'ero già stata in quella stanza.
-Sei dove dovresti essere- disse lui serio rimanendo seduto sul bordo del letto -In camera mia. Nel mio letto.-
Fece scorrere una mano sulla mia gamba, da sopra le coperte, e il mio corpo venne pervaso dai brividi.
Solo in quel momento notai le coperte nere che mi ricoprivano. Spostai lo sguardo alla mia destra e con orrore mi accorsi che anche il cuscino e le coperte al mio fianco erano disfatte.-Hai dormito con me?- sibilai e la sua mano si fermò.
-Farai meglio ad abituartici, visto che presto dormirai tutte le notti con me- disse sicuro di se.
Alzai la mano per dargli uno schiaffo, ma lui fu più veloce di me. Afferrò il mio polso fermando così il colpo e mi portò la mano dietro la schiena facendomi avvicinare a lui. Per qualche istante la mia mente fu offuscata da quella vicinanza così stranamente gradita, ma poi mi ripresi.
Lui era il nemico.
Stavo per urlargli contro il mio disaccordo, ma lui mise la mano libera sulla mia vita e mi attirò ancora più vicino a se di scatto, facendo scontrare i nostri petti. Sussultai visibilmente per quel contatto e lui ne parve abbastanza compiaciuto. Eravamo vicinissimi, tanto che i nostri nasi si sfioravano. Osservò il mio viso prima di chinarsi lentamente sul mio collo. Mi baciò maliziosamente il lobo, e uno strano calore invase il mio basso ventre.
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A dark heart
FanfictionE se le cose fossero andate diversamente? E se Clary avesse accettato il suo lato oscuro? E se Jonathan fosse riuscito a conquistarla? Scopritelo in questa storia. (Svolgimento alternativo a "Shadowhunters - Città delle anime perdute")