Note (GreenT):
Quindi, Hamfast è protettivo.
La tenerezza di Fili e Kili è imminente al causare masse critiche.
Oh, guarda! Degli hobbit!Con Thorin e Hamfast che sedevano ai lati opposti, e i bambini seduti davanti a lei, Bilba mangiò la seconda colazione, felicemente rifiutando a se stessa nessuna e tutta la tensione presente nella stanza.
Anche i bimbi non ne parevano turbati, e mangiucchiavano i biscotti di Hamfast con entusiasmo.
I due uomini fissavano l'un l'altro, immobili ed incrollabili, eppure i loro sguardi erano vagamente tinti di curiosità.
Thorin studiò lo hobbit, essendo questo il primo individuo maschio della razza che avesse mai visto, e lo trovò piuttosto diverso dal genere femminile.
Molle, rotondo, apparentemente non abituato a nulla di qualsivoglia ostilità.
E Hamfast esaminò il nano, essendo anch'esso il primo soggetto che avesse mai visto appartenente alla sua razza.
Questo 'Thorin' pareva duro, misterioso, e minaccioso.
I ragazzi si presentavano tanto dolcì ed innocenti quanto qualsiasi bambino hobbit, e Hamfast prese un po' di conforto in quello, ma in modo particolare era preoccupato per Bilba.
Lei stava vivendo da sola con questo uomo?
Che cosa l'era passato per la testa?
Che cosa gli era passato per la testa a Gandalf?
<"Per quanto avete detto di soggiornare qui, Mastro Nano?"> chiese lui con forzata cortesia.
Era un uomo di indole buona, ma tendeva anche a preoccuparsi per la solitaria madama di Casa Baggins.
Era stata un poco giù di morale da quando aveva perso i genitori.
Non poteva essere facile.
Hamfast face quello che era in suo potere per aiutare, ma pure all'ora, cosa poteva essere fatto?
<"Non l'ho detto,"> disse Thorin freddamente.
Mentre voleva rendere una buona impressione per il bene comune dei suoi nipoti, non doveva nulla a questo uomo.
Poteva tenere a freno la lingua per Bilba, per tutto quello che lei aveva fatto per loro, ma chi era questo uomo per fargli delle domande?
<"Ah,"> replicò Hamfast.
Thorin sbuffò.
Bilba trasalì.
<"Quindi stai solo permanendo qui, con la Signora Baggins, per un periodo imprecisato di impegno a sue spese?"> chiese Hamfast bisbeticamente.
<"Hamfast!"> esclamò Bilba.
<"Non sono un qualche tipo di sanguisuga cafona pregante per rimasugli!"> si alzò Thorin dalla tavola, <"E voi dovreste essere il suo giardiniere! Non la sua guardia del corpo!">.
<"Thorin!">.
<"Potrei anche esserlo se voi restate solo in sua presenza, Mastro Nano,"> sogghignò Hamfast mentre anche esso s'alzava dalla sua sedia, <"E voi dovreste esserle grato per la sua gentilezza, e non comportarvi come un avvoltoio!">.
<"SEDETEVI ENTRAMBI,"> ruggì Bilba dal suo posto, e gli uomini fecero un passo indietro, sorpresi.
<"Questa è la seconda colazione, non un duello. Sedetevi e mangiate.">.
Obbedirono.
Fili e Kili guardarono stupefatti la donna seduta perpendicolare a loro.
Una conquistatrice dei Re, era lei!
<"Hamfast,"> iniziò lei, <"Loro sono miei ospiti, non lavoratori. È stata una mia scelta accoglierli, e lo farei di nuovo. Non c'è la necessità che tu mi protegga da persone che nemmeno conosci.">.
Hamfast adocchiò il suo cibo docilmente.
<"E Thorin!"> ringhiò lei, <"Smettila di comportarti come se tutti fossero una minaccia! La preoccupazione di qualcuno nei miei confronti non è un attacco alla tua persona! Lascia libero il tuo esasperante orgoglio!">.
Thorin distolse il suo sguardo, vergognato.
Uomini. Ugh.
<"Ora, Hamfast, stavo sperando che tu potessi prenderti la giornata libera, ed agevolarmi a dare ai nani una spiegazione più accurata della vita degli hobbit, in tal modo che nessuno venga ACCIDENTALMENTE OFFESO e colpito con una delle mie padelle.">.
Lui annuì con vigore.
<"Ho bisogno che tu vada in città questa mattina a spargere voce della presenza di nani alloggianti qui con me.">.
Entrambi gli uomini la fissarono giunti a quel punto.
<"Ho bisogno di andare al Mercato quest'oggi, e penso che portare Fili e Kili con me sarebbe un buon modo per aiutare tutti ad abituarsi. Darebbe ai bambini un'idea della cultura hobbit,"> disse lei, reggendo gli occhi di Thorin, <"E tutti gli altri potranno notare che i nani sono semplicemente come tutti,"> finì lei incontrando lo sguardo di Hamfast.
<"Comunque, dubito che sarebbe nel miglior interesse di tutti vedermi camminare con due bimbi nanici in rimorchio, quindi necessito che tu li metta tutti al corrente, Hamfast.">.
L'agricoltore annuì lentamente.
<" Si, quello lo posso fare.">.
<"Bene.">.
<"È il mercato sicuro?"> interferì Thorin.
Bilba buttò gli occhi al cielo e si pizzicò il ponte del naso.
<"Si. Si, è piuttosto sicuro, Thorin.">.
<"E mentre ti trovi là, devo solo rimanere qui ed aspettare?"> questionò lui.
Bilba sospirò.
<"In verità, speravo nel ritorno di Hamfast per tenerti compagnia.">.
Gli uomini si guardarono l'un l'altro, e beffeggiarono.
<"Sapendo che io sono meno familiare con gli usi degli hobbit maschi, pensavo che sarebbe stato salutare per voi due mettere a confronto annotazioni. Comunque, considerando gli eventi recenti sono sempre più convinta che quella sarebbe un'idea davvero pessima per entrambe le vostre condizioni salutari.">.
Beh, entrambi parevano comunemente d'accordo su quello.
<"Beelba?"> domandò Kili.
<"Si?"> Bilba si impegnò a non emettere un lamento.
<"Andremo a veder' i hobbit?"> chiese lui con entusiasmo.
Lei guardò in cagnesco gli uomini.
<"Si. Si, li vedrai. Hamfast?">.
<"Si?">.
<"Vedendo che nulla in tavola è soddisfacente,"> disse lei, adocchiando i piatti vuoti di lui e Thorin, <"perché non vai in città e consumi una qualche colazione, eh? Raccontare qualche storia?">.
Lo sguardo di lui si mosse da lei a Thorin e dietro.
<"Si,"> disse lui, ed incominciò ad avviarsi, <"ma potrei scambiarti due parole ragazza?">.
Lei annuì e lo seguì verso la porta.
<"Mi scuso per quella piccola scenata, sono solo preoccupato per te, è tutto. Sei certa che lui sia...affidabile?">.
<"Si, si, lui è perfettamente affidabile, Hamfast,"> rassicurò Bilba bruscamente,
<"È solo preoccupato per i suoi nipoti. Ne ha attraversato un brutto periodo recentemente">.
<"Beh, posso capire il preoccuparsi per un bambino, e ho un debole per i suoi giovanotti, ma Bilba,"> disse lui, fissandola con cura, <"Lui è...molto più grosso di te, va bene? Io solo...non voglio che tu ti faccia male.">.
Bilba tenne a bada il fuoco che aveva in cuore.
Come aveva mai potuto insinuare lui che Thorin avrebbe, beh, fatto qualcosa del genere?!
Ma Bilba ne era al corrente del fatto che Ham volesse solo ipotizzare senza malizia.
<"Lo so, Hamfast, ed apprezzo il tuo riguardo, ma non c'è nulla da temere. Sono al corrente che Thorin possa sembrare brutale, ma quello è semplicemente come sono i nani messi a confronto con noi. E lui è un brav'uomo.">.
Hamfast accettò le parole di lei con riluttanza, e annuì verso la porta.
<"Beh, io me ne vado allora, arrivederci a questo pomeriggio?">.
Bilba sorrise <"Si, ne sarò in attesa.">.
Chiuse silenziosamente la porta alle spalle di lui, e fece un grosso respiro.
Un hobbit fatto, più o meno altri centoquaranta da fare.
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<"Ha iniziato lui,"> si difese Thorin.
<"Tu hai continuato.">.
<"Stava assaltando il mio onore! Chiamare me un avvoltoio, io non farei mai—">.
Ma poi gli venne in mente a Thorin che, si, lui stava vivendo a spese di Bilba.
Hamfast era corretto.
<"Magari dovrei cercare lavoro,"> disse lui, a voce bassa.
<"Cosa?">.
Loro stavano riposando sul divano, mentre Fili e Kili facevano la lotta sul pavimento.
<"Thorin, non c'è necessità che tu—">.
<"Invece c'è. Non vivrò a discapito della tua gentilezza, Bilba. Quando ti dirigerai in città, andrò a cercare per assunzioni e—">.
<"No, Thorin."> disse Bilba fermamente.
<"Non lo farai. Ti riposerai, rilasserai, e sfrutterai il tempo con i tuoi nipoti. Ti sei quasi lavorato fino alla morte. Forse prossimamente potremmo cercare qualcosa per te, ma in quanto ad ora, per cortesia, non stressarti.">.
Thorin non era concordante, ma non disse nulla, guardando i suoi bambini.
Necessitava di fornire per loro.
Aveva sempre dovuto.
Magari la Contea era munita di una forgia...
Bilba sospirò.
Il nano era testardo.
Troppo per il suo stesso bene.
<"Porterò i bimbi in città oggi per mostrare alla gente della Contea che i nani non sono poi così differenti. Ti prego, Thorin, prova a non abbattere Hamfast mentre non ci sono,"> disse lei con un umorismo sincero.
Thorin fece un sorrisetto alla sua battuta.
<"Niente promesse,"> replicò lui.
I quattro poltrirono in giro per la casa per le poche ore che ne seguirono, e Bilba tirò fuori uno dei suoi grandi tomi che sua madre le aveva portato di ritorno da Rohan.
I bambini sedevano rapiti dai racconti, e qualche d'uno aveva addirittura attirato l'interesse di Thorin.
Mangiucchiarono la loro via tramite il pranzo, ed eventualmente ci fu un bussare alla porta.
<"Siete pronti voi due?"> lei, raggiante, chiese ai bimbi.
Annuirono con eccitazione, i capelli che saltellarono in alto e in basso.
<"Lo sei tu?"> diede a Thorin uno sguardo d'intesa.
<"Si,"> fu la sua risposta con fare altezzoso.
Sorrise a se stessa, ed aprì la porta.
Hamfast era in attesa, biscotti al braccio.
<"Ho pensato che hai bambini avrebbero fatto piacere,"> l'accolse silenziosamente, e Bilba vide lo scusarsi di lui.
<"Sono sicura che ne saranno lietissimi. Sei riuscito a riferirlo a molti?">.
<"Oh, mia cara, l'intera Hobbitopoli si sta domandando a proposito dei tuoi ospiti. Sarà giunta alla zona dei Took per l'ora del tè.">.
<"Ottimo,"> disse lei.
<"Avanti ragazzi! Andiamo a vedere gli hobbit!"> Fili e Kili scattarono al suo fianco, e lei afferrò la sua borsa.
Li prese per una mano ciascuno, e tirò lo sguardo ad Ham.
<"Voi andrete perfettamente d'amore e d'accordo, d'accordo?">.
<"D'accordo, ragazza.".
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Il Mercato era in un completo viavai quando arrivò lei.
Beh, eccoci qua.
Bilba trottò giù per il morbido sentiero, i bimbi mantenenti bene il passo per via della loro curiosità, ed approcciarono il ciglio delle bancarelle.
Lei fece un profondo respiro, e si avviò verso il banchetto per i vestiti dei bambini.
Gli hobbit fissavano.
Ecco qui Bilba Baggins, misteriosa madama di Casa Baggins, la quale era vissuta da sola ed in relativa solitudine per così tanti anni, mano nella mano con due giovanotti nanici, nessuno dei due raggiunta l'età di venti, passeggiando per il Mercato.
E loro che erano giunti alla conclusione che Hamfast avesse mangiato i funghi sbagliati.
Osservarono mentre la giovane ragazza portante pantaloni, a differenza della maggior parte delle altre dame della sua età, guidava due piccoli bimbi in giro tra le persone nei carretti, quei due i quali calzavano scarpe tra tutte le cose!
E Bilba pretese felice che nulla fosse fuori dalla norma, sorridendo a tutti quelli che le donavano sguardi perplessi, e continuò a pensare alle sue spese.
Il sarto la squadrò con gli occhi fuori dalle orbite al paio, mentre lei sceglieva diverse tuniche e pantaloni e li comparava direttamente sui bambini, chiedendogli quale fossero quelle di loro gradimento.
Lui non disse una parola, piuttosto preso di sorpresa, ma quando lei comprò una quantità abbondante di articoli, egli si ritrovò incapace di protestare per i bimbi, i quali erano raggianti e studiosi di tutto come se fosse un mondo interamente nuovo.
Il proprietario della sartoria per adulti probabilmente fu quello che subì la sorpresa maggiore, quando lei fece richiesta per la misura più grande disponibile, la quale appariva calzante a Thorin, e lui pure non osò reclamare, dopo che lei comprò alcuni dei suoi più raffinati (e larghi) indumenti.
Bilba si accorse di come i bambini divennero annoiati nei banchi per adulti, allora li portò alla bancarella dei giocattoli, già piena di bimbi della loro età.
I giovanotti si fissavano l'un l'altro.
I piccoli hobbit e i piccoli nani si studiarono a vicenda, e Bilba era intenta a non avere un attacco di cuore.
<"Ciao! Io son' Kili e questo 'ui è il mio fratellone Fili! Come vi chiamate?"> domandò lui giovialmente.
Bilba pensò che fossero stati benedetti dai Valar quando tutti i bambini hobbit si rallegrarono ed incominciarono a rispondere l'uno su l'altro, chiedendo domande con entusiasmo sui due nuovi arrivati.
Bilba passò attorno ai bambini eccitati ed acquistò un paio dei giocattoli che lei reputò potessero piacere ai ragazzi, e buttò lo sguardo indietro verso di loro.
Fili e Kili non c'erano.
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<"Non avevo mai realizzato quanto quella ragazza potesse essere spaventosa,"> ammise Hamfast.
<"Si,"> concordò Thorin.
Stavano condividendo una pinta dallo scantinato di Bilba, il quale, apparentemente, Hamfast pareva aver incrociato per caso, ed un goffo tentativo di fare ammenda.
<"Io–io,"> Thorin cercò per le parole, ed incontrò gli occhi di Hamfast.
<"Ci ha accolti dentro gentilmente, senza un motivo per farlo, e per quello le sono indicibilmente grato. Non permetterò che nessun male le cada addosso.">.
Hamfast annuì.
Magari il nano non era poi così male.
Un poco burbero, ma era nuovo dopotutto.
Cosa poteva aspettarsi uno?
Allora il paio conversò amabilmente, e Hamfast gli parlò delle abitudini degli hobbit maschi, i quali spesso involvevano il fumo, lavoro, festeggiare, e tentare di non farsi colpire dalle loro mogli reggi-matterello.
Thorin notò le similarità tra donne hobbit e naniche, piuttosto chiaramente.
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Bilba non resisteva più.
Dov'erano andati, si era girata per due secondi, dove sono oh no oh no, questo è male molto molto male—
Stava correndo per il Mercato, cercando di non apparire terribilmente turbata, mentre disperatamente cercava i bimbi.
Con le sue spese pesanti che la rallentavano, lentamente incominciò a farsi prendere dal panico, cercando di evitare il pensiero di che cosa le avrebbe detto Thorin, ora che si era finalmente fidato di lei.
Ma poi udì delle risa.
Risa familiari.
Si piombò dietro ad un banco per trovare un felice paio di bambini in braccia vispe.
<"Hey Bilba! Questi sono tuoi?"> rise Primula.
Corse da lei.
Primula, sia benedetta l'intelligente ragazzina, era in possesso di un bimbo sotto ciascun braccio, entrambi mangiucchianti una tartina.
<"Voi due piccole pesti mi avete fatto venire un colpo!"> pianse lei, energicamente abbracciandoli a se.
Con riluttanza li mise giù e li prese entrambi per mano, mentre si inginocchiò al loro livello.
<"Non allontanatevi in quel modo mai più. Mi avete fatto preoccupare da morire!">.
Loro la fissarono con grandi, occhi scusanti.
Kili stava ancora sgranocchiando la tartina ovviamente, ma Fili ebbe il senso di fermarsi e di parlare.
<"Ci dispiace Sig'ra Baggins," iniziò lui, e Kili mosse la testa in su ed in giù, tartina penzolante dalle labbra,
<"No' volevamo.">.
Bilba sospirò.
Non sarebbe mai riuscita a tenere il broncio con dei bambini.
<"Beh, va tutto bene ora, nessun danno inflitto. Semplicemente, provate a stare più attenti la prossima volta.">.
Lei rigettò lo sguardo a Primula, la quale stava sorridendo, raggiante.
<"E grazie tante cara. Spero che non siano stati un problema di troppo,"> disse Bilba goffamente, anche solo immaginando quanto la situazione potesse apparire stramba dall'altra parte del manico.
<"Oh non sono stati affatto d'impiccio! Piccoli tesori, e così teneri! Quali sono i loro nomi?"> squittì lei.
Primula era una ragazzina eccitabile.
Una Brandybuck, se mai ce ne fosse stata una.
<"Oh, beh, questo è Fili,"> disse Bilba, gesticolando verso il biondo, il quale fece un piccolo inchino, <"e questo è Kili,"> il quale fece un piccolo ruttino.
Primula ridacchiò.
<"Mi hai davvero salvata prima però. Se c'è qualsiasi cosa che io possa fare—">.
<"Posso badarli?"> chiese Primula con entusiasmo.
Bilba batté le palpebre.
Non esattamente quello che si sarebbe aspettata.
<"Sarai in cima alla lista,"> rassicurò Bilba, e Primula saltò dalla gioia.
<"Dobbiamo iniziare ad avviarci, salutate bambini.">.
I bimbi fecero 'ciao' con la mano verso la ragazzina, e lei ricambiò il gesto con un gran sorriso.
Il cuore di Bilba iniziò a rallentare, propenso e ritornare ad una serie di battiti naturali, mentre si incamminavano di ritorno attraverso il Mercato, non curanti degli sguardi altrui.
Percorse le strada di ritorno in cima alla Via Dei Baggins, e riesumò Thorin e Hamfast, ridenti per una storia dov'erano involti troppa birra ed un ferro di cavallo.
Hamfast la salutò allegramente, e Bilba sprofondò nella sedia riservata esclusivamente a lei.
Fili e Kili fecero a gara per mostre a loro zio tutto quello che loro (Bilba) avevano preso, e Thorin le diede una tregua.
Riportò i bambini in camera e sistemò i nuovi vestiti nel loro armadio, e fece lo stesso con quelli ricevuti per se, mentre i bimbi giocavano con i giocattoli che Bilba gli aveva donato.
Si afflosciò nella sedia affianco a Bilba, e fece un lungo fischiettio.
<"Ricordami di non avere mai dei figli."> scherzò lei debolmente.
<"Concordo.">.
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Scacciati e Accolti
FanfictionIn seguito alla caduta di Erebor e la tragedia di Azanulbizar, molti nani hanno iniziato ad odiare la stirpe di Durin. Dopo aver perso suo nonno, padre, e fratello, tutto quello che a Thorin è rimasto sono i suoi nipoti, i quali non sono più che lat...