Ariana's Point Of Views
Le sette. La luce penetrava poco dalla finestra, mentre a casa c'era il silenzio più assoluto. Il mio corpo era avvolto da una canotta di seta e dei pantaloncini dello stesso materiale e colore. Il campanello mi svegliò completamente, facendomi sobbalzare e correre in fretta.
Aprii la porta, trovandomi davanti la figura di Justin con delle rose in mano. "Questi sono per scusarmi." Me li diede in mano.
"Tienili, non mi servono. Chi ti ha detto che abito qui?" Domandai, a braccia conserte. "Me lo ha detto Cheryl." Risposi "Dai, i fiori prendili." Ritentai, fallendo.
"Pensi che con un mazzo di rose io torni ad amarti e volerti bene? Ho lasciato perdere tante cose sul tuo conto, e non intendo farlo di nuovo. Mi dispiace, ma dovevi capire che ho messo te prima di tutto per tre anni. Ho rischiato la mia vita, ho fatto di tutto. In poche parole ho fatto tutto quello che avresti dovuto fare tu Justin, ma non ne sei stato in grato perché le altre ragazze prima di tutto."
"Non è colpa mia se quando torni ho la fidanzata." Mi difesi. "Ci sarà sempre qualcosa che ci divide, e se non sarà la tua ragazza, sarò io stessa. Siamo nemici per davvero stavolta, sono l'unica capa dei Crips che non verrà uccisa. Ciao Justin." Mi chiuse la porta in faccia.
Era seria, non stava minimente scherzando. "Ho cambiato idea, entra." Disse, mentre tentavo di camminare per le scale. E tentavo, perché ero totalmente scioccato dal fatto che mi avesse abbandonato.
Mi voltai, e la vidi sulla porta, senza trucco. E non avevo nemmeno notato quella camicietta così affascinante e sensuale che le stava da Dio.
"Ti va di andare in discoteca stasera?" Chiese. "Mh, certo. Noi due... e basta?" Alzai un sopracciglio.
"No, invita chi vuoi, io inviterò altre persone. Ti va o no?" Rispose. "Certo, ho detto. Allora, ti scrivo un messaggio quando sono pronto per uscire." Dissi, annuì. "Ciao ciao." Sorrise, chiudendo la porta.
Non ero sicuro di ciò che volesse fare, ma sembrava una specie di sfida. Aveva fatto un sorrisetto malizioso, il che significava che aveva qualcosa in mente.[...]
Ero pronto ad uscire, la chiamai e lei disse lo stesso. Avevo invitato tutta la gang ovviamente, e Hailey era molto hot. Non che Kendall e Kylie non lo fossero.
Aspettai fuori dalla discoteca, quando vidi una Lamborghini nera fantastica. Dovevo assolutamente sapere di chi era, ma il mistero si risolse subito, era di Ariana.
Ariana, con una macchina del genere? Era più bella della Ducati che avevo portato io, e non era giusto! Mi guardò e mi salutò con la mano.
Si avvicinò, e lì iniziai a vederla per bene. Indossava un top crop nero con la trasparenza ai fianchi ed un paio di pantaloncini dello stesso colore. Dovrà averli comprati insieme.
Era altissima grazie a dei tacchi davvero esagerati, e non riuscivo a capire come facesse a camminarci.
Portava una tinta labbra rosso fuoco, che la faceva essere più seducente e sensuale di ciò che era senza. Mh, mi faceva un effetto strano quando era ancora una ragazzina innocente, e vestita in quel modo era molto peggio.
"Beh, entriamo?" Chiese, annuimmo. La musica si sentiva anche da fuori, mi aspettava una bella serata.
Il bodyguard ci fece passare, ed entrammo nella grande Discoteca di Los Angeles.
Notai che Ariana era avvinghiata ad un ragazzo che aveva portato con sé, era di colore e non facevano altro che ridere come dei fidanzatini. E la cosa mi irrivata. Mi irritava parecchio.
"Ehi ehi." Mi misi in mezzo fra loro "Io sono Justin, il suo ex fidanzato." Mentii, o forse no "Il suo ex forse ragazzo." Mi corressi, lei roteò gli occhi.
"Justin, ti ho proposto di venire qui per divertirci tutti insieme e non per venire a rompermi i coglioni. Lui è il mio fidanzato, Sean." Disse.
"Ciao Seaniano, come va?" Diventai irritante solo per mandarlo su tutte le furie. "Okay, penso che sia stato uno sbaglio invitarti se la metti così."
"No, no scherzavo. Dai su, siamo qui per divertirci no? Vado a prendere da bere, volete qualcosa?" Domandai.
"Vengo anch'io, Sean vai pure con gli altri, due minuti e mi aggiungo." Parlai. "L'avrei pagato bene.." Mi lasciai scappare.
"Sei così incazzato che pensi pure che sia una puttanata, ma non lo è. Cosa te lo fa pensare scusa?" Alzò un sopracciglio.
"Lo tratti come un cane, del tipo: 'cucciolo aspettami lì, vengo fra due minuti'. E non ha detto un cazzo sul fatto che venivi con me ad ordinare qualche bevanda." Dissi.
"Lo ha fatto perché sa cosa sto per dirti. O meglio, pensa che te lo dirò. Fa parte dei Crips, è nuovo. Ora che sono capo l'ho fatto entrare visto che siamo fidanzati da due mesi di nascosto da Zac. Ma comunque, dovrei usare una strategia piuttosto strana. Lui pensa che inizierò a farti credere che i Crips si siano sciolti così da fare una sparatoria mentre voi non avete niente in mente per noi e non ve ne potiate accorgere. Avrei dovuto usare la scusa del fatto che se fossimo nemici non saremo andati a divertirci insieme." Spiegò "Ma sono qui a dirti tutta la verità, e a deludere il mio fidanzato e tutti i miei amici solo per uno come te che non è mai stato in grado di scegliere fra chi lo ha sempre protetto e chi lo ha tradito."
"Ariana, io non sono mai stato in grado di scegliere fino ad ora. E scelgo te, ti ho scelta fin dall'inizio ma non me ne sono mai reso conto perché fai la difficile." Affermai.
"Io non faccio la difficile, io lo sono. Sono un problema che non riuscirai mai a risolvere, sono un problema che non vuole un altro problema. E un altro problema in questo caso sei tu. Troppo tardi, Bieber." Parlò.
STAI LEGGENDO
Big Little Lies. ➳ JB & AG
Fanfiction"Vorrei dirti che il thè lo prendo alla pesca, e sulle patatine non metto mai il ketchup. Vorrei dirti che ogni volta che piove dimentico l'ombrello, e che ho una risata davvero rumorosa. E l'amore non ho idea di cosa sia, ma vorrei dirti tutto se p...