21 | hotter than hell

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Justin's Point Of Views

"Due tequila, grazie." Ordinai, prendemmo in mano i rispettivi drink e ci buttammo in pista.
Stavo cercando di dimenticare, ma come potevo farlo, se lei era davanti a me? Sembrava che per lei fosse così facile, ma forse si stava tenendo tutto dentro. Era un suo grande difetto.
Dopo qualche minuto di ballo, tornò al bancone e bevve altri drink, tra cui della vodka ed un Jack Daniels.
Sospirai, stava davvero esagerando e il suo fidanzato non diceva niente. Wow, che bravo fidanzato.
Tornò e mi fece l'occhiolino, aveva totalmente perso la testa. Roteai gli occhi ed andai in bagno per prendere una boccata d'aria normale. Visto che nel bagno dei maschi si spacciava e c'era ancora più puzza, andai a quello dello staff, dove non c'era mai nessuno.
Mi guardai allo specchio, presi una sigaretta ed iniziai a fumare; quella era una boccata d'aria per me. Sentii dei tacchi, pensavo che fosse qualcuno dello staff, ma no, era come sempre Ariana.
"Cosa stai facendo?" Chiese. "Non è ovvio?" Sbottai, stava traballando essendo ubriaca. La presi quando rischiò di cadere, ed incontrai i suoi occhi a pochi millimetri di distanza.
Appoggiò le mani sul mio collo, ero fottutamente spacciato, non riuscivo a resisterle. Si avvicinò, e pronunciò delle parole troppo significative.
"Ma tu pensa, che ho nostalgia dei baci che non ti ho mai dato."
"Hai mai fatto l'amore?" Chiesi, senza staccare i miei occhi dai suoi, mentre le sue calde braccia cercavano di avvolgere il mio collo nonostante indossasse i tacchi. E mentre, il suo respiro era sul mio collo, e non volevo niente di meglio, perché non esisteva.
"No, non so nemmeno cosa cambia fra amore e sesso." Rispose. "L'amore ha tutte quelle cose in più, una carezza, un bacio, quelle parole dette sinceramente come quando si è ubriachi. Perché mentalmente si è instabili, si è troppo presi dall'altra persona."
"Allora facciamo l'amore." Sussurrò, dondolando, non perché era ubriaca, poiché quasi sicuramente non lo era più. Dondolava perché si stava perdendo nei miei occhi, come stava succedendo a me.
Le sue labbra sfiorarono appena le mie, ma non riuscii a resistere ed iniziai a baciarla.
Mentre fra le nostre lingue si era avviato un ballo, le mie mani si spostarono sulla sua vita iniziando a togliere il suo top.
Rimase in reggiseno, e mi sbottonò i jeans. Mi staccai per mezzo secondo, solo per togliermi la maglietta.
Fece cascare i suoi pantaloni ai piedi, e se ne liberò alzando i piedi. Avvicinai il suo corpo al muro, intanto le nostre labbra avevano deciso di non staccarsi mai più.
Ricordo ancora tutti i particolari di quella notte, dove proprio quando stavamo insieme, in quel bagno, era partito un lento.
Non fu uno sbaglio, non sembrava esserlo. Ero felice di essere stato io a fare l'amore con lei per la prima volta, e speravo di essere l'ultimo.
Ogni sorriso, ogni sospiro, ogni volta che mi chiedeva di andare più veloce. Ogni volta che faceva qualcosa sentivo che solo lei riusciva a farla in quel modo, perché lei era unica, ed era con lei che volevo stare.

[...]

"Ariana!" Arrivò Sean, fortunatamente stavamo dentro il bagno a scambiarci altri baci, ovviamente da vestiti.
Lei mi guardò preoccupata, così decisi di mettermi al limite. "Scappa appena non sta guardando." Sussurrai, uscii dal bagno.
"Dov'è Ariana?" Mi lanciò un occhiataccia. "Non lo so, prima volevo dirti una cosa. Vieni qui."
"Ti volevo mostrare questa scritta, oh... non c'è più. Avrò confuso discoteca." Lo portai dentro ad un bagno, ed Ariana uscii portando i tacchi in mano.
Sospirai, e lo feci uscire insieme a me. "Sean, eccoti amore!" Esclamò, stampandogli un bacio. Cosa che mi fece molto innervosire.

[...]

Ariana's Point Of Views

"Oh, che palle." Mi lamentai, quando sentii suonare il campanello. Merda, erano le dodici.
Sicuramente era Justin, che mi chiedeva di accettare le sue rose. Invece no, davanti a me si presentò la persona che meno mi aspettavo di trovare. "Zia?" Domandai, appena aprii la porta.
"Tesoro, oh mio Dio sei cambiata tantissimo." Mi abbracciò "Ti ho cercata in tutti questi anni, mi dispiace così tanto per la tua famiglia. Per mamma, papà e Frankie. Sei l'unica rimasta e sei la più forte." Disse. "Grazie, zia."
"I tuoi genitori per quel breve periodo sono stati malissimo, ho saputo tutto. Che ti avevano rapita, e che è stata fatta giustizia. E i tuoi genitori addottivi, non abiti più con loro?" Chiese. "No, da un anno ormai. Ho preso casa qui, a Los Angeles. Dopo aver vissuto a Stratford, ho voluto eliminare ogni ricordo ed ho cambiato vita." Spiegai.
"Oh, piccola. Sei una donna ormai, sei bellissima. Come sei cambiata tesoro! Ho portato qui anche tuo cugino Harry, vi trovavate tanto bene prima!" Esclamò. No, no. Quel ragazzo era un totale incubo, aveva cercato di baciarmi tre volte quando avevo quindici anni.
"Cuginetta, ci si rivede eh." Entrò con due valigione in mano. "Già!" Finsi di essere felice, ma in realtà volevo scappare e lasciargli la casa.
"Harry, vai a portare le valigie da qualche parte. Ci fermiamo qui per due settimane, non ho trovato volo più conveniente. Fatti abbracciare nipotina mia, ma ancora in camicia da notte stai?" Continuò a stritolarmi.
"Ieri sera ho fatto.. tardi." Dissi, guardando un sorrisetto malizioso formarsi sul volto di Harry.
"Vai in discoteca ora?" Domandò, sembrava davvero interessato. "Perché tu non ci vai? Hai vent'anni, capirai." Dissi.
Non potevo sopportare di trovermelo in casa per due settimane, non avrei potuto fare niente!
E poi Sean mi sarebbe venuto a cercare, come Justin. Sicuramente entrambi si sarebbero ingelositi, e non potevo evitare la cosa.

Big Little Lies. ➳ JB & AGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora