31. -Special Operations Squad-

2K 198 65
                                    

-Squadra Operazioni Speciali!- Gridarono in coro quattro ragazzi portando la mano destra sul cuore.

Tutta la squadra sorrise ai genitori di Eren e ai due fidanzati ancora sorpresi da una tale accoglienza.

L'unica ragazza si avvicinò presentando tutta la squadra e facendo accomodare gli 'ospiti' in una saletta.

Il giovane biondo portò dei caffè per tutti e si sedette accanto ai membri della squadra.

-Cosa possiamo fare per voi?- Domandò allora il ragazzo dall'aria più anziana, mordendosi la lingua.

-Si è fatto male?- Si preoccupò Armin estraendo un fazzoletto per il poliziotto.

-È ormai un'abitudine non si fa mai male veramente, parla troppo veloce e si ferisce così.- Spiegò il ragazzo dalla pelle olivastra.

Oruo accettò di buon grado la gentilezza del più piccolo.

-Lasciatelo perdere, diteci cosa vi porta qui.- Continuò Petra sorseggiando il suo caffè.

-Vede... è una storia un po' lunga.- Disse la madre di Eren ancora frastornata.

-Siamo tutt'orecchi.- Risposero in coro i quattro ragazzi.


-Non immaginavamo di certo una storia così particolare...- Borbottò Oruo tra sé e sé.

I genitori del castano avevano spiegato a grandi linee la perdita del figlio, tralasciando le minacce della nipote. Si erano soffermati sul rapimento da parte di Kenny Ackerman.

I poliziotti erano meravigliati da tale fatto, solitamente commetteva un omicidio a sangue freddo e si limitava a quello.
Non si aspettavano che potessero rapire il nipote benché meno un ragazzino estraneo alla denuncia di tempo prima.

-Capisco. Potete descriverci vostro figlio?- Domandò Eld prendendo un foglio ed una penna.

Eren era l'unica persona che stessero veramente cercando, ma la preoccupazione dei due fidanzati e dei genitori del ragazzo ricadeva persino su Levi.

Tuttavia non sapevano molto dell'uomo e da una foto non riuscivano ad intravedere perfettamente la statura o i particolari specifici del volto del corvino.

Il ricordo del figlio chiuso in casa senza poter uscire o vedere nessun altro fece riflettere ancora Carla.

'Come potevo essere così convinta che fosse meglio così per lui?' Pensò dandosi dell'infantile per aver lasciato la sua ansia prendere il sopravvento.

Armin e Jean si erano occupati di descrivere l'amico al posto dei genitori.
I poliziotti non chiesero nulla dell'altra persona, data la sua fama dentro la centrale.

'Denunciare il proprio zio dev'essere stato un fatto molto parlato.' Si ritrovò a riflettere il biondo. 'Chissà cosa lo ha portato a denunciarlo.'

-Bene. Faremo il possibile per rintracciare quell'uomo. Siamo stati formati apposta per questo da tempo, ormai.- Parlò alla fine Gunther.

-Vi ringraziamo.- Annuirono insieme i due fidanzati e i genitori di Eren.

Quando furono sul punto di uscire, Armin si bloccò tirando il braccio di Jean.

Lasciò uscire i genitori prima di mormorare all'orecchio del fidanzato di aver altro da chiedere alla squadra.

-Certo, ma cosa vuoi sapere?-

"You Saved Me!" //EreRi\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora