"My last made me feel like
I would never try again
But when I saw you,
I felt something I never felt
Come closer,
I'll give you all my love
If you treat me right,
baby,
I'll give you everything."Dopo aver salutato tutti gli altri seguii Amuro in auto.
Aprii la portiera e mi sedetti sul sedile del passeggero, allacciando frettolosamente la cintura.
Una volta sentito Amuro salire in auto, l'atmosfera si fece sempre più imbarazzante mentre lui si allacciava la cintura con il sorriso ancora in volto. Poi partí.
"Perciò... un ristorante eh?" chiese rompendo il ghiaccio lui. Io guardavo fuori dal finestrino, sperando che non mi facesse troppe domande.
"Già"
Cinque minuti dopo arrivammo a casa mia. Slacciai la cintura e aprii la portiera.
"Vuoi che ti aspetti in macchina o che ti aiuti a scegliere biancheria e abiti?"
Quel sorriso tanto gentile presente nel suo volto mentre eravamo in compagnia di tutti gli altri svanì lasciando spazio a quel fastidiosissimo sorrisetto malizioso. Io persi dei battiti a quella domanda.
"Aspetta qui!" risposi avendo già perso le staffe.
Lui rise e si poggiò all'auto fissandomi mentre mi dirigevo verso la porta d'ingresso.
Lo detesto.
Appena entrata mi spogliai subito e corsi a farmi la doccia. 10 minuti dopo mi stavo già asciugando i capelli. Profumavano di rose. 'Finalmente' oserei dire.
Era la prima volta che Akai mi chiedeva di vederci in un ristorante. Da quel che ho capito è anche abbastanza elegante...
Tirai fuori la Sonoko che era in me ricordandomi però della modestia di Ran.
Misi una semplice gonna leggermente corta nera (regalatami rigorosamente dalla più maliziosa delle ragazze) con delle calze del medesimo colore per non morire di freddo più tardi.
Poi una camicia in seta verde smeraldo, un colore abbastanza elegante spero. Non ero sicura di questa mia scelta, lo scollo a V non mi convinceva del tutto.
Ma il tempo non ha tempo da perdere con le mie insicurezze.
Misi rapidamente degli stivaletti neri col tacco (che non sapevo neanche di avere), una sottile collana che potesse in qualche modo completare il vuoto presente nel mio scollo e presi il mio cappotto in lana nero.
Non avevo tempo per il trucco, misi giusto un po' di lucida labbra rosso per illuminare un po' il mio viso pallido e piegai leggermente le ciglia.
Presi infine una borsa non troppo ingombrante così da mettere giusto le cose essenziali: portafogli, lucida labbra (per un'eventuale ritocco) e telefono.
Ed ecco che sorgeva il secondo problema: dove cavolo era finito quel maledetto telefono?
"Mi sarà caduto in auto..." pensai rassicurandomi. Presi le chiavi e uscii velocemente.
Appena mi vide, sorrise di nuovo.
Amuro salí nuovamente in auto, e così feci anche io.
"Andiamo" dissi senza degnarlo di uno sguardo, cosa che invece lui stava facendo da fin troppo tempo.
"Andiamo" ripeté lui.
Partimmo e fortunatamente non c'era per niente traffico.
Il silenzio tra noi si fece sempre più assordante così decisi di mettermi alla ricerca del mio telefono.
"Per caso lo hai visto? Il mio telefono intendo..." dissi distrattamente mentre controllavo ai lati dei sedili.
"Non lo trovi?" chiese con un certo brillio negli occhi.
"No, speravo mi fosse caduto qui da qualche parte, ma..." un pizzico di disperazione si fece sentire nella mia voce.
"Beh, probabilmente lo hai dimenticato da Sonoko." sorrise "che peccato..."
Accelerò. Sentivo che quei venti minuti non passavano mai. Soprattutto data l'assenza del mio telefono. Non sono ovviamente ossessionata da quell'oggetto, ma oggi era più necessario: per controllare l'ora, un messaggio, una chiamata...
"Come mai così sensuale stasera?" chiese improvvisamente non staccando gli occhi dalla strada.
"Non mi dire che è la tua prima avventura erotica con quel tale" rise prendendosi gioco di me.
Se la metteva così, non intendevo proseguirlo.
Mi voltai nuovamente, guardando con ancora più interesse fuori dal finestrino.
"Lo è?!" disse scoppiando poi a ridere.
Non avevo intenzione di rispondere alle sue assurde provocazioni.
"Oh, non mi dirai mica che ti sei offesa?" il suo tono si addolcì, fingendosi dispiaciuto.
Mi calmai, ma sentii presto la sua gelida mano destra posarsi sulla mia coscia sinistra . Per un attimo sentii dei brividi intensi scuotermi dall'interno.
"Ei, cosa credi di fare?" gridai appena tornata alla realtà, adirata e rossa in viso.
Spostai le gambe in modo tale che capisse che non si doveva azzardare a toccarmi. Ma non funzionava molto a quanto pare.
"Calmati" disse come se niente fosse "perché invece di lamentarti, non ti lasci coccolare?" continuó sicuro, accarezzandomi la coscia con la sua grande mano e proseguendo lentamente sempre più su, alzando inevitabilmente la mia gonna.
"Basta Amuro! N-non è corretto, né per me né per Akai" gridai furiosa e piena d'imbarazzo.
Era vero. Come potevo cercare di far funzionare le cose con Akai se allo stesso tempo mi faccio trattare in questo modo da lui?
"Sinceramente m'importa molto poco del tuo amico" disse con arroganza "Per quanto riguarda te, beh. Mi sorprende quanto tu riesca a resistere a tutto ciò." continuó, guardandomi poi con la coda dell'occhio e con un sorrisetto stampato sul volto.
"Se davvero ci tenessi, faresti di tutto per farmi arrivare in tempo da lui senza toccarmi neanche con un dito." risposi con un tono alquanto arrabbiato e deciso. Rise, ancora.
Ad un certo punto, l'auto si fermò. Ritrasse la mano finalmente. Si slacciò la cintura di sicurezza e volse lo sguardo verso di me poggiando il gomito sotto il capo del sedile cosicché potesse avvicinarsi.
Non mi ero neanche accorta che fossimo già arrivati.
Appena rivolgo di nuovo l'attenzione verso fuori noto solo un piccolo molo e dei locali notturni verso la via principale.
"Grazie per il passaggio Amuro" dissi con voce ferma sistemandomi la gonna leggermente alzata "dov'è il ristorante?" mi slacciai infine la cintura.
"Voglio rispondere all'affermazione che mi hai fatto." sorrise liquidando completamente la mia domanda. "Se davvero ci tenessi a te" fece una pausa avvicinandosi con il busto "farei di tutto per non lasciarti scappare da me"
Mi venne un groppo in gola. Cosa significava?
"Bene, molto commovente. Dove si trova il ristorante?" ripetei la domanda iniziando ad innervosirmi. "È proprio a un'ora da qui" rispose.//Fallin, Trevor Daniel.
x x x x
E rieccoci qui!
Buonasera mio/a caro/a lettore/lettrice.
Spero che questo capitolo ti sia piaciuto
e che continui ad essere interessante
abbastanza da farti avere voglia di leggerne
i prossimi.
Se ti è piaciuto fammelo sapere!
Ci tengo davvero molto alla tua opinione;)
Distinti saluti!💕

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Zero || Bourbon
Fiksi PenggemarBourbon, sconvolgerà la vita di Sherry, una brillante scienziata nascosta dietro una vita normale dopo aver combattuto la guerra finale contro l'organizzazione in nero. Lui possiede la tipica apparenza del bravo ragazzo, gentile e onesto in tutto c...