Capitolo Otto

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《Allora... quali dubbi avresti, sentiamo.》

Mi guarda attenta, pendente dalle mie labbra.

《Beh non ho capito bene "l'esperimento di Torricelli". Sai, quel fisico italiano...》argomento troppo facile per tutti.

È rimasta un po' sorpresa...

《Mi sorprendi, Amuro Tooru. Persino Sonoko te lo saprebbe spiegare. E lei fa schifo in scienze.》ride. Stropiccia gli occhi e i capelli rossi le vanno un po' sul viso. La sua risata è stranamente contagiosa. Ne rimango ipnotizzato.

Inizia a spiegare, è davvero brava, ma io continuo a pensare quanto fosse bello quel sorriso sul suo viso. Le sue labbra stirate da un lato all'altro formando così quell'arco così roseo tra le guance...

《Hey?! Mi stai ascoltando?》picchietta la penna sul tavolo, un po' scocciata.

《Eh? Ahh si! Sisi ho capito.》

Cosa vado pensando?

《Vado un attimo al bagno》dico alzandomi.
In verità vado a chiudere tutte le entrate e uscite della casa, in caso volesse svignarsela. Devo mettere in atto il piano per cui l'ho fatta davvero venire oggi a casa mia.

Vado verso il vaso dove avevo nascosto la pistola.
La cerco ma non riesco a trovarla. Dove cazzo è finita? Non mi dire che...

《Cercavi questa?》

Sento la pistola premere sulla mia schiena. Alzo le mani.

《Piccola attenta, potresti farti male con certe cose.》dico io mantenendo il sangue freddo.

Shiho non batte ciglio. Si allontana di poco e mi permette di girarmi verso di lei. Tiene la pistola con entrambe le mani, puntata dritta su di me.

《1. non chiamarmi piccola》dice sicura di sé.
《2. certe cose le so maneggiare pure io》dice ancora più fiera.

Escogito in fretta un piano per ribaltare la situazione e prendere il coltello dalla parte del manico.

《Certo. Beh, posala e continuiamo la lezione, okay?》dico mettendola alla prova.

《Credi davvero che sia così stupida?!》
Non lo penso affatto. Anzi è per questo che la voglio controllare.

Sorrido e cammino verso di lei abbassando lentamente le mani.

Il suo sguardo diventa più minaccioso e le mani più tremolanti.

《Ei, ei, calma.》

Continua...

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