Capitolo Tredici

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Non so perché ma sento il bisogno di assaporarla ancora. Mi avvicino sempre di più al suo viso e sento il suo respiro mescolarsi leggermente al mio. Le si gonfia il petto e sospira prima che possa finalmente toccare le sue labbra.

Ma una voce femminile mi interrompe.

《Ragazzi il prof. ha detto che dovete tornare... 》si blocca alla vista di ciò che stava per accadere.

Margot è proprio puntuale.

La rossa si alza di colpo, spingendomi indietro in fretta e allontanandosi velocemente da me.

《Un vero peccato.》le faccio l'occhiolino mentre esce dallo spogliatoio.

Appena supera la soglia della porta, Margot viene verso di me.

《Che cosa?》dice curiosa.

《Niente niente》rispondo sfoggiando uno dei miei sorrisi migliori.

Sherry

Ringrazio tutti gli scienziati del mondo che mi hanno salvato da una situazione del genere e soprattutto, non pensavo che l'avrei mai detto, Margot.

La caviglia non è più molto gonfia e il dolore sta svanendo.

Amuro non ha proprio scrupoli. Mentre si avvicinava al mio viso ero nel panico più totale. Non oso immaginare fino a che punto si sarebbe spinto quel ragazzo.

E più che altro mi minacciava con una pistola quindi non avrei potuto fare nulla per rifiutarlo. 

Anche se... quasi mi ero arresa all'idea di doverlo baciare ancora una volta.

Comunque, è strano ma sembrava scocciato dal fatto che Margot lo avesse interrotto.

È uno stronzo e, soprattutto, fa parte dell'organizzazione in nero. Non devo più avvicinarmi.

《Shiho》sento qualcuno chiamarmi, distogliendomi dai miei pensieri.

Mi giro ed è Ran. Chissà cosa vuole. Dietro di lei la seguono Sonoko e Masumi.

《Ei Shiho》dice Ran senza fiato appena mi raggiunge.

《Volevo chiederti se potevi pranzare con noi e poi andare a fare un po' di shopping.》

Non so se accettare o meno, oggi sono successe molte cose. D'altro canto, vorrei distrarmi un po' e la sana compagnia delle mie amiche più lo shopping mi farebbe solo bene.

《Okay, certo.》rispondo convinta.

《Perfetto, allora iniziamo ad avviarci verso casa mia》esulta Sonoko.

Dopo pranzo, usciamo dal 'palazzo' di Sonoko e ci avviamo al centro commerciale poco distante da qui.

Sonoko ci fa da guida e prima di tutto entriamo in un negozio sportivo per degli abbigliamenti che piacciono a Masumi e qualche tuta per Ran.

Poi entriamo in un negozietto abbastanza carino dove trovo un vestito rosso con un sottile cinturino in vita. È alto e non so se prenderlo o no.

《Provatelo dai》mi incoraggia Sonoko.

《Non saprei...》

《Suvvia》dice Ran spronandomi. Masumi annuisce d'accordo.

Decido di provarlo, per loro. Non mi avrebbero lasciata in pace altrimenti. Lo metto e diciamo che mi sta abbastanza bene. È comodo ma mi sento un po' a disagio per via dell'altezza della gonna. Sono abituata a vedere Sonoko e Ran con gonne del genere e a loro stanno benissimo ma su di me...

《Stai benissimo!》esclama Masumi.

《Sí, confermo》sorride Ran.

《Compralo dai》finisce Sonoko.

《Non saprei...》dico poco convinta.

《C'entra forse un ragazzo?!》esclama Sonoko con un ghigno in faccia.

《Non dire sciocchezze》dico rossa.

《È arrossita! Mi sa che hai fatto centro Sonoko》ride Ran.

《Siete fuori strada》dico ancora più imbarazzata.

Cerco di convincerle che non c'entri nessuno in questa storia e che sia solo una mia insicurezza quando dietro di noi sento la presenza di qualcuno.

《Ciao ragazze》

Oh no. Ci mancava solo lui.

《Fratellone! Che ci fai qui?!》esclama felice Masumi.

《In verità ti stavo cercando e vedendo Ran che entrava qui la volevo raggiungere per chiederle di te visto che ho dimenticato il telefono a casa.》

Continua...

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