Caterina
'Finalmente' pensai dentro di me all'udire del suono della campanella che segnalava la fine delle lezioni e all'improvviso l'aula si fece stranamente più grande e silenziosa, gli alunni erano svaniti come dal nulla, come se non aspettassero altro che lo scoccare della campanella per fuggire con foga da quel ristretto spazio e varcare la porta della libertà. Effettivamente era divertente vedere quanto impegno ci mettevano in quei semplici scatti invece che nelle lezioni di ginnastica, una stranezza assai buffa.
Il mio senso dell'umorismo scomparve però quando mi accorsi che fossi rimasta troppo tempo seduta davanti alla cattedra, per qualche strana ragione ero più stanca del solito, sia fisicamente che mentalmente come se la giornata in sè non fosse stata piena di emozioni, e purtroppo non era ancora finita ' Cavoli.. quei due' sospirai subito prima di prendere velocemente le mie robe e sistemare il tavolo per andarmene.
Camminai velocemente verso la porta per dirigermi alle scale scendere verso l'aula insegnanti e riposare i materiali scolastici, nel fare tutto questo, nel minor tempo possibile, mi sorse un dubbio improvviso " Ma se fossero già andati..' pensai allarmata bloccandomi di colpo, in fondo Sofia, imprevedibile quale era, era possibile che non mi avesse ascoltato mentre Kevin, non conoscendolo affatto, avrebbe forse seguito Sofia per sistemare le cose a modo loro al di fuori della scuola.
Guardai l'orologio dell'aula e vidi che non era passato tanto tempo dal suono della campana, forse c'era possibilità che fossero o fosse ancora in aula, avevo anche notato che Sofia era sempre l'ultima ad uscire dalla classe, o per il troppo casino che facevano i suoi compagni o per il fatto di prendersela comoda; quindi vi era una qualche speranza a cui aggrapparsi.
A passo veloce uscì dalla porta e con movimenti atletici, pur avendo i tacchi, riuscì a non cadere ed arrivare sana e salva al primo piano e giunta in cima mi sistemai un attimo i vestiti e presi un po' di aria ai polmoni per la "corsa" che feci di fretta; continuai il tragitto verso l'aula della 1F e a passo lento cercai di individuare se le due figure fossero nei paraggi o insieme a qualche gruppo di ragazzi, aguzzai la vista ma non vi era nessuno traccia di loro "Mhmm.." sospirai irritata, l' unica possibilità rimasta era quella di cercali in aula ma era più una speranza mia che una possibilità realistica.
Attraversai il lungo corridoio fino a fare la solita svolta a destra per raggiungere l'aula in fondo, accelerai leggermente il passo e per mio sollievo sentii delle voci provenire dall'aula, potei rinoscere subito quella voce così familiare e profonda quanto impertinente e impulsiva già a quella distanza, 'Bingo' esclamò il mio subsconcio facendomi tirare un sospiro di tranquillità. A quella distanza potevo già sentire le grida che si stavano dando lun l'altro e capì che la situazione si stava facendo tesa, arrivai alla soglia della porta e vidi Kevin con le mani addosso a Sofia mentre lei con sguardo provocatorio lo istigava " Fematevi" esclamai forte irrompendo veloce dentro l'aula " Sapevo che era meglio che venissi io da voi" dissi sicura cercando di nascondere l'affanno, chiusi la porta dietro di me e mi avviai verso di loro " Adesso non avete scampo" affermai con sguardo tagliente e con una briciola di luccichio.Sofia
Non so come facesse a comparire nei momenti più inopportuni, la sua era una qualità davvero unica e davvero fastidiosa, in quel momento volevo che ci fossimo solo noi due per risolvere la faccenda a modo nostro ma a quanto pare non vi era possibile; non le diedi neanche uno sguardo, i miei pensieri erano solo rivolti alla figura maschile poco distante da me " Davvero..smettetela e sedetevi di fronte a me" ordinò lei con tono duro e sguardo severo, a quanto pare quella donna era decisa ad arrivare alla luce dall'accaduto, la sua determinazione la facevano onore.
Lo sguardo di Kevin, al sentire di quella voce, posò il suo sguardo alla figura femminile davanti a noi e allegerì la presa su di me, d'istinto lo spinsi lontano da me e gli lanciai uno sguardo beffardo ' Ora che farai ' pensai con un sorrisino compiaciuto, anche se non potevo risolvere il problema a modo mio avrei avuto la soddisfazione di umiliarlo davanti a lei e mi sarei goduta questo momento al massimo.
Mi dirissi verso il mio banco di sempre, a passo lento, e mi sedetti bella comoda con un sorrisino nel volto " Non hai sentito Kevin, vieni a sederti" gli dissi tranquilla incrociando i suoi occhi e osservando un volto non poco tranquillo trasparire dalle sue espressioni. A passo insicuro anche lui mi raggiunge al banco affianco al mio e si sedette " Okey... ragazzi lo sappiamo già perché siamo qua quindi andrò dritta al sodo... Che cos'è successo" domandò con voce seria seduta con i gomiti sulla cattedra e le mani legate tra di loro, i suoi occhi ci scrutavano come radar, poteva captare ogni singolo gesto e ogni nostro respiro, i suoi gesti e il suo portamento erano calmi e controllati, voleva a tutti costi arrivare al suo obiettivo cercando una via semplice ma efficace
" Comincio io o vuoi avere tu il piacere.." chiesi all'improvviso con le sopracciglia alzate e con sguardo beffardo lasciando la frase in sospeso e lanciandogli un sguardo compiaciuto " Capito.. allora parlo io.." continuai non ricevendo nessuna risposta da parte sua e capendo che non me l'avrebbe data, e prima di distogliere lo sguardo dal suo volto notai che la sua agitazione si faceva sempre più alta " Il motivo è semplice, il mio schiaffo fu provocato da dei.." dissi con tono sicuro e tranquillo quando all'improvviso mi bloccai di colpo, non riuscì a muovermi ero esterrefatta, la mia voce si perse in quelle ultime frasi; la mia mente si annebbiò e i mie sensi si persero, non mi diede il tempo di contrastarlo che con un gesto veloce le sue labbra si avventarono sulle mie.
STAI LEGGENDO
Davanti a te non ho difese
RomanceLa storia racconta di un'alunna e la sua professoressa, rivela passo per passo tutta l'evoluzione del loro rapporto. Entrambi possiedono caratteri così diversi che fa nascere in loro ripetuti conflitti senza mai una fine ma accompagnati sempre da s...