Prologo

164 20 3
                                    

"[...]E con la seguente, dichiariamo il Signor Oli'em Ban membro effettivo dell'Accademia delle doti superiori. La data e la sua classe di appartenenza sono allegati alla pagina 52. Ci auguriamo che il suo percorso didattico presso la nostra struttura sarà utile e formativo per la sua identità. Per qualsiasi informazione, contatti il nostro centro di assistenza.

-Repubblica Federale di A-Nef, Governo di Neppten li 28/12/2033."

Non appena ebbi terminato di leggere la missiva, la rimisi delicatamente nel cassetto. Nonostante il 2033 fosse quasi finito, non era una rarità vedere delle lettere scritte su carta. Ma per me quel documento rappresentava qualcosa di più; non era il raggiungimento di uno scopo, o il sogno di una vita. No, era molto di più. Era una speranza: grazie ad essa potevo finalmente rifarmi una vita, potevo essere libero, potevo cominciare a vivere sul serio. Fino ad allora mi sentivo come un morto vivente. Vivevo sotto lo scorrere di un'eterna routine dettata dal movimento meccanico e perpetuo del tempo. Ma non sarebbe più stato così.

Certo, i dubbi non smettevano di tormentarmi neanche per un secondo. Mi sono sempre chiesto se valesse davvero la pena rinchiudersi in quella prigione solo per scappare da quell'uomo. Eppure, sentivo un qualcosa di strano crescere dentro di me giorno dopo giorno, che mi ha spinto a mandare la richiesta d'iscrizione all'Accademia più difficile, il luogo dove quasi nessuno sceglie di recarsi liberamente. Era qualcosa dal sapore simile all'odio.

Ho sempre sostenuto che tale sentimento avesse un sapore, ma non fui mai capace di descriverlo. Apparentemente non aveva alcun senso, ma io amavo trovare un senso a ciò che ancora non lo aveva. E ora quella stessa sensazione stava dicendo di non rinunciare al mio sogno solo per i suoi capricci. Volevo veramente realizzare il mio desiderio, tuttavia sapevo benissimo che senza l'autorizzazione di mio padre non avrei mai potuto farcela. Da qualche anno ormai il Parlamento di Mercury aveva proclamato l'iscrizione obbligata ad un qualsiasi tipo di Accademia, il luogo dove - si diceva - ogni uomo e donna potesse essere in grado di scoprire e allenare la propria identità.

Generalmente il corso di studi durava 2 anni, ma a seconda dell'indirizzo i tempi potevano variare ulteriormente. G. F. Cletton, meglio conosciuto al mondo come Neppten, il leader dello Stato di Mercury, ha creato queste accademie con lo scopo di "Far diventare i bambini adulti." In altri termini, era un miglioramento dell'ormai archiviata leva obbligatoria, anche se ci si specializzava in una precisa ed unica materia. Con il diploma, lo studente poteva decidere se continuare gli studi o aprire una propria attività lavorativa. L'importante era fare qualcosa: i disoccupati e i mantenuti venivano condannati alla pena capitale senza distinzioni di alcun genere. Neppten venerava il lavoro, e non perdonava il minimo sgarro. Pensava che l'esistenza del disoccupato fosse qualcosa di nocivo per la società, quindi andava eliminato. Considerava il nullafacente un qualcosa di disumano, un'offesa ad ogni persona. Se un individuo non riusciva a trovare un lavoro, o non poteva lavorare per via di problemi familiari o di salute, la colpa era soltanto sua: veniva punito senza pietà.

Nessuno si oppose mai a questa folle politica, forse perché dopotutto gli esseri umani sono delle creature stupide, oppure perché la popolazione vide gli effetti positivi di questa legge scellerata: in soli 2 anni la disoccupazione nazionale era calata drasticamente, dimezzandosi. Naturalmente il governo si impegnò nella creazione di semplici lavori retribuiti fattibili anche a casa, per le persone che erano nate con gravi malformazioni corporee. Coloro che invece si ammalavano nel corso della loro vita venivano uccisi immediatamente. La cosa più triste era che non se ne accorgevano nemmeno: i Lamps-ga, il gruppo esecutivo del governo Neppten, individuava il "criminale" e lo uccideva iniettando del solfato di rame nella rete fognaria della casa della vittima. Questo veleno ha di per sé un'azione molto, molto lenta ma letale. Basta berne una piccolissima goccia, e nel giro di 3 giorni ci si addormenta per sempre.

Neppten fece sparire ogni farmaco o qualsiasi altro tipo di cura riuscisse a fermare l'azione del veleno. E pensare che questo governo emerse così all'improvviso. Era qualcosa di innaturale, e non mi riferivo alla cattiveria, ma, come dire, era come se un bambino nascesse dal nulla. Pareva che qualcuno avesse progettato da tempo questo copione, e adesso si stesse limitando semplicemente a seguirlo.

Anch'io avevo paura di ammalarmi e di conseguenza di morire prematuramente, tuttavia il nostro leader si impegnò tantissimo nello scongiurare il rischio di contrarre malattie mortali, e questo mi diede sicurezza. In 17 anni della mia vita, non ho mai avuto problemi di salute, forse qualcuno con la scuola. Certo, la mia media era poco superiore la sufficienza, ma era considerato quasi una bestemmia mettere un 8 ad un alunno. In quegli anni si cercava di far rimanere il più possibile lo studente con i piedi per terra. Anche questo fu accettato senza alcuna protesta. Personalmente non mi importava.

Io volevo solo diventare un veterinario. Amavo tanto gli animali, soprattutto gli insetti. Li consideravo come delle perle preziose per il mondo. Mi trasmettevano un non so che di tranquillità, e ne fui sempre affascinato: gran parte degli insetti non emette alcun verso, sono silenziosi -forse troppo-, non litigano, non fanno i capricci, non ti giudicano. Insomma, per me essi sono tutte quelle cose che gli umani, per quanto si sforzino, non riusciranno mai ad essere. Forse è per questo che ne esistono così tanti. Tuttavia, mio padre odiava il mio desiderio, il desiderio di suo figlio. Odiava la medicina in generale. In effetti, date le durissime leggi che il governo aveva contro le malattie, la figura del dottore sembrava altamente superflua, ed era un mestiere in via d'estinzione. Però, come poi era prevedibile, i politici ne erano esonerati: un uomo di legge poteva ammalarsi e continuare a vivere. Il medico serviva proprio a questo, doveva curare gli uomini di potere.

Naturalmente avveniva tutto in segreto, e non era raro vedere dottori accettare soldi in più per curare persone comuni. Ogni tanto scoppiò qualche scandalo di medici corrotti, e nel giro di pochi giorni la notizia "sparì" misteriosamente, come se nulls fosse mai accaduto.Ma per mia fortuna, con gli animali non vi erano divieti per la cura di malattie. Eppure, Devhell Oli'em, il mio "adorato" padre, non la pensava così.

-"La medicina, sia per gli animali che per gli umani, dà grandi probabilità di allungare le aspettative di vita di ogni essere vivente. Trovo deplorevole andare contro le magnifiche leggi della nostra natura. Chiunque decida di intervenire nell'esistenza di qualcuno, dovrebbe essere eliminato all'istante"- disse una volta durante una nostra rarissima discussione. Esatto, rarissima. Papà tornava sì e no una volta ogni due settimane. Lavorava 5 ore al giorno per 4 giorni. Grazie alle sue ottime capacità informatiche, riuscì a trovare un posto di lavoro in una delle più prestigiose aziende tecnologiche del mondo: la Gaia Link. Odiavo ammetterlo, ma con i Delta54, l'ultimo modello del Master-Computer, era un genio. Lavorava poco e guadagnava tantissimo. Trascorreva molte delle sue giornate libere al lago vicino il quinto distretto di F-Nef, a circa 162 km da E-Nef. Quel luogo aveva un significato speciale per lui. Non me lo rivelò mai, però probabilmente era il luogo dove lui aveva incontrato la mamma. Purtroppo non avevano ancora inventato uno strumento in grado di parlare con i morti, per questo non potevo chiederlo a lei. Ma forse sto dilungandomi troppo, non è questo ciò di cui voglio parlarvi. Vi racconterò una storia, capace di superare i delicati confini del tempo e dello spazio. Una storia che mi riporta indietro ed in avanti di anni e anni. Questa è la mia storia, la storia di Ban Oli'em.

La voce del tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora