35. Tanto mi state tutti sul cazzo

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Sono paralizzata. Non è possibile.
'Camila. Camila. Camila.' questo nome mi rimbomba nelle orecchie
"Maggie, tutto okay?"chiede Lauren
"Hai detto Camila, Camila Cabello?"chiedo a mia volta con lo sguardo perso nel vuoto
"Si, Camila Cabello"ripete
"Viene in questa scuola?" Le rivolgo lo sguardo
"Si, io la conosco da moltissimo tempo. Ma ieri lei si è trasferita in questa scuola."dice confusa
"Che classe è?"
"È in 3°C"
"Bene, vuoi che le parlo?"
"SI, TI PREGO. HO BISOGNO DI SAPERE" e ragazza mia, io so tutto.
Annuisco e vado per uscire dal bagno ma Shawn che era fuori che aspettava mi ferma confuso
"Tutto apposto. Devo fare una cosa. Ci vediamo dopo, passo dalla classe" dico sorridendo avvicinandomi per baciarlo, annuisce e vado via.
Camila era la mia migliore amica. Lo è stata fino alla 1° superiore. Non ci vediamo da due anni. Veniva da Los Angeles. Si sarà trasferita. Eravamo molto amiche, facevamo tutto insieme, fin dall'asilo. Cominciando a crescere, capivo che lei mi stava fin troppo attaccata. Finché lei non mi confessó che era innamorata di me. Io non ero e non sono contro le lesbiche, ma non lo sono. E per questo la rifiutai, provando a farle capire. Lei però la prese a male, e per questo mi mandó a fanculo dicendomi cose orribili, per poi abbandonarmi. Non voleva più essere mia migliore amica. Ci sono stata malissimo, troppo male.
Suona la campanella, ma fotte sega.
Cammino per il corridoio, finché non vedo la classe 3°C entrare nell'aula.
La cerco con lo sguardo, sporgendomi in avanti, facendo le punte per arrivare a vedere meglio.
La vedo lì, camminando sculettando, con i capelli lunghi alle spalle, che le volavano mentre camminava.
Aveva dei tacchi neri. TACCHI? MA È FUSA O COSA? TACCHI A SCUOLA?


C

ammina come si sentisse una diva. Saluta Jasmine che è nella sua classe,  con la mano. Muovendo le dita avanti indietro, e sorridendosi in modo da snob.
Questa non è la Camila che conosco io. Non è lei...
Cammino verso di lei, mi sistemo la coda e poi ricomincio a camminare. D'un tratto si gira e rimane paralizzata. Si, mi ha riconosciuto.
Io sono ferma, in piedi, ci fissiamo senza dir nulla.
"Maggie"dice squadrandomi
Si, è il mio nome.
"Camila" e la squadro a mia volta
Mi avvicino a lei, per abbracciarla. Dio come mi è mancata.
Ma lei mi scanza.
Siamo rimaste solo io e lei in corridoio, non mi sono nemmeno accorta quando tutti sono entrati.
"Non ho dimenticato quello che hai fatto, Maggie"dice con tono disgustato
"Sei seria? Io cosa cazzo ho fatto?!"alzo la voce
"MI HAI SPEZZATO IL​ CUORE"urla sull'orlo delle lacrime
"ALLORA ERA MEGLIO CHE STAVAMO INSIEME SENZA CHE IO TI AMAVO. EH? È MEGLIO COSÌ? ILLUDERTI? PRENDERTI PER IL CULO?"urlo anch'io sull'orlo delle lacrime
"Maggie...tu non sai il male che mi hai fatto"dice ormai piangendo
Mi asciugo di fretta le MIE lacrime
E corro ad abbracciarla, per quei pochi metri che ci separavano
"Mi sei mancata Cami, tantissimo. Io non volevo farti del male, ma neanche illuderti"
"Anche tu mi sei mancata Maggie. Troppo"dice continuando a piangere
Ci stacchiamo e mi sorride, in un modo...strano
"Cara Maggie Lindemann, si mi sei mancata. Non volevi farmi del male, e nemmeno illudermi. Ma mi hai fatto del male, e tutto questo è colpa tua. Se solo tu mi avesti amato. Anzi che fare la puttana. Perché si, è questo che sei una-alza la voce- PUTTANA-abbassa la voce-. Eri amica di tutti i maschi. Ed eri bella e simpatica. Ma cara, tutto ha una fine. Come la nostra amicizia, è l'amore che provavo per te. Si, non cambio il mio modo di essere, ma non sei più tu la persona che amo" sbotta con tono acido nella voce.
E se ne va, sculettando.
Delle lacrime cominciano a rigarmi il viso, e così mi sciolgo i capelli. E li metto laterale al viso, per non farmi vedere piangere. E cammino a testa bassa.
Trovo un giornaletto in corridoio, per terra. Con scritto il nome della nostra scuola a caratteri cubitali. Da quando la nostra scuola ha un giornale scolastico?
Lo prendo e leggo cosa c'è scritto:

"Ciao a tutti. Questo è il primo e ultimo giornalino. Voglio dirvi che io sarò la vostra nuova fonte. Da questo pomeriggio scriverò nel sito della scuola, alla quale siete tutti presenti. E miraccomando, attivate le notifiche e non perdetevi le notizie riguardo la scuola e gli alunni.

Baci stellari
Le fonti di: Olivia"

Seh, d'oliva. Ma ammazzati vah.
Stroppiccio il foglio bel pugno, trasformandola in una pallina e la tiro a terra.
Continuo a camminare..pensando che dopotutto ha ragione. È colpa mia.
Io sono una puttana.
Io l'ho fatta soffrire.
Io l'ho rifiutata.
Io ho spezzato il cuore alla mia (ex)  migliore amica.
Sono scioccata per lo schifo che sono.
Decido di andare nel piano di Shawn, ho davvero bisogno di lui.
Mi asciugo le lacrime, mi rifaccio la coda. E comincio a scendere. A testa alta.
Apro la porta fingendomi con l'affanno, senza bussare.
"Prof-respiro pesante-la preside vuole Mendes in presidenza"dico sempre fingendomi affannata
"Piccola, la probabilità del motivo del tuo affanno è alquanto perverso ed eccitante. Fammi sapere con chi, che in caso facciamo una cosa a tre"dice uno in mezzo alla fila, facendo ridere la classe
"Aei, 1) piccola lo dici al tuo cervello. Nonché alla tua intelligenza, che come il tuo cazzo, è abbastanza piccola. 2) saranno cazzi miei il motivo del mio affanno 3) anche se volessi fare una cosa a tre, non chiamerò mai te" dico causando un 'ooooh' da parte della classe.
"Vabbè, comunque, jamour la preside t'aspetta"dico guardando il mio ragazzo
Sorride e si alza. Che bellezza, Dio mio.
Appena usciti dalla sua aula e aver chiuso la porta.
Mi butto tra le sue braccia, letteralmente. A testa bassa, scivolando nel suo petto. Ma lui mi prende subito e mi abbraccia calorosamente e poggia il suo mento nella mia testa.
E così, comincio a piangere. Ancora abbracciati, mi porta nella panchina in cortile.
"Amore, perché piangi? Non mi piace vederti così"dice asciugandomi le lacrime con il pollice
Sono seduta nelle sue gambe, poggiando la testa nel suo petto. Mentre lui mi accarezza la schiena.
Sospiro e gli racconto tutto.
Suona la campanella, ultima ora.
Ci alziamo, e lui mi accompagna in classe. Per mano. Sono attaccata al suo petto. Bussa lui al mio posto e dopo avermi convinto a staccarmi, sbuffo mi da un bacio nelle labbra ed entro.
"LINDEMANN. VADA SUBITO DALLA PRESIDE, NON FREQUENTA MAI LE LEZIONI. LEI NON HA NULLA DI DIVERSO IN CONFRONTO AGLI ALTRI. È INUTILE. NON SERVE A NULLA. NON IMPARA E NON FA NULLA. A COSA SERVE? LE FINIRÀ SENZA UN SOLDO, AD EMOSINARE IN MEZZO ALLA STRADA"urla il prof appena mi vede
Cazzo.
Tutti i miei compagni cominciano a ridacchiare
"NON ME NE FOTTE UN BEATO CAZZO DI QUELLO CHE PENSATE VOI. SIAMO A DICEMBRE, IO SONO NUOVA IN QUESTA SCUOLA DEL CAZZO. NON SAPETE UNA FOTTUTISSIMA MINCHIA DI ME. DOVETE MORIRE TUTTI! TUTTI NOI, FACCIAMO PARTE DI STO MONDO DI MERDA. PERCHÉ QUESTO MONDO ERA MIGLIORE, MA DELLE PERSONE DI MERDA. L'HANNO RITENUTA TALE. NON SIETE UN CAZZO DI NESSUNO PER GIUDICARMI. SÌ, ANDRÒ DALLA PRESIDE. PER DIRLE CHE NON SEGUIRÒ PIÙ LE SUE LEZIONI E COME CAZZO HA FATTO AD ASSUMERE PERSONE COME TE. OPS, OH MY GOOD TI HO DATO DEL TU. MA SAI? NON ME NE FOTTE. LEI È UNA PERSONA COME NOI, L'UNICA DIFFERENZA È CHE TU SEI UN FOTTUTO VECCHIO IN PUTREFAZIONE. IO NON DO RISPETTO ALLE PERSONE PIÙ GRANDI, MA ALLE PERSONE CHE MI RISPETTANO"urlo a squarciagola piangendo girando per la classe.
Do un calcio ad una sedia. Sto per continuare quando delle braccia mi trascinano dolcemente.
Mi giro
"VAFFANCULO SHAWN LASCIAMI"sbraito dimenandomi
"L'hai voluto tu!"dice e mi prende a mo di sacco di patate a testa in giù, nella sua spalla.
Do un sacco di pugni e calci, nel mentre il prof in viso è alquanto incazzato.
Mentre Shawn e girato e quindi la sua schiena/la mia faccia sono verso la classe. Faccio il dito medio a tutti
"TANTO MI STATE TUTTI SUL CAZZO"urlo e Shawn esce dall'aula con me , disperatamente.
"Ma fanculo Shawn" dico per poi andarmene via.
Dico alla bidella di dire alla preside che domani passerò. E me ne vado.
Adesso mi sono rotta il cazzo.
Da domani tutto cambia.
L'unico a rimanere sarà Shawn, ed i miei amici.
Fanculo la vita, domani ci penso io. Faccio succedere la terza guerra mondiale.

ocean in the veins of a bad girl /Cameron Dallas/Maggie Lindemann/ {LIBRO 1}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora