Ausipan continuò a parlare per un periodo di tempo estremamente lungo. Alla fine non riuscì a consolarmi più di tanto, al momento non avevo bisogno di quello, ma se non altro mi convinse ad alzarmi e andare in cucina per mangiare qualcosa. Con mio grande stupore notai che mio padre aveva fatto la spesa prima di ripartire, non era da lui. Presi un paio di uova e iniziai a sbatterle violentemente su un piatto di ceramica fondo. Ausipan mi porse la frusta, tuttavia preferivo usare la forchetta, era un'abitudine ormai insostituibile. Accesi il fornello medio e vi poggiai la padella facendola scaldare per qualche minuto, poi gettai le uova sbattute facendole abbrustolire quanto mi piaceva. Mentre mangiavo la mia frittatina deliziosa, occhi grandi mi fissavano insistentemente, mettendomi un po' a disagio.
"Vuoi assaggiare?" Chiesi alla fine esasperato.
Ausipan fece cenno di dissenso col capo, continuando però a guardarmi.
"Ti senti meglio?" Dovetti ingoiare altri tre bocconi prima di rispondere. La fame cominciò a farsi sentire, ben presto avrei cucinato altro.
"Non tanto. Adesso cosa farai?" Domandai distrattamente. Ero più concentrato nel scegliere cosa mangiare anziché affrontare una conversazione con un tema così dolente per me. Sicuramente altre persone avrebbero cercato, per quanto fosse possibile, di evitare l'argomento fin quando non mi fossi ripreso completamente. Invece Ausipan stava facendo esattamente il contrario, e se avesse continuato ancora avrei sicuramente perso il controllo.
"La mia missione non è finita. Ho ancora molto da fare, e mi farebbe davvero piacere se venissi con me."Alla fine optai per altre quattro uova, mi piacevano davvero molto. Stavolta avevo aggiunto anche qualche fetta di pancetta, così per dare un po' più di gusto. In realtà stavo cercando di prendere tempo, inutile mentire. Ignorai la sua ultima frase, ma sapevo che non avrei potuto farlo all'infinito. Meglio afferrare il toro per le corna, pensai.
"In effetti ancora non me lo hai detto. Qual è la tua missione Ausipan?" Sospirò.
"Non dovrei neanche dirtelo Ban, ma ho bisogno di avere qualcuno accanto a me, per sopportare tutto ciò. Promettimi che non lo dirai a nessuno, posso fidarmi di te?"
Lì per lì volevo dirgli che avrei preferito che se ne andasse e basta, ma l'assenza del suo solito sorriso mi costrinse ad annuire mentre masticavo. Momento ideale per gustare la mia stupenda omelette.
"Cercherò di essere il più chiaro possibile: sono un Agente del Tempo, appartengo all'ordine del Cielo d'Autunno."
Okay, ero già in confusione.
"Mi sono perso."
Emise un leggero riso, come se si aspettasse la mia reazione. Certe volte odiavo il mio comportamento, ero troppo scontato e prevedibile.
"Come sai, io vengo dal futuro. Un futuro non molto lontano magari, ma molto diverso da questo tempo te lo assicuro. Il Dipartimento di Ricerca & Sviluppo del governo del mio paese, una delle nazioni più potenti, ha inventato da qualche anno il Cubo-tempo, che permette appunto di viaggiare nel tempo. Già da un po' di tempo usufruiamo di uno scanner temporale in grado di analizzare con precisione gli eventi principali, tutte le linee temporali e i mondi paralleli esistenti. Qualche settimana fa però sono state rilevate delle attività sospette in diverse aree del tempo; il governo decise di mantenere il riserbo sulla notizia, poiché è inutile creare allarmismo. Così addestrò e formò diverse squadre autorizzate ad intervenire nel tempo al fine di fargli mantenere il suo corso originario. Al momento esistono 3 squadre: L'ordine del Cielo d'Autunno, quello a cui appartengo io, ci occupiamo prevalentemente di indagini, poi vi è L'Ordine di Supernova, il gruppo esecutivo, e infine L'Ordine di Neppten, che si occupa dell'analisi dei dati raccolti."Per una volta riuscii a seguire l'intero filo logico, tuttavia temetti di aver capito male quando sentii il nome Neppten.
"Sì esatto, Neppten. Proprio stamattina ho sentito alla televisione una notizia sul governo di questo Stato, con il medesimo nome. Ho controllato nel database e nei dossier di El Cinabro, ma non vi è alcuna notizia al riguardo. Comunque non c'è nulla di cui preoccuparsi, probabilmente questa omonimia si tratta di una semplice coincidenza."
Beh sarà, ultimamente sono successe tante di che che mi portarono a non credere più nel caso.
Lo guardai con un'espressione leggermente inebetita, aveva sicuramente dimenticato a dirmi qualcosa.
"Oh dimenticavo, El Cinabro è il nome del governo per cui lavoro. Tutti i suoi dipartimenti sono Agenti del tempo, coloro incaricati di preservare la salute temporale."
"Perché El Cinabro è così preoccupato di questi fenomeni strani?"
Che domanda idiota. Un essere spaventoso errante nel tempo che fece esplodere una bomba non doveva destare un minimo di preoccupazione?!
"Abbiamo scoperto che chi viaggia nel tempo non usa il Cubo-tempo, quindi è in possesso di una tecnologia diversa dalla mia. Pensi che quello che è successo ad Antsirabe sia stato l'unico evento catastrofico? Se è così ti sbagli di grosso. Per esempio, nel 2149 un Lienk fece esplodere una bomba potentissima proprio all'interno di un vulcano attivo. L'ordigno era composto di elementi chimici in grado di scatenare un'eruzione spaventosa, che, aggiunta alla potenza dell'esplosione, distrusse interamente 3 città. Meglio non ti dica il numero delle vittime."
Okay, se stava cercando di farmi stare meglio non ci riuscì. Cominciavo a capire con chi avevamo a che fare. Non riuscivo a trovare una definizione giusta però, dei semplici terroristi non erano in grado di provocare catastrofi simili. Perché qualcuno avrebbe dovuto commettere una tale scempiaggine a dei cittadini innocenti? Come si poteva essere così cattivi? In quel momento provai un senso di paura che mi bloccò temporaneamente. Ero terrorizzato. Mi apparvero immagini di intere città rase al suolo, senza neppure l'ombra di vita. Una visione a dir poco apocalittica.
"Oppure, ricordi il terremoto verificatosi qualche anno fa in Nazione K?"
Ovvio, come dimenticarlo. Durante la prima notte d'estate del 2027, un tremendo terremoto di magnitudo 13,2, cifra impensabile prima di allora, distrusse l'isola principale Nord della Nuova Zelanda, anche se oggi è stara ricostruita e adesso è nuovamente una zona popolata. Ricordo ancora che gli elicotteri non potevano nemmeno atterrare, e le riprese avvenivano soltanto dall'alto, utilizzando dei droni. Come poteva essere opera di un Lienk?
"In poche parole, un Lienk ha scavato con una trivella speciale per circa 50 km sottoterra, sganciando una bomba all'interno del tunnel. Il risultato? L'esplosione fu così devastante che l'intera placca si mosse per circa un'ora. Il terremoto ebbe la stessa durata.
Immediatamente pensai alle vittime. Non c'era modo di muoversi o di salvarsi, se la terra tremava freneticamente per 60 minuti. Era come salire su una montagna russa perpetuamente in discesa, e non scendere più.
Mi tremavano le mani, che nel frattempo si erano incrociate sul petto.
"Perché mi stai dicendo tutto questo?"
"Per farti capire contro chi ho a che fare. Vedi, i disastri che quei mostri combinano, non hanno effetti solo su una determinata linea temporale, ma sull'intera struttura del tempo. Intervenendo in una di essa, si altera irrimediabilmente un'intera linea del tempo. Tralasciando tutte le vittime causate dagli eventi, si vengono a creare dei buchi neri nel tempo. Se la modifica non viene risolta, essa cresce sempre di più, fino a quando non risucchia quel determinato mondo."
"E a quel punto cosa succede?"
All'inizio Ausipan sembrò non volermi rispondermi, poi ci ripensò.
"L'intera linea crollerà e cesserà di esistere. In altri termini, se un buco nero temporale risucchia il mondo del 2022, esso è come se non fosse mai esistito. Tutti ricorderanno il 2021, ma non il 2022. Si passa direttamente al 2023. Se essi continuano a crescere, riusciranno ad unirsi con altri buchi, e continueranno fino a quando l'intero tempo non sparirà."
Oddio, tutto il mondo stava vivendo un guaio terribile e pochissimi ne erano a conoscenza. Era peggio di un'invasione aliena. E io ero dentro a tutta questa orribile faccenda.
"Per fermare tutto questo, noi Agenti del Tempo dobbiamo scoprire chi sta compiendo tutto ciò, e ucciderlo con ogni mezzo prima che esso crei un buco nero. Se la sua esistenza sparisce, l'errore temporale regredirà fino a scomparire."
"Quindi la vita del buco nero è legata all'assassino giusto? Se muore uno muore l'altro?"
Annuì. Almeno avevamo un arma a nostro vantaggio. Ma quelli erano esseri davvero spietati, perché qualcuno voleva cancellare il tempo? Posso capire dominarlo, ma farlo sparire no."Ora che sai tutta la storia, vuoi partire con me? Vuoi...salvare l'intero universo con me, Ban?"
Rimasi in silenzio. Chi si aspettava di venire a conoscenza di un pericolo del genere? Il sangue freddo si era congelato lasciando il posto al panico e all'ansia. Presi immediatamente un'altra pillola prima di far cedere il mio cuore.
"Hai bisogno di tempo, lo capisco. Senti, forse ho sbagliato a dirti tutto questo proprio adesso. Io riparto dopodomani, ma voglio una promessa: domani non devi pensare a niente, intesi? Sarà il tuo compleanno, farai 18 anni Ban. E succede una volta sola nella vita, tutto il resto può aspettare al momento. Avrai anche un po' di tempo per pensarci. Capirò se non vorrai venire con me, è del tutto comprensibile. Adesso basta chiacchiere e cominciamo a pensare a come passare una giornata memorabile domani."
Quell'improvviso cambio di argomento fu come ricevere uno schiaffo in piena faccia che mi scaraventò dall'altro capo del mondo. All'inizio non fu affatto facile, ma Ausipan era eccitato all'idea di passare una serata al bowling e festeggiare il mio compleanno, e, considerando tutto ciò che stava facendo per me - e per il resto del mondo - se lo meritava. Mi abbandonai completamente alla discussione, per un attimo dimenticai tutto ciò che era successo, e mi sembrò addirittura di aver sorriso quando disse che voleva farsi un bagno nel lago vicino casa mia, nonostante fossimo in pieno inverno. Capii che Ausipan era così: un ragazzino puro e sincero, costretto ad affrontare un'impresa a dir poco pericolosa. Chissà cosa lo avrà spinto ad entrare in una squadra del governo. Com'era possibile che la sua famiglia non avesse nulla in contrario?
In effetti sapevo ancora molto poco su di lui, voglio dire, sulla sua vita privata.
Note dell'autore
Purtroppo questo capitolo è più corto di quelli scritti finora, ma spero che sia comunque di vostro gradimento. Votate e fatemi sapere cosa ne pensate, grazie!
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La voce del tempo
Science FictionAnno 2034, il mondo è molto cambiato. Ban, un giovane ragazzo con un passato difficile, ottiene l'accesso alla prestigiosa Accademia delle doti superiori, a cui tutti aspirano. Per lui non fa differenza, l'importante è allontanarsi da colui che gli...