Scontro

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Sofia

Aspettando al muretto vidi tante faccie nuove ma niente di ché,  ragazzi nella media e delle ochette senza un briciolo di pudore vestite in maniera oscena 'è il momento di entrare' pensai sentendo la campanella suonare, mi spostai dal muretto  e mi diressi verso il cancello. Notai, osservandoli attorno, che l'entrata  della scuola era veramente bella, l'erba e le siepi erano ben curate, i fiori erano colorati ed emanavano un dolce profumo. I colori delle pareti della scuola erano ben accostati tra di loro, dando una bella vista a chi guardava, e tutto creava un'armonia  tra di loro così doveva essere una scuola 'niente male' pensai prima di entrare nell'atrio della porta principale.
Come al solito essendo il primo giorno vi era la presentazione del preside, i vari discorsi, raccomandazioni ed infine le assegnazioni delle classi. Concluso anche i vari discorsi obbligatori mentre annunciavano le varie classi in cui dirigersi mi accorsi che un ragazzo prese per sbaglio il mio zaino e se ne stava andando ignaro di tutto ciò, non ebbi il tempo nè di ascoltare quale fosse la mia classe  e nè di farmare il ragazzo che...

Driiiiiiiin

'cazzo anche la campanella di mezzo' imprecai nella mente entrando nel panico più totale 'pensa.. pensa' mi dissi mentalmente, rischiavo di arrivare in ritardo il primo giorno di scuola e l'idea di sedermi con l'ultima ragazza sfigata esclusa della classe non era un'idea che mi aggradava. Decisi così di correre e seguire la massa e vedere dove mi portava ma quando anche l'ulima persona entrò nella sua classe, finì in un corridoio che svoltava solo a detra e così non sapendo dove proseguire seguì quella strada "Peggio di così non poteva andare" sputai con riluttanza camminadoma passo svelto ma neanche il tempo di realizzare cosa stesse succedendo che caddi per terra.
Fui un po' frastornata dall'accaduto che non mi accorsi della presenza di un corpo esile sopra di me, non riuscivo a vedere bene chi fosse avendo gli occhi  ancora chiusi, ma quando li aprì mi comparve un sorriso spontaneo quasi ingenuo.
"TU" esclamò forte sopresa fin troppo, cercò di  alzarsi a sistemarsi in modo adeguato,ma la sua figura tanto buffa suscitò una piccola risata che non potei trattenere "Mm sai...stavo pensando che peggio di così non poteva andare ed ecco chi mi compare davanti" le dissi ironica con sgaurdo divertito "Guarda non l'avrei mai detto!" esclamò con tono abbastanza seccato e notai che era di fretta, d'altronde come me.
Guardandola bene mi accorsi solo ora del suo 'vestito'che stamattina non aveva " Ti sei cambiata apposta per cadere addosso a me?" sgignazzai ironica "Ma come osi impertinente! È cosa più importante cosa ci fai qui a vagare per i corridoi quan.." non le lasciai terminare la frase che con passo veloce la sorpassai "Ho di meglio da fare... e rischio di arrivare in ritardo di quanto non lo sia già " la interruppi bruscamente e notai che più avanti di poco c'era il ragazzo che stavo cercando, quello che mi aveva preso  lo zaino. Lo seguì sia con lo sguardo che con il corpo ed entrai all'interno della porta della sua classe  " Finalmente" sospirai chiudendo leggermente gli occhi e avvicinandomi al mio zaino, solo che ero talmente focalizzata sul mio zaino che non mi accorsi di tutte le persone che mi stavano fissando sopratutto il ragazzo "Che cosa stai facendo con il mio zaino" mi chiese perplesso "Credo che tu l'abbia scambiato con il mio" risposi secca fulminadolo con lo sguardo "S-sono sicuro che sia il mio" controbattè esitante "Ah caro sono sicuro che sia il mio,non ho fatto tutta questa strada perché non vedessi bene!" esclamai decisa aprendo  lo zaino e motsrando le mie sigarette alla cannella come prova che zittirono il ragazzo "Che fai non parli più" sgignazzai felice facendo abbassare il volto del ragazzo finché all'improvviso non arrivò lei  "Cosa ci fai di nuovo qui?! Non dirmi che sei in questa classe!" esclamò arrabiata probabilmente dal gesto che feci prima ma questa volta non la interruppi ma mi dirissi  direttamente verso la porta "Chi può saperlo" dissi con non chalanche prima di uscire. Effettivamente la mia frase era sincera. 

Davanti a te non ho difeseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora