"Buongiorno!" Saltella per la cugina aggrappandosi a lui da dietro.
"Hey bambolina, hai fame? Stavo pensando di andare da 'frittelle e pancakes', ovviamente se ti va..."
"Mi piacerebbe ma tra poco devo uscire, torna un mio amico che non vedo da tanto e gli avevo promesso di incontrarci, dobbiamo andare proprio lì in realtà...Se vuoi puoi venire, lo avverto con un messaggio..."
"No." Risponde secco Niall. "Non ce n'è bisogno, non preoccuparti. Lo conosco? "
"No, non è possibile dato che è un mio vecchio amico di scuola, neanche ti conoscevo a quei tempi..."
"Come mai vi vedete? Da dove torna?"
"Lui abita in Canada... Dopo le superiori è andato li per studi e abbiamo continuato a sentirci ma non ci siamo più visti, oggi torna per stare con i suoi ma ha detto che loro non saranno a casa prima di oggi pomeriggio e che se ero libera voleva vedermi stamattina..."
"Quindi tieni molto a lui?" Chiede il biondo con uno strano luccichio agli occhi fissandola intensamente in attesa di una risposta.
"A cosa alludi? " Lui alza le mani in difesa e fa spallucce "A niente, devo solo capire cosa dovrei pensare...."
"Cosa dovresti pensare?" Chiede retorica lei "Hey....Non vado li per flirtare con lui, non ho cattive intenzioni, non mi interessa come pensi e non ho occhi per nessun altro se non per te..."
"Va bene..." Sussurra lui abbassando la testa e cominciando a lavare i piatti, dandole le spalle.
"Amore..." Mette le mani sulle sue spalle e si alza sulle punte per arrivare alla sua altezza "Vieni con me...Se credi che qualcosa di brutto possa succedere allora vieni, non ho niente da nascondere..."
"Mi fido." Mormora lui convinto.
"Allora qual'è il problema?" Insinua le sue mani sotto la sua maglietta mentre con la bocca lascia una scia di baci lungo il suo collo, scatenando in lui dei brividi.
"(Y/N).." ansima supplichevole
"Mmm."
"Smettila..."Supplica lui bloccando le mani che avevano cominciato a vagare sul suo petto.
"Niall, parla con me.Dimmi cosa c'è che non va, devo andare a vedere un vecchio amico, niente di più." Ammette sicura lei.
"Lo so."
"E allora?"
"Allora cosa?!" Alza la voce diventando leggermente rosso voltandosi verso di lei. "Non ho niente che non vada! È vero che mi fido di te, ma non mi fido di lui."
"Quindi sei geloso?"
"È così importante saperlo?"
"Per me si, perché se hai qualche insicurezza vorrei cercare di farti stare meglio."
"Non posso mettermi in mezzo tra voi due e non voglio."
" Non ti metteresti in mezzo, perché non deve succedere nulla!"
"Questo lo so! Ma non voglio sentirmi in colpa per aver rovinato una che poteva essere una splendida giornata con un amico di vecchia data a causa della mia gelosia, quindi vai tranquilla e chiudiamo questo discorso. "
"Per me non finirà fino a quando non sarai tranquillo."
Niall inspira profondamente chiudendo gli occhi e la stringe a se carezzandole i capelli dolcemente.
"Vai." Mormorà dandole un bacio sui capelli
"Tu starai bene?"
"Fino a quando tu stai bene si"
"A dopo." Si congeda lei lasciandogli un leggero e dolce bacio sulle labbra, come se avesse paura di ferirlo.
"Divertiti piccola."
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Seduta al locale da sola in attesa del suo amico, ripensava alla discussione avuta prima con il suo ragazzo. Le era capitato più volte di vederlo ingelosirsi, ma mai cosi tanto come quella mattinata, c'era qualcosa di più nel suo tono, nel suo comportamento, nei suoi gesti, era come se ci fosse della pura insicurezza, come se avesse paura di non essere abbastanza rispetto a qualcuno che lei conosceva da più tempo, con cui magari poteva trovarsi meglio e con cui poteva avere più confidenza, ma tutto questo per lei non sarebbe mai stato paragonabile a tutto ciò che Niall le faceva provare e a ciò che la loro relazione rappresentava per lei.
Lui era il suo punto di riferimento, la sua ancora, la luce nell'oscurità, la salvezza da ogni incertezza, lui era parte di lei.
Era assurdo per lei che lui potesse sentirsi in quel modo, ma vederla cosi contenta di rivedere quel vecchio amico deve averlo messo in difficoltà, ma è anche comprensibile, anche se lei si fida di lui, la paura di perderlo è costante.
Immersa nei suoi pensieri, non si accorge del ragazzo appena entrato che si dirige verso la sua direzione...
"Credevo di avrebbe resa felice vedermi, non che avresti avuto questo muso lungo." Gioca lui mostrando un sorriso enorme aprendo le braccia vedendola alzarsi per correre ad abbracciarlo.
"Oddio è cosi bello rivederti!" Confessa lei entusiasta con le mani strette al suo dorso e la faccia schiacciata sulla sua felpa.
"Mi sei mancata..." Mormora lui dolcemente.
"Come stai?" Chiede lei staccandosi lentamente da lui per guardarlo in faccia.
"Benone, anzi direi alla grande! E tu? Ti vedo in splendida forma!"
"Eh già, l'amore fa questo effetto..." Ammette lei sorridendo ampiamente in cerca di una sua reazione.
"L'amore?" Chiede lui alzando un sopracciglio.
"Già."
Entrambi prendono posto sulle sedie uno di fronte all'altro e si guardano curiosi, come per osservare tutti i cambiamenti che si sono persi in tutti questi anni.
"E sentiamo..." Intavola lui con un sospiro "Chi è il fortunato?"
"Si chiama Niall, avrai tempo per conoscerlo dopo, viene lui a prendermi..."
"Niall, eh? E da quanto state insieme?"
"Un anno."
"E non me ne hai mai parlato?" Domanda lui frenetico.
"Non so, non mi pareva il caso di mettere in mezzo l'argomento, insomma...Preferivo dedicarmi alla nostra amicizia senza mettere in mezzo altro, non voglio essere una di quelle persone che mette in mezzo ad ogni argomento la propria relazione sentimentale."
"Be', non mi sarebbe dispiaciuto saperlo, per tua informazione."
"Tu invece? "
"Nah, non ho il tempo, sai come sono , prima il dovere , poi tutto il resto."
"Già, me lo ricordo." Ridacchia lei.
"E' cosi strano rivederti dopo cosi tanto tempo, sei prima eri bella ora sei ...wow." Dice lui osservandola sbalordito.
Lei arrossisce e lui ghigna.
"Arrossisci ancora ai complimenti?"
"Credo che questo non cambierà mai." Ride anche lei, ma svia il discorso avvertendo un'aria troppo piena di battutine per flirtare.
"Com'è andato il viaggio?" Chiede premurosamente.
"E' stato stancante ma tutto bene...A sapere che qui faceva cosi caldo avrei tolto la felpa."
"Io sento freddo...Come fai a dire che fa caldo? Siamo in inverno."
"Io vivo in Canada, c'è una leggera differenza di concezione del freddo..." Afferma lui ridendo.
"Ti va di prendere qualcosa?" Offre lei.
"Pancakes e cioccolata calda?"
"Ovvio."
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"Qui le cose non sono cambiate per niente, il servizio del locale è anche migliorato..." Osserva lui.
"Hanno cambiato gestione, ora è un'attività di famiglia, le figlie del proprietario sono molto simpatiche."
"Se non dovessi ripartire tra pochi giorni potrei provarci..."
"Il solito...."
"Stavo scherzando. C'è una cosa che vorrei dirti...."
"Certo, aspetta un secondo, invio un messaggio a Niall per venirmi a prendere." Digita il testo sulla testiera e invia il messaggio con l'orario.
" Avrei voluto passare molto più tempo con te, vederti più spesso, uscire...Non so, ci conosciamo dalle superiori eppure non abbiamo mai avuto tempo di conoscerci veramente."
"E' vero, però sai...Tu hai preso la tua strada, hai continuato i tuoi studi...Al liceo ognuno aveva il proprio gruppo di amici e credo che non ci sia mai stata l'opportunità di uscire tutti insieme...Strano a dirsi ma è cosi."
"Anche se noi ci siamo sentiti per anni per telefono..."
"Ma non siamo mai andati oltre quello, strano no?"
"Forse se fossimo stati in classe insieme sarebbe stato diverso..."
"Già, menomale che il tuo amico usciva con un ragazzo del mio gruppo e quella sera ci ha fatto conoscere, ricordo benissimo quando il tuo amico mi ha dato il tuo numero dicendo 'prova a scrivergli, è un idiota ma è simpatico.' Aveva ragione hahah."
"Se non fosse stato per lui ora non saremmo neanche qui, dovrei ringraziarlo prima o poi..."
"Non esagerare." Diventa rossa lei.
"Non esagero, è divertente come abbiamo perso i contatti con quelli delle nostre classi ma siamo rimasti in contatto noi, eh?" Ride lui.
"Davvero insolito, ma ognuno ha preso la sua strada, io credo di essere l'unica ad essere rimasta nelle vicinanze."
"Come va l'università?"
"Una meraviglia, ho ottimi voti, professori competenti e il mio indirizzo mi soddisfa molto, e a te?"
"Stavo pensando di cambiare indirizzo sinceramente..."
"Come mai?"
"Non sono convinto degli studi che sto facendo, vorrei provare a cercarmi un lavoro..."
"Non te lo consiglio ma ehi, se passi per queste parti fammelo sapere." Scherza lei.
"Stanne sicura, devo confessarti che..."
"Cosa?"
"Mi piaci dal primo momento che ti ho vista. Avrei voluto chiederti di uscire qualche volta ma ero troppo timido per farlo e ora che mi sento di farlo, sei fidanzata..." Lei comincia a sentirsi a disagio per la confessione e avvampa.
"Io...Mi dispiace..."
"Non è colpa tua, non prendertela, potevo provarci prima, tu ti sei fatta una vita ed è giusto che sia cosi."
Lei lo guarda non sapendo cosa dire, lui si alza e la invita ad alzarsi dal tavolo e lasciare il locale, cosi lui paga il conto ignorando le insistenze di lei e fanno per uscire, dopodiché...
"Mi ha fatto veramente piacere rivederti, mi dispiace di averti messa a disagio, spero che per te non sia un problema continuare a sentirci."
"No, assolutamente."
"Allora ...Ciao..." Lui si avvicina per quello che inizialmente da l'impressione di essere un abbraccio, ma si trasforma in un tentativo di baciarle l'ingenua ragazza, che non ha bisogno di allontanare il ragazzo, perché lo fa una voce. " GIU' LE MANI DALLA MIA RAGAZZA!"
Continua....
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[Immagina1D] (#Wattys2016)
FanfictionImmagina sugli One Direction, ogni diritto è riservato.