17 | everything has to change

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Ariana's Point Of Views

| Una settimana dopo |

La situazione era la stessa, forse era peggiorata. Ogni notte piangevo in silenzio, mentre di giorno soffrivo in silenzio.
Hailey era ancora arrabbiata, ma le sarebbe passata. A me no, non avrei più ceduto a nessuno.
Volevo scappare, e stavo cercando di inventare qualche piano. In quel periodo la mia testa non ne era in grado, avevo un pensiero fisso: lui.
Ma forse avevo trovato un modo, un solo modo. Quando eravamo andati a fare visita al suo parecchio personale, aveva detto che la macchina che detestava era quella bianca, e se si rompeva non gliene fregava niente.
Potevo scappare con quella, bastava che arrivassi al centro, ma non potevo andarci a piedi. Dovevo per forza andarci in macchina, non mi sarei fatta scoprire.
Me lo ero promessa oramai, in settimana me ne sarei andata via da lì, per sempre.
Uscii dal bagno, un'altra giornata di merda stava era appena iniziata. Scesi al piano inferiore, non avevo fame.
"Buongiorno Ariana, devo dare un annuncio. Domani dovremo fare una sparatoria alla 68' strada, ci saranno loro e dobbiamo attaccarli." Annunciò Chaz, annuii.
"Vi dispiace se non vengo? Non sono ancora pronta per iniziare, resto a casa. Poi c'è 'Una Mamma per amica'." Domandai. "A casa da sola? È rischioso." Disse Ryan.
"Che te ne frega? Non è che ti stai innamorando?" Ridacchiò Hailey, non sembrava molto giù di corda.
"Resto io, voi andate, me la so cavare." Rispose Ken, annuimmo. Non era un problema, avrei detto di andare in bagno e poi sarei salita sull'ascensore.

[...]

"Ariana, posso entrare?" Chiese Justin. "Sei già entrato ormai, che vuoi?" Ribattei, senza guardarlo negli occhi, era il mio punto debole.
"Puoi guardarmi un attimo?" Si sedette sopra al letto. "No, non posso." Risposi, sospirando.
"Okay, fa come vuoi. Volevo solo dirti che sono ancora dispiaciuto, ho fatto male. Sai, ho sbagliato perché non è lei che mi piace, ma sei tu." Mi prese la mano. Velocemente mi scansai e la usai per tirargli uno schiaffo.
"Devi solo vergognarti per questo." Lo guardai male, volevo fare la dura, ma io stessa sapevo che fra pochi secondi avrei ricominciato a piangere.
Uscì dalla stanza, rassegnandosi finalmente. Chiuse la porta e ripresi a piangere, non vedevo l'ora di andarmene da quella casa.

| Il mattino dopo |

"Noi andiamo allora, Kendall sta attenta. E anche tu, Ariana." Disse Justin, finalmente era arrivato il gran giorno.
"Sisi, buon attacco." Finsi un sorriso, sedendomi sul divano. "Ciao ragazze." Salutò, era l'ultima volta che lo vedevo. Uh, indimenticabile.
Uscirono da casa e Kendall si avvicinò a me, mangiando i pop-corn. "Ho sempre amato questa serie, la guardavo con mia nonna. Poi è morta." Spiegò.
"Mi dispiace, tutta la mia famiglia è morta e posso capire." Le ricordai. "Oh, scusa davvero tanto." Si dispiacè.
"Lascia stare, è un caso chiuso ormai." Sorrisi "Devo andare la bagno." Dissi, ero sul punto di piangere.
"Okay." Affermò, lasciandomi andare. Mi alzai, arrivando fino all'ascensore. Non mi stavo facendo sentire.
Scesi fino al reparto delle auto, e trovai quella bellissima auto bianca. Aprii il cancello, ed iniziai a guidare la macchina.
Sapevo come si faceva, non benissimo, ma me la cavavo. Mio padre, mio fratello ed io ogni weekend andavamo in montagna a fare giri con l'auto. Per imparare, senza farci beccare dalla polizia.
Accesi il motore, ed uscii finalmente da quella casa. Le lacrime iniziarono a rigare i miei zigomi, mentre la vista si faceva sempre più sfocata. "Ariana!" Sentii un urlo, fino a quando la mia vista si fece tutta nera.
Lo stress, la paura, lo stare male. Non era solo colpa della mia vista, ma era tutto quell'insieme di cose. Per la prima volta la mente e il cuore avevano troppo poco tempo da sfruttare per decidere e alla fine era stato il corpo a far capitare il danno.

Justin's Point Of Views

"Ariana!" Urlai, ma lei continuò a guidare fino a schiantarsi. Ero tornato sul posto perché sentivo un brutto presentimento, ed avevo ragione.
Corsi verso di lei, insieme al resto del gruppo che era tornato con me. "Chiamate un'ambulanza, sbrigatevi!" Urlai, arrivando verso di lei.
Il suo viso era coperto di sangue, ed era sopra al timone. Sentii il polso, era viva, speravo tanto che ce l'avrebbe fatta.
L'ambulanza arrivò nel giro di pochi minuti, portandola con sé. Salii insieme a lei e Kylie, era venuta per darle un sopporto morale nel caso si svegliasse.
Arrivammo all'ospedale, non era molto lontano da casa mia. La fecero entrare velocemente, mentre io aspettavo fuori dalla sua stanza.
Iniziai a piangere nervosamente, così presi il cellulare, e le scrissi un messaggio. Che al suo risveglio, magari avrebbe potuto leggerlo, sempre se si sarebbe svegliata.

Justin: Ti ho amata fino a consumarmi.

Erano ore che stavo lì fuori, ma niente. "Signorino Bieber?" Domandò una voce, era il dottore. Mi alzai di scatto, raggiungendolo.
"La ragazza sta bene, ma devo parlarle di una cosa. Ho scoperto che ha problemi di autolesionismo, ho raccolto tutti i dati ed ho scoperto che è minorenne e non ha nessun parente. Quindi, devo portarla alle assistenze sociali mentre lei è denunciato per presunto rapimento. Mi dispiace." Disse, troppi problemi in un solo discorso.
Due poliziotti mi ammanettarono le mani da dietro. "Lasciatemi spiegare!" Iniziai ad urlare.
"Spiegherà tutto in commissariato." Dissero, facendomi incazzare ancora di più. Non dovevo e non potevo rispondere o sarebbe stato peggio per entrambi.
"Ma cosa fate? Lasciatelo stare!" Si agitò Ky. "Lascia perdere, non ficcarti nei guai, dì tutto agli altri e dammi notizie di Ariana." Parlai prima di essere portato fuori.

Big Little Lies. ➳ JB & AGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora