23. Le nuove edizioni

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Alla fine nel distretto 7 furono sorteggiati Ava e Jack, rispettivamente di 16 e 18 anni. Avevo sperato con tutta me stessa che non venisse sorteggiata di nuovo Amber e fortunatamente così era stato. Erano così spaventati che sul palco Ava si era messa a piangere. E sapevo che se le fosse accaduto di nuovo, io non avrei avuto parole confortanti per aiutarla, anzi mi sarei lasciata trascinare dalle sue lacrime. Jack, invece, sembrava un tipo sveglio e atletico. Forse aveva qualche chance.

Entrai nel salotto dell'appartamento del settimo piano nel campo di addestramento. E sapevo che lì c'erano i miei tributi ad aspettarmi. Mi sedetti davanti a loro e provai a sorridere, Ava ricambiò, Jack sembrò solo innervosirsi.

-Mi chiamo Rowanne e..

Jack mi interruppe subito.

-Sappiamo chi sei.- Disse con tono freddo. -Hai vinto i giochi e adesso sei una vip a Capitol City, scommetto che neanche ti interessa di noi. Se vincessimo non abbiamo niente per pagarti. Niente oro, niente argento e se proprio lo vuoi sapere mi dai così tanto il ribrezzo che per ripagarti non verrei neanche a letto con te.

Jack mi fece rimanere senza parole. Era quello che si diceva di me nei distretti. La ragazza che ha vinto, si è montata la testa e sta con tutti quelli che la corteggiano. Io non ero così, ma non potevo biasimare il ragazzo. Anche io provavo ribrezzo nei miei confronti.

-Io sono l'unica chance che avete di restare in vita.

Jack si alzò uscì dalla stanza, raggiungendo la sua camera da letto.

-Io non prendo ordini da una che è anche più piccola di me.- Disse sbattendo la porta, mi voltai verso Ava.

-Gli passerà.- Disse lei.

***

I giorni seguenti Jack sembrò calmarsi, Ava probabilmente gli parlò perché poi lui mi venne a chiedere scusa di sua spontanea volontà. Si scoprì essere un ragazzo forte e agile, credevo che lui avrebbe potuto avere delle possibilità di vincere.

-Nella sessione individuale potrei puntare a un voto basso, così loro non mi cercherebbero e dopo li potrei sorprendere. Come hai fatto tu.- Disse Ava. Ma lei non sapeva che io mi ci ero davvero impegnata e poi quel quattro mi era sembrato un vero e proprio fallimento. Non era stata una tattica la mia.

-No, potrebbero pensare che te l'ho suggerito io. Personalmente vi consiglio di puntare al massimo del punteggio.

A quel punto Jack si introdusse nella conversazione.

-Cosa possiamo fare per avere più sponsor?

-Quello è compito mio, voi dovete solo mostrarvi validi e so che non sarà difficile perché lo siete. Chiaro?

Loro annuirono.

-Conviene avere degli alleati?- Chiese dopo poco Ava. Avevano così tante domande e così poco tempo per prepararsi. I giorni di preparazione erano stati ridotti, non si voleva far aspettare il popolo di Capitol City così a lungo e il tempo dell'allenamento era sceso a soli tre giorni.

-Per la mia personale esperienza, sì. Ma attenzione a chi scegliete.- Li ammonii.

-Io vorrei scegliere la ragazza dell'1, Iunia.- Disse Jack.

-Mi sembra un'ottima scelta.

Io e quei ragazzi stavamo entrando in sintonia.

***

La notte prima dei giochi uscii dalla mia camera. Non riuscivo a dormire, ero troppo agitata. Mi sentivo esattamente come se dovessi io stessa entrare in quel luogo infernale di nuovo. Entrai nel salone e con poca sorpresa scoprii che sia Jack, che Ava erano lì. Stavano in silenzio, ma erano svegli. Mi sedetti sul divano tra di loro.

Hunger Games: LE ORIGINIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora