Capitolo Cinque

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Ma mentre mi dirigo li, intravedo quella rossa andare verso la mia direzione con aria distratta.
Ne approfitto per andarle "casualmente" a sbattere. Non mi vede, e questo va a mio vantaggio. La faccio cadere a terra guadagnandomi uno dei suoi sguardi sorpresi.

Ma inizio a vederla rossa, mmh mi sono appena accorto che le sto fissando le gambe...quelle splendide gambe porcellana su cui poserei volentieri le mie fredde mani.

《Smettila di fissarmi》dice un po' infastidita e distogliendo lo sguardo da me, si abbassa la gonna in modo che io non possa più godere della bella visuale.

《Ma se sei tu che mi sei venuta addosso》rispondo con un tono acido come il suo.

《Vabbè, non ho tempo da perdere con i nuovi arrivati.》dice e si alza, lasciandomi come un coglione in mezzo ai corridoi.

Sbaglio o sembro non andargli a genio?

Entro in classe e noto che la lezione sta per cominciare, così mi siedo in un banco vuoto, vicino a Ran, per fortuna almeno lei già mi conosce.

Anche in questa lezione sento Shiho intervenire numerose volte ma in questo caso non si sbaglia neanche di una virgola nei commenti che fa.
Qualche volta incontro i suoi occhi, ma distoglie sempre  lo sguardo per prima.

Perché non può cadermi ai piedi come tutte le altre???
E anche questo pensiero lo interrompe il suonare della campanella.

Molti si dirigono verso le altre aule. Io invece decido di andarmene, per poi tornare all'ultima ora.

Appena esco dalla scuola però i miei muscoli si tendono in un millisecondo alla vista del traditore.
Che ci fa Akai qui? Ah forse è venuto a prendere la sua piccola sorellina.

Io e lui non ci odiamo per caso.

Ci siamo conosciuti tempo fa, quando io avevo solo 8 anni e lui 9

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Ci siamo conosciuti tempo fa, quando io avevo solo 8 anni e lui 9. Andavamo d'accordo perché si era dimostrato molto gentile nei miei confronti anche se non lo dava a vedere.

Il problema venne quando iniziammo a crescere. Io e lui fino a 3 anni fa (quando avevo 16 anni) ci consideravamo ancora buoni amici, ma tutto cambiò nel suo gesto.

Mi aveva abbandonato, avevo iniziato ad avere dei debiti di gioco con una persona e quando arrivai al culmine della disperazione, invece di appoggiarmi, Akai se ne andò e io finii per uccidere il mio debitore.

E fu li che arrivò una vera amica...Vermouth, aveva assistito al mio crimine e visto che uccisi quel tipo con tanta precisione e tanto ingegno mi fece conoscere la sua organizzazione di criminali.

Mi accettarono subito per le mie qualità da tiratore e per le mie capacità deduttive.
Ma non mi sono mai dimenticato di Akai, e quando scoprii che si era infiltrato nell'organizzazione come agente dell'FBI feci di tutto per rimanere in incognito.
Ma dovevo vendicarmi.

Così misi in mezzo sua sorella, Masumi.
Si vedeva lontano un miglio che gli piacevo, allora ci provai con lei per poi dirle che avevo fatto una scommessa con suo fratello. Una piccola vendetta per iniziare a regolare i conti con lui.

Continua...

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