Capitolo 4

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GIORNO 2
Parte 1

Clary's P.O.V.
Dopo la cena ero troppo stanca per provare di nuovo a visualizzare la Runa, così decisi di andare subito a dormire.
Di solito a casa dormivo in canottiera e pantaloncini, ma nell'armadio riuscii a trovare solo camicette da notte di seta. Ne scelsi una verde acqua che mi arrivava a metà coscia e mi misi a dormire. L'indomani avrei trovato il modo di rompere il legame tra Jonathan e Jace.

Dopo una notte agitata, mi svegliai la mattina all'alba e da allora cominciai a fare avanti e indietro per la mia stanza, aspettando notizie da Simon. Quella mattina avrebbero dovuto evocare Azazel e dire che ero agitata sarebbe stato un'eufemismo.
Verso le 8.00 sentii la porta socchiudersi e una chioma dorata ne fece capolino.

-Buongiorno- mi disse Jace sorridente -Dormito bene?-

-Benissimo- mentii. Se avessi detto la verità mi avrebbe chiesto perché ero agitata e non potevo rispondere a quella domanda.

-Vestiti allora. È pronta la colazione. Ti aspetto qua fuori... a meno che tu non voglia che io resti...- disse con un sorriso malizioso.

-Clary?- una voce raggiunse la mia mente. Simon.

-No, faccio da sola- dissi più fredda di quanto non volessi. -Tu intanto scendi io ti raggiungo dopo.- aggiunsi cercando di addolcire la voce e stampandomi in volto l'espressione più tranquilla che riuscii trovare.

-Ok, ma non me lo dai il bacio del buongiorno?- mi chiese facendo il finto offeso e mettendo il labbruccio.

Senza rispondergli gli feci un sorriso, mi avvicinai a lui e poggiai le mie labbra sulle sue. Stavo per scostarmi, ma Jace mi tirò a se con un braccio, per approfondire il bacio, mentre le mie mani si intrecciarono intorno al suo collo.
Dopo qualche attimo si scostò da me.

-Ci vediamo dopo, piccola.- detto questo se ne andò chiudendo la porta.

Rimasi in attesa qualche istante, aguzzando l'udito per accertarmi che se ne fosse andato.

-Eccomi Simon. Com'è andata?- chiesi non appena sentii i passi di Jace che scendevano i gradini.

-Beh... Dipende dai punti di vista.- mi rispose sul vago.

-Cosa vorrebbe dire "dipende dai punti di vista"?! Sii più preciso.- la mia voce era diventata di qualche tono più acuta per l'impazienza.

-Ok. Ho una notizia buona e una cattiva. Quale vuoi sapere per prima?- mi chiese.

-Quella cattiva- almeno mi sarei potuta risollevare con la bella notizia...

-Azazel non ci ha dato la spada-

-Fantastico!- esclamai con falso entusiasmo -E qual'è il "piano B"?- chiesi dopo un sospiro rassegnato. Poi riflettei un'attimo... -Perché avete un "piano B", giusto?- aggiunsi preoccupata.

-Qui entra in gioco la bella notizia-

-Cioè?-

-Possiamo chiedere la spada ad un'Angelo-

Per un attimo pensai di aver sentito male.
-Non avevamo già scartato questa opzione per via di "possibili ire angeliche"?- non sapevo come altro definirle.

-Si, ma abbiamo risolto.-

-Sarebbe a dire?-

-Quando abbiamo evocato Azazel, sono accidentalmente finito all'interno del cerchio che lo imprigionava. Stava per colpirmi, ma il Marchio di Caino lo ha bloccato. Ne abbiamo discusso a lungo e pensiamo che se ha avuto effetto sul demone...-

A dark heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora