Best Song Ever.

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Lei si trova a scuola, con le sue compagne di classe ed hanno appena terminato una lunga  e straziante ora di educazione fisica e si reca con esse nello spogliatoio femminile, durante il tragitto scorge il ragazzo che le piace insieme al suo gruppo di amici, anche loro sudati fradici per l'ora precedente e incrocia il suo sguardo; asciugamano  si adatta perfettamente al suo collo bagnato, la canotta sudata che lascia intravedere i suoi addominali scolpiti e i suoi pantaloncini della tuta grigi che gli conferiscono un'aria ancora più attraente.
La fissa intensamente e con quel marrone caramello la trascina su un altro pianeta per quelli che sembrano secoli ma in realtà sono secondi , fino a quando lui non distoglie lo sguardo e segue i suoi amici nello spogliatoio maschile.
Come faccio a dirgli che mi piace? Lui è cosi bello, popolare, adorabile, gentile...Se quando glielo dicessi mi ridessero tutti in faccia? Se lui non solo mi rifiutasse, mi offendesse o prendesse in giro insieme agli altri? 
Credo che sarebbe la cosa che mi ferirebbe di più, non solo non gli piacerei, ma mi prenderebbe in giro per tutto l'anno scolastico e i prossimi a venire.
Almeno non lo farebbe fino al quinto, lui è già al quarto anno e io sono solo al secondo , dovrebbe trovarsi in quinto ma è stato bocciato.
"Ragazze, avete visto quanto è figo? Diventa più bello ogni minuti che passa." Dice una ragazza appartenente al gruppo.
"Già, quando ti deciderai a dirgli che ti piace?" Dice la migliore amica di lei.
"Mai, credo." Risponde lei.
"Cosa?! Perché mai?"
"Ma mi hai vista?Ho i capelli tutti arruffati, non sono bella ne tantomeno carina, come credi che possa piacergli? Vado in giro senza trucco, ho le occhiaie e una pelle cadaverica, sembro uno zombie. Come credi che potrei mai piacere a un tipo come Zayn?"
"La maggior parte delle cose che hai appena detto fa parte dei tuoi complessi mentali, è tutto nella tua testa, non è assolutamente vero." Dice la ragazza del gruppo.
"Non importa, ormai ci ho rinunciato."
"Ci hai rinunciato? Ma se neanche ci hai provato!"
"E neanche ci voglio provare, il rifiuto mi farebbe troppo male."
"E se ti dicesse invece che anche tu gli piaci?"
"E perché non me lo avrebbe detto ancora?"
"E perché tu non glielo avresti detto ancora?" Lei rimase spiazzata e fece scena muta "Non saprai mai la verità fino a quando non ci avrai provato." dice la migliore amica.
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"Smettila  di riempirmi di questa roba appiccicosa!"
"Sta' ferma!Mi manca ancora poco, è veramente strano vederti con delle ciglia."
"Cosa vorresti dire? Che prima non le avevo?"
"Erano cosi corte e chiare che neanche erano visibili."
"Non posso farci niente se Madre Natura  mi ha fatto nascere in questo modo."
"Puh, e vogliamo parlare delle tue sopracciglia? Un goblin eri!"
"Grazie, tu sai davvero come farmi sentire bella e a mio agio!"
"Ah, e la prossima volta che abbiamo educazione fisica, portati la maglietta di ricambio, non tenere la stessa; puzzi!"
"Hey!!!"
"Nessun ragazzo vorrebbe avvicinarsi ad una ragazza che emana un odore sgradevole, e poi dici che non ti si fila!" Dice l'amica con nonchalance
"Tu mi fai sentire MOLTO meglio..."
"Non c'è di che, altrimenti a cosa servono le amiche."
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Jeans nuovi, maglietta pulita, un po' di trucco e quei capelli disordinati raccolti in una bellissima e ordinata coda di cavallo che può risolvere momentaneamente il problema di quell'orrore di capelli; dichiararsi al ragazzo per cui si ha una cotta non è cosa da tutti i giorni, bisogna essere preparati.
La campanella della ricreazione era scattata, i ragazzi dell'istituto cominciavano a formare mandrie vaganti per i corridoi, la sua ansia aumentava ad ogni battito e il momento tanto atteso si faceva sempre più vicino.
"Che aspetti?!" Urlò la sua migliore amica dopo esser sbucata da dietro.
"Ho una paura tremenda, non è facile."
"Nessuno ha detto che è facile, ma una volta che glielo avrai detto tutto lo diventerà."
"E' una paura che non riesco ad affrontare, mi dispiace."
Vedendolo arrivare, l'amica la spinge nella sua direzione,  facendola cadere nelle sue braccia , e una volta trovatasi in quella situazione, comincia a balbettare parole incomprensibili.
"Hey, come va?" Chiede lui con un sorriso raggiante con lei ancora nelle sue braccia.
"S-Scusami...E' stato un incidente..."
"Non preoccuparti. Stai bene?" Chiede continuandole a sorridere.
Lei annui semplicemente con l'imbarazzo evidente sulla faccia.
"Sono Zayn." Si presenta lui rimettendola al suo posto.
"Sono (Y\N)..."
"Stavi andando in qualche posto in particolare?"
Lei si gira verso la sua migliore amica che ha osservato tutta la scena da lontano e chiede il suo consenso che lei non esita a darle.
"Emm...In realtà...Io volevo..." Lo guarda per qualche istante negli occhi pentendosene subito quando inizia a scordarsi ciò che era venuta a fare, scuote la testa  e continua :" Ero venuta qui per parlare con te." Dichiara dopo essersi schiarita la voce.
Lui la guarda confuso ma interessato, i loro corpi si trovano ancora a distanza ravvicinata.
"Sono curioso, dimmi..."
"Non è facile per me dirlo, mi piace per l'imbarazzo che sto creando e mi dispiace se ne creerò tanto anche a te quando te lo dirò ma devo dirti che...Tu mi piaci Zayn..Ora lo so che ti metterai a ridere e mi prenderai in giro e..." Confessa tutto ad un fiato, rossa come un peperone.
"Perché ci hai messo tanto? Era un anno che desideravo che me lo dicessi!" Esclamò lui con la voce un po' più stridula e un sorriso dolce, ancora più grande del precedente...
"Aspetta tu COSA?"
Lui scoppia a ridere guardando la sua faccia e lei si sente sollevata perché tutte le sue paure si sono dissolte in un colpo solo e aveva vagamente capito che forse anche lui provava lo stesso, non capiva se stava ridendo per prenderla in giro o solamente per la faccia che aveva in quel momento.
Lui annui energicamente con la testa mentre la guardava divertito mordendosi il labbro "Già, avrei aspettato la fine dell'anno per dirtelo, non so se lo sai ma sono stato bocciato, questo anno avevo intenzione di aspettare perché avrei voluto prendere i voti necessari per passare in quinto, non avevo idea che tu provassi lo stesso, ma un rifiuto mi avrebbe distratto dal mio recupero e non me lo sarei potuto permettere, mi dispiace se hai aspettato cosi tanto per saperlo." Si ferma per osservarla "Sicuramente dopo questa confessione so che non ho rischio che il mio studio possa fallire...Dai su, non fare quella faccia, credevo di dire qualcosa che ti avrebbe fatto contenta." Scoppia a ridere di nuovo dato che lei aveva spalancato la bocca, mentre da lontano Zayn aveva  notato l'amica esultare come una cheerleader emulandone una vera con tanto di pompon.
Dopo un lungo momento di silenzio, (Y/N) si decide a parlare di nuovo "Tu non mi stai prendendo in giro, vero?"  Chiede con tono insicuro, ma sorride quando lo vede scuotere la testa sicuro con il labbro tra i denti.
"Quindi..." Comincia lei dondolandosi sul posto con le mani congiunte come una bambina per l'imbarazzo.
"Quindi...Ti va di uscire con me?" Domanda con gli occhi colmi di speranza.
"Ne sarei entusiasta" Ammette lei dolcemente abbassando lo sguardo.
"Facciamo martedì dopo la scuola?" Quell'atteggiamento insicuro non era solito del suo aspetto, ma lo rendeva tremendamente adorabile.
"Certo, allora...Ci vediamo martedì...E tutti gli altri giorni..." Gioca lei con timidezza, ridendo nervosamente cercando di darsi forza per avvicinarsi a lui e dargli un tenero bacio sulla guancia per poi guardarlo e andarsene.
"Non vedo l'ora..." Dice lui sussurrando, mentre si tocca la guancia dove lei lo ha baciato.


[Immagina1D] (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora