Capitolo Ventisei

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Il giorno seguente mi alzo di buon umore, forse perché finalmente la rossa mi sta dando più fiducia. Mi preparo, prendo le chiavi dell'auto e arrivo a scuola.

Saluto come al solito tutti quelli che mi fermano per scambiare due parole con il sottoscritto... fesserie del tipo cosa hai fatto ieri, che piani hai per il weekend?

Ammetto che avrei voluto rispondere con tutta onestà che stavo per ottenere la preda che inseguivo da un po' finalmente.

Il mio buonsenso però si limitava a farmi sorridere e rispondere con delle semplici frasi di circostanza.

Inizia la giornata nel momento in cui la campanella della prima ora suona.

Con mia grandissima sorpresa la rossa sembra non essere presente all'appello oggi, il che mi pare abbastanza strano data la sua inesistente lista di assenze.

Sbuffo.

Che non voglia vedermi per ciò che è accaduto ieri? Eppure, alla fin fine, non l'ho forzata a far nulla che non volesse. Forse dovrei andare da lei e assicurarmi che stia...

《Signorina Mihano - finalmente fa il suo ingresso la giovane cervellona - il suo ritardo mi stupisce》la rimprovera la professoressa.

I suoi capelli erano in disordine, quasi si fosse appena svegliata. La camicia bianca che indossava era stropicciata, per non parlare della gonna.

《Mi scusi, non succederà più.》

La sua fievole voce arriva alle mie orecchie con difficoltà, quasi avendo paura di difendersi per la 'grave' mancanza.

Sorrisi divertito dalla situazione.

La professoressa annuisce, calmandosi e continuando la lezione.

La ragazza guarda la classe prima di dirigersi timidamente verso l'unico banco vuoto e disponibile per lei.

Proprio un posto davanti a me.

Imito un ciao silenzioso con la bocca e le sorrido, al che lei mi guarda storto e si siede, procedendo a ignorarmi.

La osservo attentamente, soprattutto ripensando a ieri e ai bei segni che le ho lasciato.

Grazie al suo taglio di capelli corto, il suo collo è ben visibile ma nello scrutarlo con più attenzione noto che c'è un punto un po' più scuro rispetto alla sua pelle. Probabilmente del fondotinta.

Non vuole che si sappia in giro, eh? Oppure ha paura che lo venga a sapere Akai.

Sogghigno. Morirebbe d'invidia se lo venisse a sapere.

Questa cosa potrebbe giocare a mio favore.

La giornata procede velocemente senza troppi intoppi: la rossa continua ad ignorarmi e a stare con i suoi amici mentre io me ne sto per le mie.

Quando finalmente finiscono le lezioni, esco a prendere aria e a fumarmi una sigaretta fuori dal portone della scuola.

Prima che potessi finirla sento qualcuno di fastidiosamente familiare avvicinarsi.

《Avanti seguimi》sento.
Voce inconfondibile.

《Sappi che non ti seguirei neanche mi offrissi il paradiso, Akai.》rispondo sogghignando e schiacciando la sigaretta a terra.

《Okay...》si gira di scatto e preso alla spovvista mi scaglia un pugno in piena faccia.

Mi tocco la bocca un po' sanguinante con la mano, e sorrido accettando la sfida.

《Non aspettavo altro》dico scagliandomi anch'io su di lui.

《Non aspettavo altro》dico scagliandomi anch'io su di lui

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Mi mette all'angolo e mi tiene per il colletto.

《Mi spieghi perché tante attenzioni per me, Akai?》sputo divertito.

Stringe ancor di più la presa.

《Ti avevo detto di starle alla larga》mi intima minaccioso.

《Ahh, parli dell'affascinante secchiona? Beh, sai a me non piace obbedire agli altri.》

Facciamo a scambio. Gli do un calcio e lo metto io all'angolo con le spalle al muro prendendolo dalla maglietta.

《E poi...》dico continuando il mio discorso《la rossa ti ha detto quanto gli è piaciuto?》

So perfettamente che non abbiamo avuto alcun rapporto, aggiungerei un purtroppo. Ma se ad Akai lei piace, devo in qualche modo poter farlo soffrire.

E infatti mi guarda incazzatissimo. È così soddisfacente.

Sferra un altro pugno in preda alla furia ma lo intercetto. La cosa va avanti finché entrambi siamo conciati così male da allontanarci l'uno dall'altro.

 La cosa va avanti finché entrambi siamo conciati così male da allontanarci l'uno dall'altro

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Alla fine si gira di spalle e mi avverte《Toccala di nuovo e sei nella merda.》

《Pff...》sogghigno non prendendolo affatto sul serio. Crede di mettermi paura?
Io tocco ciò che voglio e quando lo voglio.
E se gli fa così male, lo farò con ancora più entusiasmo.

Shiho cadrà ai miei piedi e l'avrò nelle mie mani costi quel che costi.

Zero || BourbonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora