Dopo quella visita, i due ragazzi, non erano tornati. Non si erano messi d'accordo con la coppia, ma Isabel aveva accennato che sarebbe stata felice di far visita al cugino ogni tanto.
La madre del piccolo passava giorno e notte a chiedersi quando sarebbero tornati, in preda all'ansia.
'E se quei due tornassero armati? Con qualche amico? E se lo rapissero? E se gli facessero del male?' Carla non si domandava altro da settimane.
Nel frattempo aveva tagliato i ponti con quasi tutti. Gli unici erano stati i nonni del piccolo, i genitori della donna, ma presto iniziò a vedere anche loro come una minaccia.
Il padre di Eren, Grisha, si era fatto convincere dalla moglie. Nemmeno lui considerava positivamente la nipote, ma non avrebbe considerato una minaccia i suoi amici. Essendo, però, molto assente in casa e sommerso dal lavoro alla fine si era trovato a concordare con la consorte.
-Tesoro, voglio che nostro figlio frequenti una scuola privata. Se possibile in casa nostra.- Accennò la donna una sera dopo mesi di ansie e paure.
-Cara, non credo che impedire ad Eren di conoscere altri bambini sia un male.- Si contrappose gentilmente l'uomo.
-Può stare con Armin, il figlio degli Arlert. È nato da ormai tre mesetti, no?- Propose Carla.
-Non lo porteranno mai.-
-Perché no?- La giovane madre posò la forchetta sorpresa.
-Perché abbiamo perso i contatti. In più in città non li vedo più, non vorrei che si fossero trasferiti.-
La donna annuì abbassando lo sguardo sul piatto. Intanto il bambino sbatteva i pugni sul tavolo ripetutamente, era sul punto di piangere per la millesima volta in quella giornata.
Grisha portò suo figlio in camera da letto, lo adagiò lasciandogli un leggero bacio sulla fronte. Per addormentarlo gli lesse una storia che al piccolo piaceva tanto, parlava di un capitano che con la sua spada sconfiggeva dei potenti giganti ed era considerato l'uomo più forte del mondo.
Il piccolo si addormentò sorridente, così il padre tornò in cucina dalla moglie.
L'abbracciò da dietro. –Credi sia giusto fare così?- Gli domandò lasciandole un bacio sulla guancia.
-Ne sono sicura, voglio il meglio per nostro figlio e voglio che sia al sicuro da tutti e dal mondo.- Rispose in sussurro la donna.
L'uomo annuì dirigendosi verso la porta d'ingresso, seguito da Carla.
-Mi hai convinto.- Ammise Grisha. –Quando sarà il momento mi occuperò della sua istruzione, personalmente.-
La moglie raggiante di gioia diede un bacio al marito, mentre l'uomo la stringeva a se. Si salutarono e il padre di Eren uscì di casa, il lavoro lo chiamava.
// Ancora due ore di lezione...🙈
Sono felice di sapere che la storia vi piaccia😚
Accadranno tante di quelle cose che nemmeno vi immaginate😱🙈
Aggiornerò di Mercoledì e di Sabato💕\\
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"You Saved Me!" //EreRi\\
FanfictionImmaginate un ragazzo di 16 anni, felice. Immaginate un ragazzo di 16 anni, che tutti i giorni li passa col suo migliore amico. Immaginate un ragazzo di 16 anni, innamorato. Avete immaginato? Bene. Dimenticate tutto! Immaginate, invece, un ragazzo d...