13 | a secret

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Ariana's Point Of Views

"Ariana!" Justin urlò il mio nome, vidi comprarire un sorriso sul volto di quel ragazzo che avevo appena guardato.

Corse verso di me e prima che potessi aprire bocca mi prese a mo' di sposa correndo, portandomi in auto con Hailey, Chaz e Ryan.

Sfrecciò con l'auto verso casa. "Devi stare attenta, quello è il capo di una gang parecchio pericolosa. A quest'ora potevi essere morta." Disse, senza togliere lo sguardo dalla strada.

"Cosa ne potevo sapere io?" Chiesi, ma nessuna risposta mi venne data. "Non devi parlare con nessuno e basta!" Urlò "Ma non lo farai, ne sono sicuro." Continuò, facendomi sobbalzare.

Non aprii bocca, fino all'arrivo a casa, quando in camera raccontai tutto a Ken e Ky. Sentimmo bussare alla porta.

"Ariana, devo parlarti." Sussurrò, leccandosi le labbra e scostando il suo ciuffo ribelle.

"Puoi benissimo farlo qui." Imitai una di quelle scene dei film, senza mostrare segno di voglia di ascoltarlo.

"Mi volevo scusare per i toni che ho usato con te prima. Ero solo incazzato perché ho capito che non devo davvero lasciarti da sola. Non sei capace di non parlare con gli sconosciuti."

"Non sei mio padre, non puoi dirmi cosa fare e come farla. Non puoi decidere tu per me, ora scelgo io."

"Se vuoi essere messa in salvo devi fare come dico io, ma da quanto ho capito non è così." Continuò.

"Benissimo, allora me ne vado." Scattai in piedi correndo verso la porta ma il suo braccio possente mi fermò prima che potessi fare un altro passo.

"Tu non vai da nessuna parte, chiaro?" Sembrava arrabbiato, ma ai miei occhi appariva solamente preuccupato.

"Perché ti interessa così tanto che io sia al sicuro o meno?" Domandai, me lo stavo chiedendo da un bel po'.

"Tu non sei una semplice ragazza, ti conoscono tutti nel mondo segreto delle armi. Ti ho portata qui prima che potessi essere uccisa da tuo fratello, lui voleva ucciderti, voleva uccidere te e la tua famiglia. Loro saranno morti, ti ho salvata e devo tenerti al sicuro per sempre. L'ho promesso a mio padre prima che morisse." Disse.

La mia mente non poteva contenere tutti quei pensieri negativi, mio fratello era un traditore. La mia famiglia era morta. Suo padre gli aveva chiesto di salvarmi. Ero conosciuta nel mondo dei delinquenti.

"Lui non è tuo fratello, è stato adottato. Tuo padre da sacerdote qual è lo ha portato a casa tua per accudirlo ma non sapeva che da cresciuto sarebbe stato il suo più grande incubo. Mi dispiace, Ariana."

Mi buttai a terra con le ginocchia sul petto, e scoppiai a piangere, gridando come non mai.

Si sedette per terra con me e mi diede un bacio in guancia. "Hailey ti odia perché tuo fratello ha ucciso sua madre, è da lì che ha iniziato a far parte della nostra gang." Accennò.

Ad un certo punto aprii gli occhi, era solo uno stupido sogno. Oh, Dio.

[...]

"Che hai? Sei strana." Disse Justin, mentre facevamo tutti colazione insieme.

"È che ho fatto un sogno stranissimo. Tu mi dicevi che Frankie aveva ucciso tutta la mia famiglia, e che non era mio fratello biologico. Anche che Hailey mi odia perché mio fratello ha ucciso sua madre." Ridacchiai.

La sua espressione diventò stranissima e lui pallido, tanto che deglutì. "Ma è solo un sogno, vero?" Mi venne naturale da chiedere.

Mi girai verso gli altri, avevano la fatidica espressione da 'meglio se sto zitto'.

"Justin, è solo un sogno no?" Ripiti, annuì. "Sta tranquilla, era solo un sogno, presto tornerai a casa." Sorrise.

Big Little Lies. ➳ JB & AGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora