Capitolo Due

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Shuichi Akai, traditore dell'organizzazione ed ex agente dell'FBI.

Non sa che anch'io faccio parte dell'organizzazione, di conseguenza non mi preoccupo più di tanto.

Però, ripensando al fatto che ci ha traditi, inizio ad essere più nervoso. Ha fatto arrestare quasi tutti i componenti dell'OIN (organizzazione in nero). Tranne me, Vermouth, Gin e Vodka.
Quando mi vede, sgrana un po' gli occhi... sembra abbia visto un fantasma, che idiota.

《Non si usa più salutare?》dice con un sorrisetto in bocca. Non sa con chi ha a che fare.

《No.》rispondo con un'attegiamento strafottente.

《Oh ma che peccato. Eppure non dovresti essere così sgarbato con un tuo vecchio amico.》

Dopo questa frase inizio ad essere un po' teso ma ovviamente non lo do a vedere. Lo conobbi anni prima durante le superiori.

《Sai shuichi, ho le mie maniere per far della tua vita un inferno, quindi ti consiglio caldamente di non starmi tra i piedi.》

Finito di minacciare Akai, mi giro e mi dirigo verso casa di Ran, una spensierata ragazza dai capelli neri, sempre sorridente, forte da far paura  ma, al contempo, davvero molto fragile. So che suo padre Goro lavora ancora come detective privato... nonostante, l'ora assente, mancanza di Shinichi a coprirlo.

Salgo le scale della sua agenzia e mi apre la ragazza che tempo fa si era innamorata di me, Masumi Sera: sorella minore di Akai... altro motivo per odiarmi.

Masumi

Dopo scuola Ran invita me, Shiho e Sonoko a casa sua per il pranzo e per fare i compiti che ci hanno assegnato. Shiho come al solito è un po' fredda e ci liquida con una semplice scusa.

《scusate ma ho da fare, sarà per un'altra volta.》dice e se ne va.

Io invece accetto volentieri l'invito insieme a Sonoko e tutte e 3 ci dirigiamo verso casa sua.
Appena arrivate pranziamo e ci mettiamo all'opera.

Con Shiho avremmo finito in pochissimo tempo ma anche io sono molto brava in queste materie.
Vengo distratta un momento dal bussare della porta.

Riesco ad intravedere qualcuno.
Così dico a Ran che vado io, mi avvicino e apro.
Mi aspettava una brutta sorpresa. Eccolo, proprio qui, davanti a me.

《Ciao Masumi》dice con un sorrisetto.

Stringo i pugni e senza dire una parola gli do le spalle per poi farlo entrare.

《Allora... che effetto ti fa rivedermi?》
dice susurrando nel mio orecchio con un leggero ghigno sul viso. Il suo respiro vicino a me mi fa ancora venire i brividi, ma non lo amo più, dopo ciò che ha fatto lo considero al massimo un conoscente.

Entra e si toglie le scarpe come di consuetudine per poi andare a salutare Ran e Sonoko come se nulla fosse.

Continua...

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