8 | danger

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Ariana's Point Of Views

"Che ore sono?" Chiesi ad Allyson, mentre tremavo per il freddo che c'era all'esterno.

"Le otto e uno, su arriverà." Disse, ero li da cinque minuti. Stavo letteralmente morendo di freddo, mi ero abituata troppo alla temperatura che c'era alla festa.

Sentii dei passi, mi voltai, eccolo. "Ciao." Salutai fredda, ricambiò, con la stessa ed identica freddezza.

"So che sono strano, che sono cambiato. Ma non ne sai il motivo. Zac, quel tipo che frequenti, non è una brava persona. Ti consiglio di non frequentarlo."

"Non ti deve interessare ciò che faccio nella mia vita, tu te ne sei andato, non fai più parte del mio presente. Solo del mio passato." Dissi "Zac è meglio di te, molto meglio. Lui mi rende felice, non fa il misterioso, poi mi bacia e poi se ne va senza motivo."

"C'è un motivo se me ne sono andato, non è colpa tua. È colpa sua, lui nasconde qualcosa che ti metterà in pericolo." Parlò, guardai Allyson.

"Io vi lascio soli, forse avete qualcosina da chiarire." Se ne andò Ally, sospirai e guardai in basso.

"Guardami." Mi fece alzare lo sguardo "Mi avevano fatto promettere di non dire niente a nessuno. Ma qui si mette in pericolo la tua vita ed io.. io non voglio p-perderti." Affermò, e si poteva vedere che non stava mentendo.

"Lui ha ucciso i miei genitori, fa parte di una gang. Nel mondo del pericolo è uno dei volti più noti, ha sempre stuprato e poi ucciso delle innocenti ragazzine che erano perse in lui. E se non smetterai di frequentarlo sarai una di loro." Disse.

"Su Justin, non potevi inventare storia più stupida? Io? Ora io sarei una delle prossime vittime di Zac? Mi viene da ridere, giuro. Lui mi fa solo del bene, a differenza tua." Gli mandai un'occhiataccia.

"Okay, non credermi, ciao." Se ne andò, alzai le spalle, non mi importava più di tanto se voleva mettersi in ridicolo.

Entrai, cercando Allyson, ma mentre portavo il mio sguardo ovunque la musica venne spenta.

Rimasi immobile, perché avevano tolto la musica? C'era un silenzio tombale, ma sentii subito una voce familiare.

"Salve Noart Stuart!" Esclamò una voce, stavo per capire chi fosse "Non siamo qui per rovinarvi la festa, solo per avvertirvi di come piangerete quando perderete contro di noi alla prossima partita."

Capii chi era... Frankie. Ohw, dovevo nascondermi, prima che mi vedesse e spifferasse tutto ai miei genitori.

La gente si spostò, qualcuno a sinistra e qualcuno a destra. Rimasi solo io in mezzo, e gli sguardi dell'intero istituto si fermaroni su di me.

"Ariana" Urlò Frankie "Che ci fai qui?" Domandò avvicinandosi a me. Merda, oh merda.

"Faccio parte di questa scuola, se osi dirlo a loro gli dico che anche tu sei venuto qui." Lo minacciai.

Se ne andò furioso, lo avevo in pugno, ero sicura che non avrebbe detto niente a nessuno.

La musica venne riaccesa e la gente si dimenticò subito quella scena. Allyson venne da me, dicendomi che aveva trovato un accompagnatore.

Annuii e cercai Zac, lo trovai al bancone. Mi invitò a ballare, ovviamente accettai.

[...]

Mi alzai di scatto, ero nuda e sopra ad un letto. Ad avvolgere il mio corpo c'erano solo delle coperte bianche.

Le guardai meglio mentre il battito del mio cuore era l'unica cosa che riuscivo a sentire.

Erano sporche di sangue, mi alzai leggermente dal lento, ed iniziai subito a sentire un forte dolore proveniente dalla mia intimità.

Non ci misi molto a capire di essere stata stuprata, alzando lo sguardo vidi chi era il colpevole: Zac.

Delle lacrime iniziarono a percorrere i miei zigomi lentamente, indossai il mio abito, senza reggiseno o mutande.

Per due motivi: avevo paura che Zac si svegliasse, mi faceva male la parte intima. Scesi, era una casa a me sconosciuta, piena di graffiti strani e scritte sospette.

Mi trovavo in un quartiere sconosciuto, sentii degli spari, e poi la figura di Justin si avvicinò a me correndo.

"Vieni, corri!" Mi prese velocemente, nascondendomi in un cespuglio. "Aspetta qui." Disse, annuii continuando a piangere.

Fece piccoli passi alzando lo sguardo e guardando la scena. "Al mio tre." Sussurrò "Uno. Due. Tre!" Urlò al tre, e mi prese per mano entrando in una Jeep con me.

Accese il motore e partì alla velocità massima, il cuore non smetteva di battere fortissimo e potevo pensare che a momenti sarebbe uscito dal mio petto.

"Te l'avevo detto, cazzo. Non dovevi fidarti di quel mostro." Parlò. Scoppiai a piangere in silenzio.

Pensai che non mi stesse guardando, ma prese un fazzoletto e me lo diede, guardandomi comprensivo.

"Ti ha fatto perdere la verginità, lo so. Ho chiamato la mia gang e siamo venuti qui per fermarlo prima che fosse troppo tardi, ma abbiamo fallito. Gli amici di Zac ci hanno fermato, ed è iniziata una sparatoria. Mi dispiace così tanto, Ariana."

Big Little Lies. ➳ JB & AGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora