Sofia
Quando uscì dall'aula vidi un'orologio appeso al muro 'ed un'ora ce la siamo giocata' pensai dirigendomi in segreteria.
Decisi di aspettare l'ora successiva ma mi fermai prima davanti all'aula insegnati mentre la segreteria si trovava un po' più avanti 'potrei dare una sbirciatina' pensai ridacchiando mentre con cautela entrai senza farmi vedere o sentire da nessuno, però fui sgamata all'istante
"E tu chi sei? Che cosa ci fai..qui non dovresti essere nella tua classe" mi rimproverò la donna davanti a me guardandomi con i suoi occhi nocciola da capo a piedi, accenando poi un piccolo sorriso che notai che notai subito "Ho avuto un piccolo inconveniente ed a ora non so in che classe sono" le dissi sincera "Come ti chiami tesoro" mi chiese gentile, cambiando completamente il tono che aveva prima "Sofia Grandi e non tesoro... tesoro" le risposi ironica giocando al suo stesso gioco "Tiffany Stinson e anch'io non tesoro" disse ricambiando il mio sorriso accendo con un dito di avvicinarmi 'peggio del vestito di quell'altra' pensai con disgusto ma guardando con piacere 'non si può definire vestito' pensai ancora ridacchiando "Sono contenta di farti ridere ma vuoi andare nella tua classe o no? " mi domandò con occhi furbi "Si si andiamo" le risposi cercando di rcompormi. Durante tutto il tragitto l'atmosfera di fece strana, lei camminò accanto a me, forse un po troppo vicino, "Tutto bene?" mi chiese e mi sorrise con sguardo furbo e io le accenai solo un si con la testa. Mi accorsi solo dopo aver svolato il corridoio, di aver già percorso quella strada "Ecco la tua classe Sofi" disse infine giungendo alla porta della mia classe, mi scappò subito un sorriso e non per il nomignolo che mi diede ma per la faccia che avrebbe fatto quella 'persona'.
Tiffany bussò alla porta e dopo 'l'avanti' della sua voce calò il silenzio più totale facendomi scappare un altro sorriso che lei notò subito.Caterina
Dopo essermi presentata con la classe, avendo due ore, passai la prima a chiedere ad ognuno la propia vita e i propri hobby, solo per conoscerli e farmi un'idea della classe in generale 'niente male come classe, ognuno ha il suo proprio carattere, così diverso e singolare che la rende così varia' pensai, rimasi stupita poi dalle cose strambe che uscirono da alcuni facendomi anche ridere con gusto, e così un'ora volò tra sorrisi e stranezze.
Toc toc
Sentii bussare alla porta "Avanti" dissi, per poi rimanere muta davanti al suo sguardo verde prato che a quanto pare sembrava divertita. Peggio ancora c'era anche quell'ochetta di Tiffany a completare l'opera "Mi dispiace interromperla Gren ma abbiamo una ritardataria qui" disse con la sua vocina fastidiosa "E le ho portato anche il registro" disse accenando un sorriso falso per poi ancheggiare verso l'uscita e fare un'occhiolino a miss occhi verdi... che spudorata
Sofia
Assistetti a tutta la scena trattenendo più che potevo le risate 'a quanto pare non le va a genio Tiffany... che cosa divertente'
"Cerca un banco libero dove sederti" mi disse interrompendo i miei pensieri, ma l'unico banco libero era propio quello in prima fila davanti alla cattedra 'ah che burlona che è la mia prof' sbuffai e andai a sedermi, il peggio era che anche il ragazzo ruba zaino era di fianco a me 'tutte a me capitano!'Caterina
Sorrisi per la battutta che avevo fatto ricevendo uno sbuffo da parte sua 'ed ora chi comanda ehh.. ' ridacchiai.
Presi il registro che quell'oca mi diede, elencai i nomi e cognomi uno a uno fino ad arrivare a lei "Sofia Grandi" urlai "Si" ricevetti come risposta "Gradirei un presente grazie".
'Hanno detto tutti presente, non sei diversa dagli altri' pensai guardandola, ma rimase impassibile come al solito "presente" disse, forse con troppa acidità ma lo disse;
"Allora, tutti mi hanno raccontato della loro vita e dei loro hobby, ora è il tuo turno Sofia" la informai,
anche se era una ragazza scontrosa e acida per quanto capì, i suoi occhi misteriosi, quel verde acceso mi incuriosivano, la sua sfacciataggine era perte di sé e in fodo sapevo che non era come gli altri, sia per il suo attegiamente che per il suo carattma, ma poterla cambiare renderla un po' più disciplinata, poteva rendere quest'anno più piacevole e diciamo 'accesa'
"Mi dispiace ma non ho niente da dire né a te ne a questi smiddollati" disse con far da gradassa, 'forse sarà più difficile del previsto'.
"Prima di tutto devi darmi del lei e secondo questi sarebbero i tuoi compagni" la rimproverai,non duramente ma il giusto.
"Fatto sta che la mia vita non la interessi, né a lei ne a i miei compagni" disse per finire
'Almeno con il "lei" ci siamo riusciti, un passo alla volta'Sofia
'La mia vita...pff ti pare che la vado a dire in giro e in più a una professoressa... ma figuriamoci'
"Okey... allora dopo le presentazioni visto che è il primo giorno non vi darò nessuno compito" 'ci mancherebbe' sgignazai e se ne accorse;
"Ma ci eserciteremo per vedere cosa avete appreso della matematica" e all'improvviso il silenzio prese il sopravvento "Vedo che siete tutti entusiasti, state stranquilli non mordo" accenò un sorriso facendo ridere e rilassare la sclasse, per quanto mi desse fastidio dovevo ammettere che aveva un bel sorriso, si potrebbe dire quasi ingenuo
"Vediamo... Der..Derick venga qui alla lavagna" disse facendo alzare il ragazzo ruba zaini 'ecco come si chiama, tutto sommato è anche carino ma ruba sempre gli zaini' ridacchiai ma questa volta non la scampai "Venga anche lei Sofia, che sorride così tanto, vediamo come se la cava"Caterina
Vidi Sofia ridere quando chiamai quel ragazzo 'che ha da ridere, povero ragazzo cosa gli ha fatto?' così decisi di chiamarla per pareggiare entrambi "Vediamo cosa sa fare Sofia".
Scrissi alla lavagna due espressioni, difficoltà media, il ragazzo cominciò ad agitarsi mentre Sofia con mio stupore lo finì senza alcuna difficoltà 'sfacciata ma capace la ragazza' contemplai per poi spostare lo sguardo al ragazzo, 'povero' mi fa quasi tenerezza, non mi piacevano queste scene, come se mi rendessero la prof. Cattiva "Ok... ragaz-" fui interrotta da una vocina più che familiare "Guarda non è così difficile basta fare questo.." gli spiegò nella maniera più semplice possibile che vederla fare una gentilezza mi fece scappare un sorriso sincero 'allora anche lei sa essere dolce... che carina'
la osservai gesticolare e scrivere alla lavagna ogni passaggio facendo sia capire al ragazzo che stupire i suoi compagni per la sua bravura "Ah..gra.grazie o-ora ho capito" disse il ragazzo con agitazione "D-di niente" rispose Sofia imbarazzata
'che cambiamento inaspettato' pensai
"Spero che ora avrai capito Derick e tu Sofia niente male.. allora sai essere gentile quando vuoi, brava ti meriti un più"
le dissi dolcemente;
"No non mi serve grazie" rispose secca però questa volta in maniera differente quasi imbarazzata 'spero di vedere altre sfaccetture della tua personalità piccola Sofia' sospirai, guardandola mentre tornava a sedersi al suo banco propio di fronte a me con un colorito rossatro nelle guance.
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Davanti a te non ho difese
RomanceLa storia racconta di un'alunna e la sua professoressa, rivela passo per passo tutta l'evoluzione del loro rapporto. Entrambi possiedono caratteri così diversi che fa nascere in loro ripetuti conflitti senza mai una fine ma accompagnati sempre da s...