Sono passati 2 mesi. Due fottuti mesi. Due mesi, che non esco. Due mesi che mangio una volta alla settimana, pochissimo. Due mesi che non vado a scuola. Due mesi che non mi presento al giro. Due mesi che le mie corde vocali sono in uso solo per urlare. Due mesi che non tocco il telefono. Due mesi che non parlo con qualcuno. Due mesi che non sento i ragazzi, Cameron, e Cara. Due mesi, che piango, senza mai smettere. Due mesi che fumo canne più che mai.
Sono passati due mesi. Due fottutissimi mesi.
Ma sapete? A cosa serve restare così? Si risolve qualcosa? No.
E allora? Che ci sto a fare?
Sono le 4:50 del mattino. Guardo dall'orologio. Oggi andrò a scuola. Mi alzo, mi dirigo in bagno. E mi faccio una doccia di un'ora. E anche lo shampoo. Prendo la piastra, la metto a riscaldare, e nel frattempo vado in stanza per scegliere cosa mettere.
Ho scelto, una maglietta corta e larga dell'adidas bianca, e dei jeans a vita alta chiari:Okay sono pronta.
Preparo un caffè, e lo bevo. Sono le 7:50.
Quando percorro il vialetto, sento una strana sensazione. Di vuoto. Solitudine. Mi mancano... tantissimo.
scoppio a piangere. Ma non saranno delle lacrime a fermarmi. Continuo a camminare. Piangendo. Finché non incontro gli occhi del coglione. Mi asciugo le lacrime con il polso, e continuo ad andare avanti.
*
*
*
Sono appena arrivata a scuola. Mi guardo intorno, e noto che non c'è nessuno. Entro alla seconda ora, e sono le 8:49.
Mi mancano i miei genitori, mi manca il mio migliore amico dell'anno scorso, mi manca Hope, mi manca sorridere. Mi manca tutto. Dopo aver fumato una canna, scoppio a piangere, di nuovo. Ecchecazzo, che minchia ho combinato? Non dovevo venire a scuola, ma ormai è troppo tardi.
Suona la campanella, e mi incammino per entrare. Entrare, come un entrare a me stessa. Alla nuova Maggie.
Mi asciugo le lacrime, ed entro. A testa alta, sotto lo sguardo di tutti, mentre sistemano i propri libri negli armadietti.
Vado verso il mio armadietto, e scaravento qualche quaderno alla cazzo. Mi giro e noto Dallas che mi fissa
"Cazzo guardi? Vuoi una foto? Sai dura di più"dico con tono acido
"Che puttana che sei"alza la voce
Mi avvicino a lui, lasciando l'armadietto aperto e sotto lo sguardo di tutti lo prendo per il colletto e lo sbatto nell'armadietto
"Gioia, puttana non ci sarò io, ma ci sarà tua madre. Cosa non hai capito della frase 'non permetterti più a chiamarmi così, sennò ti faccio fare i ditalini con la tua stessa testa e tuo stesso buco del culo'? Eh? Eh? Brutto figlio di troia, non metterti più. HAI CAPITO PUTTANIERE?" Dico urlando
Si libera in un colpo dalla mia presa (per il culo)
"Senti cosa, stai più calma. E poi puttaniere ci sarà tuo padre" dice ridendo amaramente
Ha appena messo in mezzo mio padre?
Dicendo che è un puttaniere, e di conseguenza sta dando della puttana a mia madre?
"MA COME CAZZO TI PERMETTI? EH? COME TI PERMETTI? HAI APPENA MESSO IN MEZZO MIO PADRE? SEI SERIO? MA IO TI SPACCO LA FACCIA BRUTTO COGLIONE VIVENTE. TU NON SAI NULLA DI ME, NON PUOI PERMETTERTI"urlo sull'orlo delle lacrime
"ah certo, io non posso dirlo. Ma tu puoi dire che mia madre è troia e puttana" dice lui beffardo
"IO NON CONOSCO BENE TUA MADRE. E POI IL MIO È DETTO IN MODO 'OFFENSIVO' VERSO DI TE. DATO CHE NON SONO COSÌ PATETICA COME TE, DA INSULTARE PERSONE CHE NON CONOSCO. DI CERTO, DATO CHE SEI UN MASCHIO, SENZA PALLE OLTRETUTTO, NON AVREI POTUTO DIRTI 'PUTTANA CI SEI TU', EH? POI TU CONOSCI MIA MADRE"sbraito
Gli do un calcio nei 'coglioni' e me ne vado, sotto gli occhi scioccati di tutti, a chiudere il mio armadietto. Con tale forza, che con il metallo, mi taglio la mano, tutto il palmo, una riga storta, che parte dal mignolo al pollice.
"PORCA PUTTANA"urlo
"Ti insulti sola" dice Cameron dietro di me
"IO TI CONSIGLIO DI STAR ZITTO. CI FAI PIÙ FIGURA, FIDATI."alzo la voce zittendolo.
Con lo zaino in una spalla vado in bagno. Chiudo la porta del bagno principale, non quello dove c'è il cesso; quello dove tipo ci sono gli specchi. E mi accascio su di essa. E scoppio a piangere.
Gina, non sa che i miei sono morti. Proprio perché, nel momento che i miei sono stati colpiti, i Dallas erano appena andati per la propria casa. Quindi l'unico modo per dirglielo ero io, e sono appena uscita.
Onestamente? Non ho intenzione per adesso di dire qualcosa.
Prendo una canna dallo zaino e comincio a fumarla.
Una
Due
Tre
Quattro.
Okay basta, le ultime sono finite. Quindi, non ho più la mia scorta, oggi andrò al magazzino ceque per ritirarne altre.
Mi alzo, mi guardo allo specchio e noto che ho gli occhi rossi. Chissene. Dirò che sono stata troppo tempo al telefono, in caso.
Ore: 9:48.
Mi do una sciacquata alla faccia, e mi ritocco il trucco. Pronta.
Esco dal bagno, e mi dirigo in classe.
Entro senza bussare, il prof urla qualcosa, che non ascolto. E continuo a cercare un posto libero.
"Prof ma posti liberi?" Chiedo
"Vicino Dallas il ragazzo che hanno diviso in questa classe. Dallas"
"Col cazzo" dico ridendo amaramente
"ORA"urla
"Ma che cazzo te urli? Stai sciallo. Mi accontento stare in piedi" dico
Mi metto seduta sopra il termosifone, sotto la finestra, e scrollo un po' nei social network. Ora, Instangram.
Finché, non noto un suggerimento di amicizia.
Cameron Dallas.
Clicco, profilo libero.
Ha postato la foto di Jasmine, scrivendo e commentando tutto ciò:camerondallas:le foto che faccio, dopo tanti piaceri. Bel culo Jasmine, non vedo l'ora di averlo questa notte, di nuovo :))
prettyJasm_: eh ammo, non vedo l'ora anch'io 😏🍑🍌
camerondallas: mi sto già eccitando😏
."MA CHE SCHIFOOOO"urlo
"SIGNORINA LINDEMANN. NON SOLO STA COL TELEFONO, E FA QUEL CHE LE PARE. URLA ANCHE"
Rido. E continuo a scrollare nel suo profilo.camerondallas: "d'ora in poi, tutto cambia. Ti ignoro. Sempre. Qualunque cosa accada. Menefreghista? Certo, me l'hai insegnato tu"👽
Questo è stato pubblicato, l'altro ieri.
Wow, certo che è un gran figo. Solo che è coglione, quindi, ciá.Esco dal suo profilo, e noto che qualcuno ha iniziato a seguirti: camerondallas.
Mo qui, ci si diverte. Alzo lo sguardo, e noto che mi sta guardando. Così lo riabbassa subito.
Decido di postare una foto, non fatta al momento, ovvio.Ovvero:
maggielindemann: fuck your ribbons and your pearls.
Mi arriva una notifica, un commento, lo apro e..Dallas.
camerondallas: che poi, dopotutto, sei figa. Però, ti odio lo stesso.
maggielindemann: non riesco a trovare il senso del commento. Che sono figa? Lo so. Che mi odi lo stesso? Lo so, e menomale, perché è reciproca la cosa. Anyway, grazie @camerondallas
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ocean in the veins of a bad girl /Cameron Dallas/Maggie Lindemann/ {LIBRO 1}
FanfictionLei: Maggie Lindemann; stronza, strafottente, non si affeziona mai a nessuno. E la solita Bad girl. Lui: Cameron Dallas; stronzo, strafottente, non si affeziona mai a nessuno. E anch'esso, il solito Bad boy. Che nelle ragazze non cerca amore ma ben...