Tell me a lie, Niall.

172 12 2
                                    

Insieme da ormai tre anni, Niall e (Y/N) sono una coppia solidissima,  lui le ha anche chiesto di sposarla e tra un anno ci saranno i preparativi, hanno deciso di rimandare per fare tutto con calma, tra gli impegni di lui, gli studi di lei, è un casino.
Lui quel giorno doveva uscire, lei sarebbe rimasta a casa mentre lui andava da sua madre alla sua vecchia casa a prendere ciò che era rimasto da portare nella casa dove si erano appena trasferiti insieme.
Sfortunatamente, non è esattamente questa la verità.
"Niall, a che ora parti?" 
"Tra dieci minuti, torno tardi."
"Ci vuole cosi tanto per caricare le tue cose e venire qui?"
"Ti ho già spiegato che oltre la mia roba, devo badare al figlio di mio fratello, perchè loro hanno una cena stasera."
"Sarei potuta venire anche io, non riesco a capire perchè non hai voluto farmi venire con te, avrei potuto darti una mano." Sbuffa e mi da un bacio sulla guancia, caricandosi il borsone.
"Perchè ti ho detto che la moglie di mio fratello non si fida ad avere altre persone in casa che badino al figlio."
"Ma mi conosce da anni..."
"E' particolare per quanto riguarda il figlio...Devo andare, ciao piccola."
Si congeda per poi schioccarle un rumoroso bacio sulla guancia e andarsene.
"Ciao." Sussurra debolmente lei.
------
Lei è rimasta li ad aspettarlo tutta la sera, ma lui non aveva intenzione di tornare a casa.
Senza di lui al suo fianco per troppo tempo si sentiva persa, sola, incompleta. "Dove potrà essere?" Pensava.

Lui, invece, continuava a godersi la sua serata in un modo molto differente da quello che era stato dello alla sua amata, ignara di tutto.
(Y/N) non sapeva che fare li tutta sola, decise di raggiungere il biondo a casa del fratello.
Stranamente, una volta arrivata li, non vide alcuna luce accesa. Provò a chiamarlo, una, due , tre volte...Ancora nessuna traccia.
Forse si era addormentato con il nipote, o forse lo aveva portato fuori...O forse le aveva mentito...
Frustata, si diede per vinta e l'unica cosa che le rimaneva da fare era tornare a casa, ma preferì restare nei paraggi, almeno per sgranchirsi  un po' le gambe.
Scalciando ripetutamente ogni sassolino incontrato sul suo cammino, (Y/N), rifletteva sulla situazione,cercando di capire dove potesse essere e cosa potesse essere successo, se stava bene o se gli fosse capitato qualcosa, ma immediatamente, delle vivaci risate catturare la sua attenzione e sciolsero ogni suo dubbio.
Era li, per la strada, senza suo nipote, ma con una bellissima ragazza a cui teneva la mano e sorrideva dolcemente.
Le aveva detto una bugia, ormai era evidente. Ma perchè fare tutto ciò? Perchè prenderla in giro? C'era davvero un motivo di farlo?
Quando i loro sguardi si incrociarono, il cuore di lei, oramai a pezzi, diventò cenere e gli occhi di lui lasciarono intravedere senso di colpa, sorpresa, spavento, incertezza, ma non disse niente, rimase li a fissarla, insieme alla ragazza al suo fianco. 
(Y/N) tornò a passo veloce a casa, in quella stessa casa dove si erano appena trasferiti per passare il resto dei loro giorni insieme...
Ora tutto il suo mondo era crollato a pezzi, le sue speranze erano bruciate e tutti i suoi progetti con lui andati in frantumi, con un cuore spezzato da riparare e una vita da gestire cercando di abituarsi alla sua assenza, cercando di andare avanti senza che lui ci fosse, perchè alla fine era questo quello che doveva fare: andare avanti. Non poteva certamente perdonarlo dopo averla illusa in quel modo e aver fatto un passo cosi importante con lei, per quanto un amore possa essere forte come quello che provava per lui, non significa che si è  costretti a sopportare tutto.
Doveva avere rispetto per se stessa, e il primo passo per farlo era lasciare lui e tutto ciò che avano condiviso insieme, dimenticare era difficile, ma non impossibile.
Era una lunga battaglia, ma ci sarebbe riuscita.
Ed ecco che li, mentre pensava a come avrebbe dovuto agire, senti la porta principale sbattere e dei passi veloci arrivare verso di lei.
Aveva nel frattempo già cominciato a fare le valigie, non era più il posto a cui apparteneva.
"Ti prego (Y/N), posso spiegarti."
Le sue parole non avevano alcun effetto su di lei, rimbalzavano su di lei, era diventata insensibile, perchè sapeva che doveva essere forte, doveva esserlo per fargli vedere che poteva benissimo non cedere, per dimostrare poteva farcela, anche senza di lui.
"Sono curiosa di sentire la tua prossima stronzata, perchè a quanto pare quella di prima o tutte quelle precedenti, non sono bastate." Trattenne le lacrime , lui non le meritava.
La distanza venne meno quando lui la prese per le mani e si mise in ginocchio, supplicandola di non andarsene.
"E' vero, non ci sono giustificazioni per quello che ho fatto, ma non voglio perderti per questo, non posso."
"Perchè Niall? Perchè? A cosa è servito tutto ciò? Non ti andava bene quello che ti davo? Non ti andava bene quello che sono? Potevi lasciarmi prima di chiederti di sposarti se davvero non volevi farlo!!!" Chiuse la valigia dopo essersi staccata dalla sua presa e la poggiò sulle rotelline, prese il suo giubbotto, e comincio ad andare per la sua strada.
"So che tutto questo può sembrare assurdo, ma io ti amo (Y/N), davvero. Sono un coglione, lo so. Ma perfavore, perdonami." La trafisse con il suo sguardo supplicante, ma lei si obbligò a non cedere, sapeva che era la cosa giusta da fare, e lo fece.
"Addio." Disse per poi chiudere la porta dietro di se.
**
Tornò a casa della madre, in attesa di trovare una nuova collocazione, poichè aveva già venduto la sua vecchia casa. Lui continuò a chiamarla per giorni, insistentemente, ma lei non cedette. Restò giorni e nottate a piangere, cercando di ritrovare il senso della sua vita, non riuscendo a trovarlo.
La mamma cercava di consolarla, ma in quel momento era inutile.

Lui l'aveva ferita, distruggendo qualcosa che ancora non era iniziato, dopo aver coltivato una bellissima relazione di tre anni con lei, e chissà da quando andava avanti la storia.
Chiedeva a se stessa se sarebbe mai riuscita ad amare di nuovo, se aveva fatto bene, cosa avrebbe fatto poi della sua vita, come avrebbe fatto ad abituarsi a stare senza di lui per  cosi tanto tempo? Sembrava la fine, forse lo era...

-3 anni dopo.-
"Tesoro, stai andando da lui?"
"Certo, mamma. Oggi è il suo compleanno, non posso mancare."
"Allora non ti aspetto sveglia." Ironizzò la mamma.
"Non ho più quindici anni, tranquilla." Scherzò lei.
"A dopo ma' "
"Ciao tesoro."

Raggiunse il suo ragazzo, con cui era fidanzato da un anno e mezzo, la trattava come meritava, cercava di non farla soffrire,  la faceva sentire amata e apprezzata, come non si era mai sentita prima, era tutto ciò di cui aveva bisogno.
La rottura con Niall è stata dura, ma alla fine ha lavorato su se stessa e si è stancata di piangersi addosso e ha cominciato la sua guarigione.
Ha ricominciato a vivere, a uscire, a conoscere persone, qualcun altro che le facesse dimenticare  ciò che la lacerava ma che le facesse ricordare che a tutto c'è una soluzione.
Ed ora, è felice, e non potrebbe chiedere di meglio.




Spero vi sia piaciuto.
-All the love xxx

[Immagina1D] (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora