1. Ammazzatevi

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Sento quel rumore, così forte, che riuscirebbe anche a svegliare i ghiri.
Dopo il trasferimento di ieri, oggi devo andare lo stesso a scuola. Ammazzatevi.
Mi alzo lentamente dal letto, e mi siedo. Devo avere almeno due minuti di tranquillità
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"MAGGIEEEEE!!!SVEGLIATI" grida mia madre
Non è passato manco un minuto. Dio mio.
"MAMMA CAZZO. DAMMI IL TEMPO DI POTER ALZARE IL PIEDE" grido a mia volta
"NO. MODERA IL LINGUAGGIO CON ME" grida
"STICAZZI" urlo
"VADO A PREPARARMI. VADO A PIEDI. CALMATI, E FAMMI SISTEMARE" continuo gridando io

Ops(hi!), non mi sono ancora presentata.
Sono Maggie Lindemann, non sono una ragazza molto delicata a quanto avrete capito. Ho una mamma un papà, ovviamente, è una sorella di 13 anni, Cloe, lei è già uscita per andare a scuola, l'ho sentita poco fa. Io abitavo a Londra, e mi sono appena trasferita in California. Proprio ieri. Per colpa del fottuto lavoro dei miei. Ci sono tutti i miei amici, nemici, migliori amici, il mio fidanzato...E adesso mi ritrovo in questa merda di città. Quanto a quest'ora ero all'uscita, a ridere, ad avere attorno alle spalle il braccio del mio fidanzato Austin.
Prendo il cellulare: 7:50
MINCHIA.
Per fortuna non è molto lontana la scuola da casa mia.
(Sono vestita come nella foto su🖕, PUAHAHAH)
"MAMMA ADDIO. VADO ALL'INFERNO" grido chiudendo con violenza la porta

Non me ne fotte un cazzo di arrivare in ritardo. Quindi in presidenza il primo giorno o meno. Io cammino tranquilla.
Una macchina nera vedo che rallenta al mio passo
"Ehi" dice qualcuno
Mi giro, e vedo il finestrino della macchina abbassarsi
"Vuoi un passaggio sfigatella?" Chiede
"Sfigata a un'altra coglione. Comunque no. Oppure mi sporco entrando nella tua macchina" dico
"Sei sfigata lo stesso, non ti ho mai visto qui"
"E menomale, spero di non rivederti mai più addio"lo saluto io
Ricominciando a camminare
Il ragazzo sfreccia via.
Ammetto che era carino. Fotte sega.
SFIGATA A CHI?
****
Sono appena arrivata a scuola
Prendo il mio iPhone 6s plus per guardare l'ora: 8:25
Meglio.
Prendo un respiro profondo ed entro.
Cammino per il corridoio di questa enorme scuola, e per fortuna il primo ragazzo che trovo, lo prendo, e stringo con violenza la sua manica alla mia mano
"Tu"
Si blocca impaurito
"Si?"
"Sai qual è la 3A?" Chiedo
"Certo" risponde
"bene, ora accompagnami in quella fottuta classe"esclamo tirandolo ancora
Annuisce.
Meglio per lui.
Arriviamo davanti a una porta
"Eccola" balbetta
"Bene, addio"rispondo lasciando la presa
E lui corre via.
Busso, wow, per una volta.
"Avanti" sento dire
E così entro
"Buongiorno"dico
"Scusi lei è Lindemann?"
"E chi sennò" rispondo ovvia
La classe scoppia a ridere, e il prof mi manda un'occhiataccia. Si cavi gli occhi prof
"bene ragazzi. Silenzio. Lei è la vostra nuova compagna. Maggie Lindemann. Viene da Londra. E si è trasferita qui proprio ieri. Ci vuole parlare un po' di lei?" Chiede
"no grazie, non spreco voce" rispondo
"Emh, vada a sedersi vicino a Dallas"
Certo, prof del cazzo, come faccio a sapere chi è?
Imbecille.
"scusi?" Dico
"Vicino Dallas" Ripete ovvio
Ho perso la pazienza
"Ma grazie al cazzo. Io come faccio a sapere chi minchia è sto Dallis?"
La classe ride di nuovo
"Signorina, non vorrebbe finire in presidenza il primo giorno di scuola giusto?"
"Chi lo sa. Oh, sto perdendo entrambe l'uso delle gambe, dov'è minchio?"
"Lí" dice indicando un banco
Seguo il suo dito e ...
Oh no.
Quello di oggi del passaggio. Cammino per la classe e arrivo da 'Dallas'
Ancora davanti al banco tiro il mio zaino nel banco.
Poi faccio il giro, e mi siedo.
Prendo il telefono.
E comincio a scarellare Instangram
"Non si usa il cellulare" ridacchia Dallas
"vaffanculo"rispondo con la mia finezza
"Acida"risponde
"Tua madre quando ti ha partorito" rispondo a mia volta
In tutta risposta mi lancia un'occhiataccia
E io rispondo un con un sorrisino

Su insta, ovviamente, ho solo persone di Los Angeles. E ammetto che sto per piangere.
Non piango mai. Non piango da quando avevo 14 anni. E mi ero promessa di non farlo mai più. È strano sentire le stesse sensazioni
Ora:9:25
Devo uscire da questa classe il prima possibile. Non devo farmi vedere piangere.
Dallas, per fortuna, sembra non accorgersene.
Alzo la mano (è il primo giorno, ho un po'di pietà)
"Si Lindemann?" risponde il prof
"Posso andare al bagno?"chiedo
"Vada" rispondo il prof
E si rigira verso la lavagna per scrivere
A proposito...
Che materia stiamo facendo?
"Tu" dico a Dallas
Si gira immediatamente
"Si?"risponde
"Che materia è?" chiedo
Fa una faccia interrogativa
Si gira, chiede a qualche nerd della classe che materia è, e si rigira, per sfortuna non ho sentito la risposta
"Matematica ora, e dato che abbiamo in tutto 6 ore, questa è la seconda ora di matematica, dopo ne abbiamo due di geometria, e poi due di arte" risponde velocemente
"Ma come fai a sapere tutte ste cose?" Chiedo
"Ma appunto non le so, li ho chiesti a qualche nerd, e hanno risposto. Io sono un anno più grande di te. Sto qui solo fino a dopodomani" risponde
"Ah, vabbè, sticazzi, avevo chiesto solo la prima ora" dico
Lui sorride
Ore: 9:28
Mi alzo e vado in bagno.
Corro, corro, corro. Scavalco. Scavalco. Corro. Corro.
Non so dove sto andando.
Adesso sono in un posto bellissimo.
Mi accorgo solo ora di essere nel tetto della scuola.
Mi porto le ginocchia al petto, mi copro il viso con le mie mani. E scoppio a piangere.
Perché? Perché proprio a me? Perché non sto facendo la stronza come sempre? Perché sto piangendo? Perché sono qui in questo posto di merda, e non nelle sue braccia? Perché?
Sento delle braccia avvolgermi
Rabbrividisco a questo tocco. Mi sembra come se quella persona...Fosse Austin. Ma lui non può essere qui. No.
Tolgo le mani dal viso, e lo alzo.
Mi ritrovo davanti Dallas.
Quanto vorrei togliermi dalle sue braccia. Ma mi sento come con Austin.
E non riesco a muovermi
"Anche tu vieni qui, eh, è il posto più bello dista merda, comunque mi chiamo Cameron" dice sfoggiando un sorriso nel volto
"Maggie" rispondo
La punta della mia manica la stringo in pugno, e mi asciugo le lacrime
Però, queste fottute lacrime. Non smettono di rigarmi il volto
"Il trasferimento?" Chiede Cameron
Com fa a saperlo?
"Come fai a saperlo?" Chiedo ancora piangendo
"Lo prendo come un si" sorride lui
"Io lo prendo come un 'come fai a saperlo'," Rispondo
Ride e dice
"immaginavo"
Scoppio di nuovo in lacrime, e stringe la presa con le sue braccia
Mi sento al sicuro. Ma...
Austin.
********
"Austin" urlo
Ancora nessuna risposta
"AUSTIN" grido di nuovo
"RIPORTAMI DA TE" Urlo fra le lacrime
Sono sola, in un posto nero, c'è solo nero. E sento la voce di Austin rispondere
"Le risate, i baci, gli abbracci, le dormite, le feste, le nostre mani intrecciate, le uscite, i film, le pizze... Noi" Risponde la voce di Austin
"AUSTIN TI PREGO" grido piangendo
"Ti amo" risponde la voce
"TI AMO. TROPPO. VIENI" urlo
"È colpa tua. E dei tuoi genitori, solo colpa tua. Non sono io che devo venire. Sei tu che devi venire. Sei tu che sei andata via da me. Mi stai facendo soffrire troppo." Dice lui
"NO. NO. TI PREGO NO." Urlo piangendo
"COLPA TUA"
"COLPA TUA"
"La nostra storia è finita. Per sempre. Solo per colpa tua"
"NO, TI PREGO NON LASCIARMI. NO" grido a squarciagola
Silenzio.
Nessuna risposta
"RISPONDI"
"ADDIO"
Piango, piango, piango. Mi dispero. Urlo. Corro. Dove vado?
Lontano da questa merda di posto. Corro corro.
Mi blocco, non so dove, in ginocchio, di profilo, piangendo
Vedo una luce che mi acceca, poi...Tutto nero
******

"ehi. Ehii" sento scuotermi
Apro gli occhi...E
Mi ritrovo fra le braccia di Cameron.
"Ehi, tutto bene?"chiede
Non rispondo
"Sei tutta sudata, ti muovevi di qua e di là, piangevi, urlavi, e mi stringevi la mano, e la scuola è finita" continua
Cos...
"Oddio. Scusa davvero. Non volevo. Andiamo"
"Oh ma tranquilla" sorride
Non riesco a sorridere.
Mi scende solo una lacrima
Si avvicina a me Dallas
E mi prende il volto fra le mani.
Con il pollice mi asciuga la lacrima
"Andrà tutto bene" sussurra
Sorrido
SORRIDO.
SORRIDO.
Si allontana
"Andiamo" dice
Mi avvicino, e scendiamo.....

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ocean in the veins of a bad girl /Cameron Dallas/Maggie Lindemann/ {LIBRO 1}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora