12 A.M.
I due amanti stavano riposando dopo la loro prima volta. Entrambi erano felici, Eren abbracciava l'uomo più grande stringendolo con un braccio al petto.
Sentiva il respiro del corvino rilassarsi, mentre lui lasciava andare un sospiro.
Non era riuscito a prendere sonno, ma non gli importava. Restare accanto a Levi era ciò che voleva in quel momento, vederlo dormire privo da ogni pensiero e preoccupazione era ciò che lo rendeva tranquillo.
Il trillo del campanello lo riportò alla realtà, si mosse senza svegliare il più grande e lo ricoprì con le coperte.
Indossò velocemente degli abiti prima di andare a controllare al piano inferiore.
Aprì la porta ritrovandosi di fronte un uomo.
L'aveva già incontrato la mattina precedente, indossava sempre abiti scuri, un cappello nero e il suo sguardo atroce.-Salve.- Lo salutò sorridente il castano.
-Eren, correggimi se sbaglio.-
-Sono io. Lei è lo zio del mio 'papà'?- Domandò ancora sorridente il più piccolo.
-Tuo padre?- Si accigliò l'uomo stringendo i pugni.
-Si! Ieri gliel'ho detto, mi insegna tante cose.- Rispose facendo entrare lo zio di Levi.
-Credevo fosse il tuo insegnante.- Ammise il più grande.
-No. Perché lui è un insegnante? Non lo sapevo.- Si stupì il ragazzo chiudendo la porta.
Fece strada all'uomo facendolo accomodare in salotto.
-Ha parlato con suo nipote? Spero vada tutto bene.- Chiese allora per rompere il ghiaccio.
-Volevo farlo oggi, ma forse non è il momento.- Borbottò sedendosi sul divanetto insieme al giovane. -Quindi è vero che vivete insieme?-
-Si. 'Papà' mi cresce da ormai mesi, vivo con lui e gli voglio tanto bene.- Rispose felice il castano.
-Si è proprio addolcito.- Commentò lo zio di Levi.
-Ma come sa della nostra convivenza?-
-Me l'hanno detto dei suoi amici.- Rispose scrutando il volto sorridente, ma malridotto del ragazzo.
I due rimasero in silenzio per qualche minuto, poi al più piccolo tornò in mente le parole utilizzate dal corvino la notte precedente.
'Questo signore ha picchiato il mio papà! Allora è cattivo.' Il ragazzo si preoccupò non passando inosservato all'uomo accanto a lui.
-Vado a chiamare Levi.- Parlò di scatto alzandosi dal divano.
-Non ce n'è bisogno.- Mormorò lo zio del corvino alzandosi ed afferrando un polso del più piccolo.
Lo bloccò al muro puntandogli al collo un coltellino a serramanico. Eren tremava di terrore mentre l'uomo sghignazzava nel vederlo spaventato.
Il castano pensò bene di far la cosa più stupida da fare in quel momento. Gridò il nome dell'amato con più fiato che poté.
-Sai credevo mi stessi prendendo in giro, prima, con la tua eccessiva bontà. Non pensavo di certo fossi così stupido.- Mormorò spostando il coltellino sul ventre del ragazzo. -In momenti come questi non si deve gridare. Papà non te l'ha insegnato?-
Le lacrime sgorgarono dagli occhi del giovane pensando alla sua morte istantanea.
Si diede per spacciato così chiuse gli occhi e si arrese all'uomo che si ritrovò a terra poco prima che potesse affondare il coltello nel ventre del giovane.
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"You Saved Me!" //EreRi\\
FanficImmaginate un ragazzo di 16 anni, felice. Immaginate un ragazzo di 16 anni, che tutti i giorni li passa col suo migliore amico. Immaginate un ragazzo di 16 anni, innamorato. Avete immaginato? Bene. Dimenticate tutto! Immaginate, invece, un ragazzo d...